Nov 24, 2014 | AGOPUNTURA, ALIMENTAZIONE E SALUTE, MEDICINA FUNZIONALE, OMEOPATIA
Attualmente vengono riconosciuti tre cervelli, il primo ubicato nella testa, il secondo nell’addome ed il terzo nel cuore. I tre cervelli sono collegati con le loro diramazioni finali alle tre parti e/o strati del cervello superiore (teoria dei tre cervelli secondo Paul MacLean: cervello rettile, emotivo e neocorteccia o cervello pensante + cervello).
Il cervello addominale: ha memoria, ha nevrosi e controlla quello più nobile. Il cervello posto nella testa è sede della coscienza, anche se spesso le decisioni “si prendono di pancia”, o dei centri nervosi ivi ubicati. Inoltre digerisce le emozioni ed è sede dell’intuito e incide anche sulla salute. Bisogna poi pensare che nell’intestino tenue sono presenti oltre 100 milioni di neuroni, numero quasi uguale a quello del midollo spinale. Mentre lo stomaco sottoposto a stress aumenta considerevolmente la produzione di grelina, ormone della fame. Inoltre dallo stomaco all’ano si dipanano circa 30 cm di duodeno, circa 5 metri di intestino tenue e 1,5-1,8 m. d’intestino crasso.
Per dirigere le quattro fasi della peristalsi di norma utilizziamo un secondo cervello. In più il cervello smista, mentre la testa invia scarse informazioni al sistema nervoso “intestinale” poiché è per la maggior parte indipendente. Infatti quasi il 90% delle informazioni percorrono la strada inversa, cioè dall’addome al cervello.
Nella parete intestinale poi, si celano due sottilissimi strati di sistema nervoso complesso, che è anche il secondo per dimensioni dopo quello della testa. Gli strati avvolgono il tratto digerente come fossero una fitta rete, perciò possono sincronizzare i movimenti peristaltici per far avanzare il cibo nell’intestino.
II compito del cervello addominale è anche quello di trasferire informazioni alla testa. Si tratta per lo più di input evidenti, come il vomito provocato dall’avvelenamento. Ma diversi altri “pensieri” sarebbero spontanei, coerenti alle emozioni, e inapprezzabili dalla coscienza ovvero inconsci. Dunque il cervello addominale, è completamente autonomo e invia più segnali al cervello (testa) di quanti non ne riceve. Fissa i ricordi legati alle emozioni, soffre di stress, si ammala e sviluppa proprie nevrosi. In più percepisce sensazioni, cogita e ricorda e ci aiuta a prendere decisioni. Nella clinica, uno dei disturbi di più frequente riscontro dello stomaco è la “nevrosi gastrica”.
Si può perciò affermare che la nevrosi gastrica non è una vera e propria malattia, infatti in questo caso lo stomaco del soggetto appare senza alcuna lesione organica ma il paziente solitamente lamenta disturbi assai fastidiosi come se presentasse una patologia più seria. In realtà si manifesta una disfunzione gastrica, non dovuta a malattia, in quanto quella parte del sistema nervoso che armonizza la sua attività, non porta a termine correttamente la sua funzione. Questo dimostra che l’eziologia della nevrosi gastrica è preponderatamente nervosa e/o psicologica, correlata a uno stile di vita non corretto o all’abuso di sostanze eccitanti tipo caffè, droghe, fumo o per un’alimentazione scorretta e non regolare (per esempio irregolarità dei pasti) con scarso apporto di frutta e verdura.
Dal punto di vista clinico si possono osservare sintomi riferiti alla sfera gastrointestinale, accompagnati da affaticamento, cefalea, palpitazioni, angoscia, sudorazione notturna, insonnia, incubi, amnesia, evacuazioni involontarie e altri sintomi tipici della nevrosi. Di solito si riscontra con più frequenza nei soggetti giovani o di mezza età. In Medicina Tradizionale Cinese la nevrosi gastrointestinale viene riportata come “dolore gastrico”, “vomito”, “eruttazioni”, “diarrea”, secondo la presenza di sintomi individuali. Frequentemente è dovuta ad alimentazione scorretta od anche a disarmonia tra Fegato e Stomaco, oppure alla anormale ascesa del Qi dello Stomaco o ancora a deficit e freddo nella Milza e nello Stomaco. Il principio terapeutico quindi consiste nel normalizzare la funzione del Riscaldatore medio e dello Stomaco, rinforzare la Milza e purgare il Fegato…
Nicolò Visalli – Olos e Logos
Ott 8, 2014 | AGOPUNTURA
Gli occhi nella MTC sono uno dei sette Qiao, i portali della testa, strutture che più delle altre sono in relazione con gli Shen.
In queste sedi gli Shen lavorano senza tregua per mantenerli pervi, puliti, illuminati poiché da essi dipendono le capacità sensoriali. La testa è la depositaria delle essenze luminose e tutto ciò che viene ricevuto dall’esterno deve trovare un “passaggio” purificato perché le sensazioni possano essere ricevute nella giusta misura, nella giusta quantità e ne consegua la giusta interpretazione e la retta condotta. Gli organi di senso sono le porte e le finestre sul mondo esterno, ciò che rende vivace la coscienza e ci permette di fare esperienza di ciò che ci circonda. Le nostre capacità sensoriali di vedere, sentire, gustare, toccare, respirare, dipendono nella medicina tradizionale cinese (MTC) dal Cuore.
Se il Cuore è preso da pregiudizi, avversioni, sentimenti, emozioni eccessive non solo sono alterati i movimenti del Qi e del Sangue, ma è persa la capacità di vedere, percepire, giudicare e reagire nel modo appropriato.
Tra tutti gli organi di senso, gli occhi sono gli orifizi meglio posizionati per essere in risonanza con il Cuore. Nel mondo antico cinese erano definiti Ming Men per la loro potenza di ricezione e la forza di trasmissione dello Shen della persona. Rappresentano lo strumento di comunicazione per eccellenza degli Spiriti e fanno parte del Sistema Visivo, così come viene riportato nei testi.
Difatti i testi di oftalmologia più antichi parlano di un “Sistema degli Occhi” che inizia con i globi oculari posti anteriormente, attraversa il sistema profondo del Cervello, il Mare dei Midolli, e raggiunge la parte posteriore della testa dove vi sono due Occhi Posteriori, due punti della Vescicola Biliare, i cui nomi sono molto evocativi , GB18 Cheng Ling (che giova allo Spirito Individuale) e GB19 NaoKong (apertura del cervello). La Vescicola Biliare è fondamentale nel processo della visione perché fornisce un quantitativo inestimabile di jing puro ed essenziale e il suo declino è alla base della presbiopia.
Tuttavia tutti gli organi e i visceri collaborano al nutrimento degli occhi, circa 18 meridiani giungono all’occhio e proprio in zona perioculare si concentrano tutti i meridiani yang del corpo costituendo una delle sedi privilegiate dei Zong Mai, i vasi ancestrali.
Questo indica che le essenze più pure e più leggere dei 5 Zang e 6 Fu salgono per nutrire, proteggere, illuminare i globi oculari e dire che il Fegato si apre negli occhi significa semplicemente che gli Hun, sono gli unici tra tutti gli Shen che hanno la capacità di vedere “oltre”, al di là di ciò che è materiale e tangibile.
Se non mi fermo con lo sguardo su ciò che mi affascina e mi trattiene da vicino, offro la possibilità ai miei Hun di vedere in profondità là nell’occipite, quello che è il mio destino, la lezione di vita che devo imparare, e ciò che voglio portare nella mia “Visione Celeste” che è quello a cui realmente tendono gli Hun.
Quindi la salute degli occhi dipende dallo stato generale di tutti gli Organi e Visceri e all’inverso curare e proteggere il Sistema Visivo significa potere intervenire su uno specifico Organo o Viscere qualora questo fosse indebolito o malato. Sappiamo che gran parte della comunicazione non verbale passa per i Qiao, i canali visivo-cenestesico, uditivo-motori, chimico-olfattivi e che questi utilizzano un codice analogico, cioè riproducono immagini di ciò a cui si riferiscono.
Formidabile è stata l’intuizione cinese antica che tutti gli organi di senso hanno un Signore degli Orifizi, il Cuore, oggi lo chiamiamo Sistema Nervoso Centrale, che ha la capacità di selezionare, rielaborare, correlare tutte le informazioni provenienti da tutti gli organi di senso, e integrare le sensazioni con tutte le percezioni legate alla esperienza, alla memoria, al pensiero.
La radice di quello che è il nostro “io” unico, irripetibile parte dagli Orifizi Superiori. Il senso d’identità individuale è differenziato per ciascuno di noi perché differenti sono le percezioni che derivano dal mondo esterno. Quello che noi “vediamo” non è il mondo come realmente è, ma come lo vedono i nostri occhi, una mappa estremamente funzionale alla nostra sopravvivenza e alle nostre convinzioni, specie quelle acquisite durante l’infanzia.
La mappa non è il territorio, e ognuno di noi costruisce mappe diverse dello stesso territorio e anche mappe diverse dello stesso territorio da momento a momento, in base al proprio grado di attenzione, ai propri bisogni, alle proprie motivazioni.
Gli organi di senso afferiscono alle stesse vie nervose per cui, curando un senso, per esempio la vista anche gli altri, un udito debole o un olfatto insensibile, possono rivelarsi potenziati (vedi l’esercizio dei 5 sensi).
Il globo oculare nelle medicina cinese viene studiato con due sistemi, uno più filosofico che si rifà agli 8 trigrammi di base dell’Yi Jing e che presenta degli incredibili risvolti medici, e uno più medico il sistema Wu Lun o delle Cinque Ruote non privo anch’esso di misteriosi risvolti di psicosomatica medica.
Nel Wu Lun si associano le varie parti dell’occhio al Sistema dei Cinque Elementi rimarcando sempre che il Sistema è unico e che l’occhio è una propaggine di ciò che è contenuto nella scatola cranica.
Nei testi antichi si parla di una ruota segreta Fuoco/Acqua che corrisponde al moderno sistema visivo, occhi, nervo ottico, corteccia visiva primaria (V1) e tutta la zona posta intorno alla scissura calcarina.
Le quintessenze del Qi, del Sangue e dei Jinye formano l’occhio, lo nutrono e lo mantengono nella sua posizione.
Esso rappresenta l’emissario del Cuore e tutto ciò che è al di là della pupilla è sotto il governo del Rene.
In particolare appartengono al Rene la pupilla, il cristallino, l’umor acqueo, l’umor vitreo, la retina e il nervo ottico.
La cornea, il corpo ciliare e l’iride sono sotto il governo del Fegato. La coroide e tutti i vasi con i canti, interno ed esterno, sono controllati dal Cuore
La visione è un fenomeno complesso che anche gli antichi oftalmologi avevano capito.
È la capacità di dare un significato e una localizzazione spaziale a ciò che si guarda e questo processo viene compiuto con il cervello.
L’occhio è un mezzo sofisticato di ricezione di raggi luminosi rifratti dagli oggetti colpiti dalla luce, un trasduttore, e il cervello è colui che “vede” in virtù della memoria di immagini anteriori poiché raccoglie, unifica, integra due differenti immagini, rimpicciolite e rovesciate, provenienti dalle retine di ciascun occhio.
Il processo visivo è un fenomeno olistico, in cui tutti i fattori nervosi ed emozionali hanno il loro peso.
Ogni occhio lavora per proprio conto e grandi quantità di Qi e Sangue occorrono perché da due immagini differenti si percepisca una immagine unica, colorata, con una sua forma, una profondità, un movimento. Il tutto frutto di una elaborazione mentale.
La retina, la membrana nervosa dell’occhio, è sotto il controllo del Rene tranne che in una piccolissima zona, fondamentale per la visione nitida, detta macula lutea che è sotto il governo della Milza.
La macula lutea – ossia gialla per la presenza di un pigmento carotenoide, la xantofilla – è definita “l’occhio dell’occhio” perché è la sede dove devono essere messe a fuoco le immagini per essere viste nei dettagli. La restante parte della retina fornisce il campo visivo cioè la capacità di muoverci nell’ambiente. In particolare la macula ha un diametro di circa 5 mm. Nella sua porzione centrale vi è una depressione di 1,5 millimetri quadrati: la fovea. All’interno della fovea si riconosce una area ancora più piccola, la foveola, di 0,35 mm dove sono fittamente stipati solo gli elementi della visione fotopica, cioè la visione ai livelli d’illuminazione normale (luce del giorno)
Proprio questi 0,35 mm sono controllati dall’Elemento Terra. La visione dei dettagli, il visus, i 10/10 sono fortemente influenzati dalla coppia Milza/Stomaco.
Vedere bene è un’arte che si apprende da adulti coltivando il Jing di tutti gli organi. Ma quale Jing? Il Jing acquisito che è il prodotto di intermediazione e armonizzazione di un Centro che sa presiedere l’assunzione delle “forme” di tutte le dinamiche interne ed esterne.
In condizioni normali gli occhi vengono mossi continuamente e cambiano direzione circa 5 volte al secondo, con un elevato consumo di Qi.
La saccade è il movimento oculare che gli occhi compiono con maggiore frequenza. Consiste in rapidissimi movimenti, 3-4 saccadi al secondo eseguite per portare la zona d’interesse visivo a coincidere con la fovea. Si calcola che ogni occhio compia in media circa 150.000 saccadi al giorno. Ogni saccade ha il duplice scopo di mantenere sulla fovea l’immagine degli oggetti e di dirigere la fovea sui vari particolari dell’ambiente circostante, per costruire l’immagine complessiva.
È incredibile la velocità con cui vengono compiute, 600-700/secondo, ossia una durata di frazioni di secondo, negli occhi considerati sani.
Gli occhi con disturbi visivi sono più fissi, meno mobili.
La coroide, la membrana vascolare del globo oculare, ha una portata ematica 20 volte superiore al Cervello e 5 volte superiore al Rene.
Tutto questo significa che agli occhi arriva una enorme quantità di Qi, di Sangue e di Liquidi Corporei e che il Cuore, il Fegato e la Milza sono gli organi che spingono, contro gravità, le sostanze più affini alla composizione degli occhi.
La natura ha progettato il Sistema Visivo, con grande generosità. Gli occhi come qualunque altro organo hanno la capacità di ristabilirsi. La vista è per il 90% una funzione della mente e per il 10% legata a fattori costituzionali ed essendo mentali i veri meccanismi della visione possiamo, con una educazione visiva corretta, curare la maggior parte dei difetti visivi e migliorare la vista nei casi in cui essa sia già normale.
È possibile “reimparare” ad usare fisiologicamente gli occhi con metodi di riprogrammazione visiva che eliminano la tensione da sforzo degli occhi, facilitano i movimenti naturali, stimolano la immaginazione e la memoria, migliorano la postura e il modo in cui si respira e ci si muove.
I cinesi fanno eseguire il Qi Gong degli occhi nelle scuole elementari e utilizzano gli esercizi di visualizzazione delle palline soffici e del Wu Lun Ze Mu, 5 cerchi per umidificare gli occhi, a tutte le età.
Gli esercizi si eseguono senza gli occhiali. Spesso portare gli occhiali produce rigidità e immobilità degli occhi, si privilegia la visione centrale, la nitidezza dei dettagli, a scapito della percezione dello spazio. Domina un tipo di visione a due dimensioni, pensate al computer, focalizzato su cose vicine, senza movimento degli occhi, né allargamento del campo visivo.
Per riacquistare coscientemente un’arte appresa inconsciamente durante l’infanzia bisogna dedicare, pensieri, tempo, applicazione.
Gli occhi lavorano per 365 giorni all’anno, non è pensabile che i trattamenti di recupero del visus possano essere affidati solo agli operatori del settore. Esiste una gamma infinite di tecniche di riprogrammazione visiva. Le metodiche classiche della antica Cina sono efficaci, semplici, piacevoli da eseguire sia da soli che in gruppo.
Principi fondamentali per migliorare la propria vista sono: accettare i sacrifici, accettare il fatto che i propri occhi sono parte di un Sistema Olistico, agire con perseveranza, costanza e regolarità e non trattenere mai il respiro.
“Un vero viaggio di scoperta non è cercare terre nuove ma avere occhi nuovi”
Angela Di Bari*
Set 2, 2014 | AGOPUNTURA
Soffrite di emicrania? Ci sono giorni in cui vivete praticamente sotto l’effetto dei farmaci antidolorifici? Avete notato che il mal di testa è più frequente o intenso quando siete molto stressati?
Un’emicrania è fondamentalmente un dolore alla testa. Potrebbe essere dovuto a tensioni, lesioni, problemi vascolari o contrazioni muscolari.
Quasi tutti hanno sofferto di mal di testa. È la forma di dolore fisico più comune. La National Headache Foundation stima che oltre 45 milioni di americani soffrano di mal di testa cronici o ricorrenti.
I mal di testa più comuni sono originati da tensione causata da stress. Le persone con questo tipo di emicrania di solito avvertono un moderato dolore ai lati della testa. Il dolore è talvolta descritto come una costrizione, come se qualcosa avvolgesse la testa stringendola energicamente.
Potreste aver sperimentato una cefalea di tipo tensivo alla fine di una giornata stressante sul lavoro. Forse stavate lavorando al computer, avete perso la cognizione del tempo e poi vi siete resi conto di essere rimasti seduti per un paio d’ore nello stesso posto, persi nella concentrazione o a navigare sul web. Solo dopo che la vostra testa batteva e i muscoli erano rigidi, vi siete concessi una pausa.
Le emicranie colpiscono molte meno persone, ma sono più gravi. Le donne ne soffrono più spesso degli uomini. Il dolore dura in media di meno e può essere accompagnato da cerchi alla testa, vertigini e vomito.
Il mal di testa può anche essere di origine muscolo-scheletrica. La tensione muscolare nella parte posteriore del collo e nella colonna vertebrale può spostarsi fino alla testa.
Tutti questi tipi di mal di testa possono essere il risultato di stress eccessivo.
VELOCE RIMEDIO NATURALE AL MAL DI TESTA
L’agopuntura è stata usata per migliaia d’anni per trattare con successo tutti i tipi di mal di testa così come lo stress o l’ansia alla base, che è spesso la causa principale.
Cefalee tensive, emicranie, mal di testa muscolo scheletrici o di tipo sinusale, rispondono tutti molto bene al trattamento con l’agopuntura.
Un vantaggio che l’agopuntura e la medicina cinese hanno sulla medicina occidentale è che non provocano praticamente nessun effetto collaterale. È una cura naturale che massimizza la capacità di guarigione del sistema.
Gli agopuntori utilizzano i vostri sintomi specifici come sentinelle per individuare le cause alla base del vostro mal di testa. Quindi il trattamento è adattato su misura per ogni individuo.
Se vi è motivo di sospettare che dietro al vostro mal di testa ci sia una causa più grave, consiglierei ulteriori controlli da un medico occidentale.
Quando si imbattono in un mal di testa, la maggior parte delle persone prendono farmaci senza prescrizione o se li fanno prescrivere dal medico. Questi possono aiutare temporaneamente ma il mal di testa ritornerà perché le pillole sopprimono solo i sintomi senza curare la causa. Inoltre i farmaci hanno spesso gravi e indesiderati effetti collaterali.
I mal di testa ricorrenti non portano a nulla di buono. Essi drenano la vostra energia, causano irritabilità e maggiore stress. Come potrete godere del vostro tempo con la famiglia e gli amici o svolgere un buon lavoro, se dovete aver a che fare sempre con il mal di testa?
Quando un paziente viene a farsi fare un trattamento di agopuntura per il mal di testa, di solito se ne va senza dolore. Il sollievo può essere davvero così rapido.
TRATTAMENTO
Una domanda comune che mi fanno i nuovi pazienti è: dove colloco gli aghi per l’agopuntura? Tutti in testa? La risposta è sì, posso utilizzare alcuni punti locali. Ma più spesso tratto punti in altre parti, come braccia e gambe, che oltre a riguardare la zona specifica sono anche la causa fondamentale del vostro mal di testa.
Dal punto di vista della medicina cinese, notiamo spesso che lo stress porta a uno squilibrio nel sistema energetico del fegato. L’energia del fegato mantiene libero il flusso di qi (energia) e sangue. Lo stress colpisce il fegato molto rapidamente e ciò provoca il blocco e il ristagno del qi.
Si instaura allora un eccesso di calore e di energia yang che si fa strada fino alla testa. Un mal di testa che riflette uno squilibrio del fegato può colpire gli occhi o il vertice della testa, ma può anche muoversi ai lati della testa che sono associati al meridiano della cistifellea, la coppia yang del fegato.
Un agopuntore per determinare come sbloccare il qi e ripristinare il libero flusso che eliminerà il mal di testa e riequilibrerà anche l’energia del fegato pensa spesso in questo modo. L’obiettivo è quello di eliminare il mal di testa e prevenirne la ricomparsa affrontando la causa e di conseguenza anche il sintomo.
Se vi considerate una persona che sente molto lo stress, durante questa stagione di vacanze oltre a fare altre cose per rilassarvi, potreste prendere in considerazione l’agopuntura. Potrete allora godervi la vostra vacanza in modo molto più sereno e dare al nuovo anno un migliore inizio.
Cindy E. Levitz, medico specialista in agopuntura, è diplomata in medicina orientale al Nccaom. Ha uno studio privato dal 1996. Specializzata in cura dello stress, ansia, riduzione del dolore e della salute delle donne.
Lug 13, 2014 | AGOPUNTURA, ALIMENTAZIONE E SALUTE, MEDICINA FUNZIONALE, OMEOPATIA
L’allungamento della durata della vita, l’ambiente carico di agenti inquinanti, lo stile di vita poco sano, la scarsa attenzione al cibo di qualità, il di- stress che sovraccarica il sistema sono tra le principali cause dell’aumento vertiginoso dell’incidenza dei casi di tumore. Si stima che se il livello di crescita rimarrà costante un individuo su due nell’arco della propria vita avrà la possibilità di ammalarsi di cancro.
Il paziente oncologico si trova improvvisamente buttato in un mondo nel quale l’estrema tecnicizzazione dell’approccio medico e la spersonalizzazione di cui spesso si sente vittima, insieme ai profondi disagi fisici ed emozionali e all’ approccio basato soprattutto sull’ eliminazione del cancro dal corpo del malato, viene vissuta insieme ad una scarsa attenzione alle sue esigenze generali, specie quando sente come trascurata la necessità di avere una vita qualitativamente migliore, porta il paziente ad una visione olistica della malattia e all’affidarsi spesso alla medicina complementare
La scarsa conoscenza almeno in Italia e la diffidenza di molti oncologi fa in modo che molte volte l’ammalato non comunichi ai medici che sta effettuando un trattamento non convenzionale. Il paziente dopo ricerche in Internet e nella impossibilità di discernere ciò che ha un senso medico e scientifico da ciò che non ne ha alcuno, si sottopone a volte a terapie , che possono diminuire l’efficacia dei trattamenti chemioterapici. Allo stesso tempo si sottrae a terapie non convenzionali approfondite e che hanno dato indicazioni sperimentali e cliniche positive. Esistono, infine casi in cui l’ammalato si affidi esclusivamente a terapia non convenzionali e anche questo non è accettabile quando il malato decide sulla base di informazioni vaghe e non specifiche.
Per comprendere come la Medicina di Regolazione possa intervenire in ambito oncologico bisogna rifarsi ad alcuni concetti fondamentali di Fisiologia, e secondo le più recenti acquisizioni in termini di patogenesi , individuare i bersagli dell’intervento medico. Soltanto dopo questi passaggi sarà possibile individuare il senso biologico dei suggerimenti proposti, e comprenderne le potenzialità.
Per la Medicina di Regolazione esistono disturbi dell’omeodinamica che consentono una piena restitutio ad integrum ed altri che portano a processi degenerativi o cronici fino a quelli neoplastici. L’infiammazione è sempre la prima risposta, automatica reazione messa in atto dall’organismo di fronte a qualsiasi tipo di stress o insulto e che la sua cronicizzazione accompagna sempre i processi successivi creando le condizioni locali per lo sviluppo, nel tempo, delle patologie degenerative fino all’insorgenza del cancro. Quindi la gestione dell’infiammazione e non la sua soppressione è fondamentale per la modulazione ed il controllo di qualsiasi patologia. Dico modulazione , nel senso che essendo l’infiammazione un meccanismo fondamentale per il ripristino dello stato di salute la sua soppressione interrompe e blocca portando verso un peggioramento del quadro. L’assumere un farmaco antiinfiammatorio in una situazione acuta, sì migliora il sintomo, ma blocca la risposta del sistema portandolo verso un quadro di infiammazione cronica. Quindi più farmaci antiinfiammatori assumo più cronicizzo un problema che in modo diabolico mi porta in modo costante ad assumere un farmaco che mi porta inevitabilmente attraverso un’infiammazione cronica ad evolvere verso processi degenerativi.
Per la Medicina di Regolazione l’infiammazione va modulata e non soppressa cercando di capire dove, come e perché questo processo, fondamentale per lo stato di salute , si è innescato mettendo in campo azioni di modulazione dello stesso essendo questo un ” fuoco depurativo”necessario a mantenere in equilibrio il sistema., consentendo una chiave di lettura del fenomeno che trova conferma in una delle branche più promettenti della ricerca scientifica nell’ambito delle malattie degenerative, l’EPIGENETICA ( studio dei cambiamenti ereditabili nell’espressione genica non causati da cambiamenti nella sequenza del DNA). La differenza tra Genetica ed Epigenetica può essere paragonata a quella tra fare un film e vedere un film: una volta fatto un film, le immagini, le scene, i dialoghi, le musiche ( i geni o le informazioni memorizzate nel DNA ) saranno identiche a tutte le copie distribuite nei cinema. Ogni spettatore, però, potrà interpretare il film in modo personale provando sensazioni ed emozioni completamente diverse dagli altri.
La Medicina di Regolazione è in grado di intervenire nel sistema perturbato modulando gli aspetti esterni attraverso un percorso che va dal drenaggio connettivale al controllo dell’infiammazione cronica, allo sblocco del metabolismo cellulare bloccato e sulla comunicazione intercellulare fino al controllo e al potenziamento del sistema immunitario e non ultimo evidenziare come l’aspetto generale di comportamento ( alimentazione, sport, stile di vita, emozione, stress) siano elementi fondamentali non solo per potenziare la terapia ma soprattutto per innescare un mezzo di prevenzione altamente efficace.