Fiori di Bach: Larch

Fiori di Bach: Larch

Descrizione originale di Bach:
per coloro che si considerano inferiori e meno capaci degli altri. Si aspettano sempre di fallire e sentono che non raggiungeranno mai il successo, per questo non rischiano, nè si sforzano abbastanza per riuscirci.

Parola chiave: senso di inferiorità e inadeguatezza, mancanza di fiducia in sè stessi, anticipazione e paura del fallimento, avvilimento, frustrazione, senso di incapacità, sottovalutazione, negatività.

Larch come tratto di personalità

Alcune descrizioni di Larch sostengono che si tratta di persone che si rivelano più capaci della media nelle cose che osano fare. Chancellor afferma: “il tipo Larch è bravo e capace come chiunque altro, e spesso superiore.” La Scheffer conferma questa osservazione : “(…) La maggior parte non solo è capace come gli altri, ma molto di più.”  Credo che il problema non sia se Larch è meno, uguale o più capace degli altri. Il campo d’azione dell’essenza a questo livello sembra circoscritto al miglioramento di alcune caratteristiche di personalità legate alla convinzione di inferiorità, sensazione di inadeguatezza, svalutazione e incapacità. In Larch questi limiti non sono vissuti come qualcosa di temporaneo, ma come se facessero parte di sè, come modo di prendere posizione e reagire di fronte alle sfide della vita. La conseguenza è la sottovalutazione nel compararsi con certi parametri. In Larch, il sentimento di svalutazione di solito si esprime in due modi: sminuendo se stesso o sopravvalutando gli altri. Può persino accadere che il primo e  il secondo meccanismo confluiscano: sminuirsi sopravvalutando contemporaneamente gli altri.
In ogni caso, una tipologia Larch si sente incapace di realizzare una serie di cose alle quali, probabilmente sforzandosi, potrebbe aspirare. Due delle competenze dell’intelligenza emozionale trattate da Larch sono la corretta autovalutazione e la fiducia in se stessi. La prima consiste nel riconoscere e valutare obiettivamente i propri mezzi e limiti ed implica soprattutto il rispetto per se stessi e per gli altri. La seconda competenza si relaziona con lo sviluppo di un forte senso del proprio valore, efficienza e capacità personale. Include la convinzione positiva di possedere o di poter implementare le risorse utili a risolvere o migliorare una situazione. Com’è noto, entrambe le competenze si relazionano con l’autostima, in  Larch troppo bassa.
Molto probabilmente non esiste una personalità completamente Larch, ma esiste Larch come tratto di personalità in varie tipologie. La convinzione fondamentale di essere inadeguati, incapaci o inferiori dipende da vari fattori, che in larga misura risalgono all’infanzia e riguardano specifiche situazioni di apprendimento. In molti casi, il bambino è cresciuto in un ambiente eccessivamente esigente, troppo rigido, intimidatorio, dove niente sembrava sufficiente per soddisfare le aspettative dei genitori e dove spesso il bambino era denigrato. Questa è la storia di molti Mimulus (timidi) o anche della maggior parte degli ossessivi, cresciuti sotto la pressione di un genitore che non voleva un bambino, bensì un adulto responsabile in miniatura. Questa freddezza e questo atteggiamento punitivo dei genitori o tutori ha provocato nel bambino una grande insicurezza e incertezza, oltre ad un senso di inutilità che ha finito per costruire un’ immagine esterna di persone estremamente responsabile, rispettosa e irreprensibile, vale a dire ossessiva.
In moltri altri casi, genitori iperprotettivi, hanno contribuito a creare la convinzione di  inutilità sostituendosi al bambino in ogni momento, facendolo crescere nella bambagia senza permettergli di sviluppare alcuna abilità da solo. In realtà, lo hanno trasformato in una persona dipendente, che non doveva nè poteva esplorare il pericoloso mondo esterno, spingendolo quindi a crescere e a muoversi solo nell’ambito familiare protettivo.
In questo caso la convinzione limitante fondamentale è: “sono inutile, inadeguato, inferiore.” A creare tutto ciò contribuisce la percezione alquanto distorta del mondo esterno e il modo in cui vengono elaborate le esperienze. In ogni caso, il soggetto sarà portato ad adottare una strategia di evitamento dei principali settori della vita, perchè la paura di fallire, di essere valutato negativamente, rifiutato e umiliato è enorme. Si costruirà quindi una linea immaginaria da non oltrepassare, perchè in tal caso la sua angoscia esploderebbe.
Un altro fattore generatore di Larch è rappresentato dalle esperienze traumatiche vissute nell’infanzia che determinano una differenza con gli altri bambini, per esempio rimanere orfani in età precoce, subire un incidente che abbia dei postumi, essere cresciuto in un ambiente dove gli altri bambini avevano dispobibilità economiche superiori, insuccesso scolastico ecc.
Come possiamo constatare, i fattori che alimentano il modello Larch sono numerosi e si ritrovano in diverse personalità, di conseguenza sono molto diversi i modi in cui questa condizione verrà vissuta. Molti la affronteranno con avvilimento e tristezza, quella sensazione di essere una specie di pezzo difettoso, altri con rabbia e ansia, altri si autoemargineranno e si rassegneranno ad una vergognosa esistenza isolata, altri ancora  cercheranno protezione in cambio di fedeltà e dedizione. Molto probabilmente questi soggetti addurranno o soffriranno di qualche malattia allo scopo di non affrontare qualcosa che sembra loro eccessivamente complicato. Molti si trasformeranno in persone rispettabili e lavoratrici o rigidamente puritane. Forse si trasformeranno in dittatori domestici, d’impresa o in politica, in una specie di fuga in avanti. E altri, infine, svilupperanno un forte risentimento e amarezza nei confronti di una società che “li ha danneggiati”. In conclusione, l’apprendimento, i sistemi di convinzioni sviluppati e i vissuti saranno le dinamiche che moduleranno le diverse forme in cui si esprime Larch. Riassumendo, l’approccio a Larch è complesso, perchè  esso è sostenuto da cause multiple e modelli preesistenti che devono essere presi in considerazione nella terapia e trattati con le essenze corrispondenti.

Larch come stato
Larch può essere vissuto solo in alcuni ambiti, probabilmente temporali della nostra vita, senza per questo colpire gli altri aspetti. E’ possibile anche essere un Larch per convenzioni che derivano da credenze radicate. Sono numerose le persone che sviluppano stati Larchi in età già adulta, perchè non si adattano ai criteri estetici in voga, non accettano la vecchiaia, non hanno avuto accesso a studi medi o superiori, non hanno buone possibilità economiche, subiscono incidenti o malattie invalidanti che colpiscono l’estetica o la mobilità ecc.
Non sempre l’assunzione di Larch è destinata al trattamento di casi cronici o permanenti. Può essere utile somministrarlo durante alcuni trattamenti floreali, quando nonostante la prospettiva di miglioramento, il paziente tende a credere che in fondo ” non può guarire”. Inoltre, Larch si può prescrivere in presenza di sensi di colpa o di inferiorità che sorgono quando dobbiano affrontare una situazione per la quale non ci sentiamo particolarmente capaci, come un esame, un divorzio, un colloquio di lavoro ecc.
Si possono vivere episodi Larch durante periodi di stress e ansia, in cui l’insicurezza cresce notevolmente e di conseguenza si sente di non avere la solita capacità di prendere decisioni o fare determinate cose. Adatto anche a chi subisce traumi come incidenti automobilistici, e non si sente in grado di tornare a guidare, o aggressioni sessuali, e non è più capace di relazionarsi con gli uomini.

Livello spirituale
Secondo la Scheffler: “L’errore consiste nel fatto che la personalità si aggrappa troppo  a esperienze negative passate, invece di farsi guidare con fiducia dal suo Io superiore, consapevole che i successi e i fallimenti sono preziosi allo stesso modo”.

Bach afferma: “Arriviamo qui con la conoscenza globale del nostro compito specifico; veniamo con l’inimmaginabile privilegio di sapere che tutte le nostre battaglie sono vinte prima del combattimento, che la vittoria è sicura anche prima che arrivi la prova, perchè noi sappiamo di essere i figli del Creatore e, come tali , divini, incorruttibili e invincibili. Con questa conoscenza, la vita è un vero giubilo, le difficoltà e le esperienze possono considerarsi come avventure, perchè se comprendiamo pienamente il nostro potere e siamo fedeli alla nostra Divintà, tutte le difficoltà svaniranno come nebbia al sole.”
La persona con la tendenza Larch dovrebbe comprendere che si prova ciò che si pensa. In altre parole, se crediamo all’esistenza del pensiero positivo e che questo sia creativo, possiamo applicare lo stesso criterio a quello negativo nel senso opposto.
Qualunque sia la lezione che siamo venuti ad apprendere, i limiti che Larch rappresenta ci impediscono di accrescere il livello di autocoscienza, oltre alle già evidenti carenze nelle competenze dell’intelligenza emozionale: corretta autovalutazione e fiducia in se stessi. Ma un’altra competenza intrapersonale importante la motivazione (che comprende a sua volta: definizione dell’obiettivo, spinta verso il successo, impegno, iniziativa e ottimismo), dorme in attesa di tempi migliori o è troppo ostacolata da paure varie. Una persona così confusa incontra molte difficoltà a sintonizzarsi con gli altri e a sviluppare l’empatia, e questa fondamentalmente, è la caratteristica poco evolutiva di Larch.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

La sincronicità

Sincronicità è un termine introdotto dallo psicologo Carl Gustav Jung nel 1950 per descrivere la contemporaneità di due eventi connessi in maniera a-causale. Coincidenza di due o più eventi atemporali, quindi non sincroni, legati da un rapporto di analogo contenuto significativo.

I fenomeni denominati “coincidenze significative” hanno affascinato Jung da sempre. Jung distingue la sincronicità dal “sincronismo” (eventi che accadono simultaneamente, cioè nello stesso tempo, es: ballerini che fanno lo stesso passo con la stessa cadenza simultanemaente, due orologi che segnano lo stesso orario, metronomo e musica che seguono lo stesso ritmo etc.) che sono eventi che accadono senza alcuna connessione di significato, sia causale che casuale, perché sono azioni di pura contemporaneità temporale.

La sincronicità invece è basata su altri postulati che, nella vita di tutti i giorni, si traducono come: pensare a una persona e poco dopo ricevere una telefonata che ne porta notizie; nominare un numero e vedere passare una macchina con lo stesso numero impresso sulla carrozzeria; leggere una frase che ci colpisce e poco dopo sentircela ripetere da un’altra persona etc.; che talvolta danno la netta impressione d’essere accadimenti precognitivi legati a una sorta di chiaroveggenza interiore, come se questi segnali fossero disseminati ad arte sul nostro percorso quotidiano per “comunicare qualcosa che riguarda solo noi stessi e il nostro colloquio interiore”. Una sorta di risposta esterna, affermativa o negativa, oggettivamente impersonale e simbolicamente rappresentata.

In analogia alla causalità che agisce in direzione della progressione del tempo e mette in connessione due fenomeni che accadono nello stesso spazio in tempi diversi, viene ipotizzata l’esistenza di un principio che mette in connessione due fenomeni che accadono nello stesso tempo ma in spazi diversi. Praticamente viene ipotizzato che al fianco del logico svolgimento di un atto conforme al principio in cui in tempi diversi accadono avvenimenti provocati da una causa, ne esista un altro in cui accadono avvenimenti nello stesso tempo ma in due spazi diversi perché, essendo casuali, non sono direttamente provocati da un effetto, corrispondendo per cui perfettamente al principio di a-temporalità.

Sincronicità e Causalità

Considerata superficialmente come un’autentica antitesi della causalità, la sincronicità rappresenta di fatto un modalità di apparente “assemblaggio di fenomeni” attraverso il quale si arriva a coincidenze e a corrispondenze significative. In realtà la Legge della Sincronicità non contraddice la Legge della Causa e dell’Effetto. Facendo un parallelismo tra la Legge della Causa e dell’Effetto e la Legge della Sincronicità constateremo che esse non sono in nessun caso in contraddizione ma perfettamente complementari.

La Legge del Karma è, per così dire, la legge delle cause o delle connessioni inerenti alla manifestazione, mentre la Legge della Sincronicità può essere considerata la Legge delle “cause divine” dei miracoli. La Legge della Sincronicità ci rivela l’esistenza di un mondo misterioso dei sensi che è sovrapposto a quello fisico nel quale viviamo ma che è altrettanto reale. La comprensione e l’applicazione di questa legge, a livello spirituale, è ciò che ci permette la realizzazione di salti spirituali. Jung considera che simili corrispondenze si possano produrre tra un evento psichico e un evento fisico che non sono legati in modo causale l’uno all’altro.

Simili fenomeni sincronistici (non sincroni perché non è obbligatorio che si producano simultaneamente) hanno luogo per esempio nel momento in cui le manifestazioni psichiche (sogni, visioni, presentimenti) arrivano, ad un certo momento, ad avere una corrispondenza nella realtà esteriore. La Teoria della Sincronicità ci suggerisce l’esistenza di un mondo misterioso che trascende la causalità, che è situato in un altro ordine della realtà: oltre le cause materiali, oltre lo spazio e il tempo (…) che può essere concepito come un “continuum onnipresente”.

La psiche dell’essere umano diventa, in certe condizioni misteriose, un vero trasformatore dell’energia del mondo archetipico, esterno, atemporale, oltre lo spazio, oltre la causalità, in frequenze di vibrazioni che diventano percettibili a livello spazio-temporale.

In un lavoro autobiografico Jung scrive:

“La mia preoccupazione costante riguardo la   psicologia dei processi incoscienti mi ha obbligato a cercare, da affiancare   alla causalità, un altro principio da spiegare, in quanto a volte il   principio della causalità mi sembrava insufficiente per spiegare certi   fenomeni sorprendenti della psicologia dell’inconscio. Trovavo così fenomeni   psicologici paralleli che non potevano essere legati in modo causale gli uni   agli altri; ma, oltre la causalità essi potevano essere legati tra di essi in   modo diverso, attraverso un altro svolgimento degli eventi. Questa   connessione tra gli eventi sembrava, essenzialmente, essere data dalla loro   relativa simultaneità da cui il termine “sincronistico”. Sembra davvero che   il tempo, lontano dall’essere un’astrazione, sia un continuum energetico   concreto. Esso include determinate qualità o condizioni fondamentali che si   manifestano simultaneamente in luoghi diversi con un parallelismo che non può   essere spiegato dal principio della causalità”.

Sottolineando una definizione del termine scelto da lui in questo caso, Jung stesso scrive:

“Utilizzo quindi il concetto generale di   sincronicità nel senso specifico di corrispondenza tra due o più eventi senza   una relazione causale, e che hanno lo stesso contenuto significativo o un   senso simile; e faccio questo attraverso un’opposizione alla nozione di   sincronismo che indica soltanto il semplice fatto della simultaneità di due   fenomeni”.

I principali tipi di sincronicità

In pratica possiamo distinguere tre tipi principali di sincronicità:

1. La coincidenza profondamente significativa tra lo stato psico-mentale di una persona e uno o più eventi esteriori, obiettivi, che hanno luogo simultaneamente.
2. La coincidenza profondamente significativa tra lo stato psico-mentale di una persona e uno o più eventi esteriori , obiettivi, che si trovano fuori dal campo di percezione di questa o che sono lontani nel tempo e quindi non possono essere conosciuti e verificati se non dopo che l’evento rispettivo si sia prodotto.
3. La coincidenza profondamente significativa tra uno o più avvenimenti che sono vissuti da una persona e uno o più eventi esteriori, obiettivi, che si manifestano allo stesso tempo (simultaneamente) o dopo un periodo di tempo molto breve.

(…) Una delle citazioni utilizzate spesso da Jung sulla sincronicità è tratta da “Alice nel Paese delle Meraviglie ” di Lewis Carroll, dove la Regina dice ad Alice: “È una memoria ben misera quella che ricorda solo ciò che è già avvenuto.”

Solo un osservatore capace di ricordare il futuro sarebbe in grado di comprendere immediatamente e spiegare il Principio della Sincronicità.

La sincronicità nel cammino spirituale

Vi siete mai svegliati con la sensazione di aver vissuto qualcosa di “reale” o avete mai vissuto qualche evento che aveva il sapore di un sogno, tanto da non essere poi cosi certi che fosse realtà?

Passato, presente e futuro – dimensione interiore ed esteriore – non possono essere rigidamente incasellati in qualcosa di assoluto ma, al contrario, si possono considerare relativi: assumono quindi il significato che gli attribuiamo in base al nostro stato psichico.

Collegamenti apparentemente casuali tra avvenimenti, persone e luoghi che invece, in una diversa chiave di lettura, si rivelano incredibilmente significativi come “indicatori di direzione“ del nostro cammino evolutivo. Questi segni sono sotto gli occhi di tutti, ma non è da tutti coglierne attinenze e significati.

Il linguaggio che parla questa realtà parallela è fatto di simboli: può essere divertente, il più delle volte ha a che fare con la sfera che per eccellenza più sollecita il nostro emisfero destro: quella dei sentimenti. Sono stati fatti numerosi parallelismi tra il modo che il principio della sincronicità ha di manifestarsi e la modo di funzionare del nostro emisfero destro. Quest’ultimo, sede delle emozioni e del nostro vero sè, si servirebbe della sincronicità come un vero e proprio modo di comunicare con la parte razionale del nostro cervello (il suo inseparabile compagno, l’emisfero sinistro), sede del raziocinio e capace di trasferire emozioni e sensazioni nel mondo esterno.

Come un cavallo selvaggio, non provate ad “addomesticare” questo modo di interpretare eventi e persone perchè potrebbe ritorcervisi contro con risvolti anche pericolosi. Questo spazza via il concetto ormai sorpassato della causalità classica per lasciare il posto ad una visione di più ampio respiro, dove il confine tra noi ed il mondo esterno, nonchè tra mente e materia, finisce per assottigliarsi.

Ci ritroviamo immersi in una infinita ragnatela di collegamenti che rende la nostra vita, le persone che ci sono intorno e i nostri stati mentali, nella più ampia accezione, una “cascata” di flussi energetici: se riusciamo a lasciarci trasportare da essa, rimarremo sorpresi di scoprirci veleggiare tranquilli verso l’isola dei nostri sogni.

L’isola dove ci aspetta un livello di vibrazione superiore, dove la soddisfazione egoica lascia il posto ad aspirazioni più profonde ed il linea con la nostra evoluzione. È interessante correlare questo dualismo causalità-sincronicità alle tradizioni culturali Occidentale ed Orientale: la prima affida le proprie aspettative ad un atteggiamento pragmatico e materialista mentre la seconda si lascia andare alla trasmissione intuitiva della conoscenza tra persone simili e non ad acquisizioni mnemoniche ed intellettuali.

Da qui nasce la concezione olistica di scienze e discipline quali astrologia, metafisica e mistica che assecondano la magia degli eventi che rendono significativa la nostra vita, superando in questo modo la frammentazione nel comprendere che tipica della mente razionale.

Carl Jung, a questo proposito, accostò il concetto di sincronicità a quello dell’alchimia medievale, ponendosi l’ambizioso obiettivo di trovare anche nella cultura occidentale la comprensione attraverso la vita e non attraverso la scienza. Ciò per evitare una sterile imitazione dello stile orientale fatta da noi occidentali che ci priva del vero senso della nostra antica cultura.

In questo contesto rientra la teoria medievale della correspondentia di Ippocrate:

”Un unico confluire, un unico cospirare   (conflatio), sentendo tutto insieme. Tutto in rapporto alla totalità, ma in   rapporto alla parte le parti (presenti) in ogni parte con intenzione   all’effetto. Il grande principio va fino alla parte estrema, dalla parte   estrema al grande principio: un’unica natura, l’Essere e il Non-Essere. Ma il   principio universale si trova anche nella più piccola parte, la quale perciò   coincide con il tutto”.

In altre parole ciò che accade in alto è strettamente correlato a ciò che accade in basso e non esistono barriere tra le varie discipline ma tante tessere dell’unico mosaico del vivere. Se riusciamo a inforcare gli occhiali della sincronicità, il mondo diventa davvero come vedere un film in 3D, effetti speciali e mille sorprese sono dietro l’angolo, e come nel film Vanilla Sky, potremmo sorprenderci a vivere sotto un cielo color vaniglia con la colonna sonora dei Beatles che risuona intorno in uno stato di “veglia paradossale”.

 

Tempeste solari e cambiamenti di coscienza di Inga Ongaro

 

L’articolo è di qualche mese fa, ma è comunque interessante e attuale.

Il nostro sole è entrato in una di quelle fasi che l’astrofisica definisce “fase attiva” e ci rimarrà per tutto il 2012 e 2013

Ciò accade ogni 11 anni, la nostra stella alterna momenti di quiete e momenti di eruzione nei quali espelle particelle elettricamente cariche. Durante le tempeste solari o geomagnetiche il sole produce forti emissioni di materia elettricamente carica che viene a interferire nella magnetosfera terrestre. La NASA  ha predetto che ci sarà una super tempesta solare a metà maggio 2012. Il 20 maggio ci sarà anche un eclisse solare con allineamento delle Pleiadi, del Sole, della Terra e della Luna. Gli altri picchi saranno a settembre e a dicembre.

I venti solari rilasciano particelle ad alta energia che possono creare fenomeni come aurore boreali ma possono anche interferire nelle reti elettriche, disturbare le comunicazioni e abbrustolire i satelliti. Nel 1859 ci fu la più grande tempesta geomagnetica mai registrata che causò l’interruzione delle linee telegrafiche e produsse un’aurora boreale visibile in latitudini inusuali come a Roma, in Giamaica e a Cuba.

Nei giorni d’oggi siamo però completamente dipendenti dalla tecnologia elettronica… telefonini, computer, frigoriferi, persino l’acqua arriva nelle nostre case grazie a dispositivi elettronici.

Una tempesta solare di forti dimensioni potrebbe mandare in tilt le reti elettriche e di conseguenza i satelliti, le reti di telecomunicazione… tutto si potrebbe fermare e potrebbe portare al collasso del sistema. A quanto sembra i trasformatori sono la parte più sensibile della rete elettrica, e con l’intensità elettromagnetica delle tempeste solari si possono bruciare, il che potrebbe essere evitato se tutta la rete elettrica venisse spenta durante i giorni di forte esposizione ai venti solari.

Ma ci sono altri pareri scientifici molto interessanti che riguardano le tempeste solari, pareri che potrebbero persino fare la differenza per l’umanità…

Un recente studio pubblicato da New Scientist indica una connessione diretta tra le tempeste solari del Sole e gli effetti biologici umani. Il mezzo che facilita le particelle cariche provenienti dal Sole a interferire con l’essere umano è lo stesso mezzo che governa le condizioni meteo della Terra attraverso il campo magnetico di quest’ultima, e anche attraverso i campi magnetici attorno all’uomo.

Dieter Broers

Lo scienziato e biofisico tedesco Dieter Broers da oltre 30 anni indaga gli effetti dei campi elettromagnetici sugli esseri umani, ed è uno dei pochi che toccano il tema del 2012 con una visione realistica, scientifica, e con una buona dose di speranza. Egli ha scoperto come le eruzioni solari possono influenzare il sistema nervoso centrale, tutte le attività del cervello, insieme al comportamento umano e a tutte le risposte psico-fisiologiche (mentale-emotivo-fisico).

Un’eruzione solare è una tempesta magnetica sul Sole, un punto che sembra essere particolarmente luminoso e affetto da una superficie gassosa come nella fotografia qui sopra. Le eruzioni solari rilasciano enormi quantità di particelle ad alta energia e gas che sono tremendamente caldi. Esse vengono espulse a milioni di chilometri dalla superficie del sole.

Broers ha scoperto che i campi elettromagnetici che circondano gli esseri umani se troppo alterati possono creare stati mentali simili a quelli causati da droghe allucinogene o dalle esperienze mistiche. L’alterazione dei campi elettromagnetici prodotti dalle “esplosioni solari” o “tempeste solari” previste per il 2012, potrebbero quindi influenzare il nostro campo elettromagnetico e di conseguenza la nostra coscienza e la percezione della realtà. Si potrebbero provare, nei giorni di alta attività solare allucinazioni e stati mentali estremamente confusi o piacevoli… Per Broers, l’importanza di questi stati mentali, che potremmo chiamare alterati, ci permetterebbero di capire la crisi globale che vive il pianeta come un sintomo di una malattia che può essere curata.

Nel suo libro “Revolution 2012″ Dieter Broers ci avverte sulle tempeste solari:  “Gli eventi che il cosmo ha in serbo per noi nel 2012 potrebbero essere paragonati ad avere un bicchiere di succo in cui qualcuno ha messo un po’ di LSD o acido lisergico senza che ne  fossimo a conoscenza.”

Le tempeste solari del 2012 hanno un lato positivo, in qualche modo, di speranza. Broers sostiene che le alterazioni nel campo magnetico della Terra provocate dalle tempeste solari, potrebbero alterare la nostra percezione del tempo e della realtà, e a seconda della nostra preparazione, produrre esperienze di tipo mistico, cambiamenti di coscienza, allucinazioni e forse anche poteri mentali.

Le eruzioni solari possono causarci nervosismo, ansia, preoccupazioni, atteggiamenti lunatici, vertigini, tremori, irritabilità, apatia, esaurimento, l’avere problemi di memoria a breve termine e palpitazioni cardiache, nausea, senso di pressione prolungata alla testa e mal di testa. Avete recentemente sperimentato qualcuno di essi?

Gli incidenti delle ultime settimane sono la prova evidente che la luce sta permeando la coscienza collettiva mentre il mondo assiste al potere delle persone che si sono unificate in un certo proposito. Nel campo di potenzialità della Terra, lo slancio inarrestabile di questa energia esilarante accelera la manifestazione del giorno in cui il nostro mondo sarà libero da ogni forma di repressione, oppressione e privazione.

Le eruzioni solari e le onde di fotoni stanno cambiando il tessuto stesso della nostra realtà fisica in quanto hanno un potente effetto sul nostro livello fisico cellulare, provocando il risveglio e la purificazione della nostra memoria cellulare. Spesso si fa esperienza di queste energie come vampate di calore o sensazione di riscaldamento in alcune parti del nostro corpo. Le nostre emozioni più basse sono l’energia a bassa frequenza archiviata nelle nostre cellule dalle esperienze passate e dai traumi che abbiamo incontrato e mai trasformato o risolto, e quindi sono state archiviate come memorie cellulari. (Wilhelm Reich ha dimostrato chiaramente nei suoi studi psicanalitici, e successivamente anche per mezzo di strumenti ed effetti fisici queste cose, da cui nacque la scoperta della “corazza emozionale” e dell’energia Orgonica). L’energia fotonica è un’energia di frequenza molto più alta che spinge in alto la frequenza emotiva più bassa in modo da poterla calibrare con la frequenza più alta… e così ci ritroviamo a rilasciare queste emozioni particolari senza sapere perché. Questi incantesimi sembra dureranno per circa venti minuti e ci domanderemo da dove siano mai arrivati simili sentimenti, non sembrando parte del nostro bagaglio. I vari elementi del nostro progetto di vita sono interfacciati nella coscienza cellulare e quando il progetto viene amplificato attraverso le energie dei fotoni, diversi elementi del progetto raggiungono la nostra coscienza e cominciamo a ricordare lo scopo della nostra anima. Verremo così spinti a fare cambiamenti nella nostra vita, senza apparentemente capirne il perché.

Il Sole

Le eruzioni solari, le esplosioni galattiche di energia (come quelle provenienti ora dal centro della nostra Galassia, la Stella Alcione) penetrano attraverso questo scudo di frequenze elettroniche ipnotizzanti in cui siamo oggi immersi, attivando alcuni aspetti dei nostri codici DNA. Queste spinte di energia cosmica sono una chiamata al risveglio per l’umanità. Il campo magnetico terrestre trattiene e mantiene in posizione l’integrità più elevata di questo gioco cosmico magnetico. E questo sta per essere rimpiazzato dai risultanti campi elettromagnetici.

Ciò è facilmente dimostrabile dai numerosi video oramai in rete che mostrano come i diversi campi elettromagnetici (in questo caso onde sonore) strutturano la materia e il fisico in maniera geometricamente ordinata e perfetta.

L’improvviso aumento delle attività solari nelle ultime settimane, evocano una analisi più dettagliata del lavoro dello scienziato tedesco. Su cosa si basa Dieter Broers per le sue teorie delle tempeste solari? Alcuni esperimenti realizzati da Broers lo portarono a scoprire che lo stato di coscienza di una persona può essere alterato quando il cervello è esposto a campi elettromagnetici di una certa intensità. Secondo con le sue indagini, un campo magnetico normale ci permette di mantenere uno stato di coscienza normale e la percezione normale del tempo. D’altra parte, un campo magnetico gravemente anormale o la mancanza di esso, causa stati mentali alterati, e la distorsione della nostra percezione di tempo.

Per Broers, che da trent’anni studia questo campo della scienza, l’effetto dei disturbi geomagnetici creati dalle tempeste solari è simile agli effetti di droghe allucinogene. Quando siamo esposti a questo tipo di campi magnetici, il nostro cervello produce una serie di sostanze che generano queste allucinazioni o distorsioni della realtà e del tempo.

Revolution 2012

“Gli stati mentali alterati sono provocati da processi neurochimici e dalla produzione di  sostanze psicoattive o allucinogene. In certe condizioni, il cervello è in grado di produrre quelle che potremmo chiamare sostanze illegali. “

Le tempeste solari nei prossimi anni potrebbero stimolare il nostro cervello a generare sostanze in grado di creare forti allucinazioni. Queste allucinazioni sembreranno completamente reali alle persone che ne avranno l’esperienza e influenzeranno i nostri sensi in diverse forme: il tempo sembrerà muoversi più lentamente, potremmo vedere strane presenze, sentire delle voci, percepire forze invisibili e anche sentirci uniti con l’universo che ci circonda.

Dieter Broers dice che le tempeste solari del 2012 e del 2013 potrebbero portare a stati sconcertanti, ma anche stati estremamente piacevoli che alcuni potrebbero chiamare di “illuminazione” come quelli che sperimentarono Mosè, Giovanna d’Arco, e Paolo di Tarso.

Non tutti  avremmo le stesse esperienze o reagiremmo nello stesso modo. Alcune persone potranno sperimentare pace ed euforia, mentre altri sperimenteranno momenti di aggressività e depressione.

Il fattore determinante per avere una esperienza positiva o negativa sarà la paura. Mentre una persona potrebbe fuggire in preda al terrore davanti a una presenza strana, un’altra potrebbe capire che questa presenza è parte della sua coscienza, e  potrebbe stabilire un dialogo con la misteriosa presenza sulle origini della vita. Pertanto, Broers consiglia che prepariamo le nostre menti con la meditazione:  “E se hai dubbi su che tipi di “illuminazione” potresti avere, dovresti iniziare a meditare al più presto possibile, in modo da poter sperimentare questi stati alterati di coscienza in uno stato ricettivo”.

Se siamo predisposti a non aver paura, e se siamo in uno stato ricettivo potremmo goderci l’esperienza. Dipenderà soltanto da noi se queste allucinazioni verranno convertite in momenti di “illuminazione” spirituale. A cosa servirebbero queste allucinazioni? Cosa avrebbe questo effetto di positivo?

Secondo Broers, molti pazienti che sono stati sottoposti a cure utilizzano i campi elettromagnetici sul cervello, hanno ottenuto risultati positivi. La terapia, che viene chiamata “mega-onda terapia,” consiste nella somministrazione di campi elettromagnetici identici a quelli trovati in natura, mediante dispositivi disposti sulle teste dei pazienti. Questa terapia ha un’alta percentuale di successo e guarigione, grazie al fatto che per la prima volta, i pazienti sono divenuti improvvisamente in grado di capire quale era la causa del loro problema.

La stessa terapia applicata a pazienti sani o senza problemi, li ha portati a provare un alterato stato di coscienza che ha permesso loro di vedere la realtà e le cose di questo mondo, in un contesto molto più ampio.

Secondo Broers, una tempesta solare di elevata magnitudine influirebbe collettivamente sui nostri cervelli e potrebbe contribuire a renderci consapevoli dei danni che stiamo facendo al pianeta, e intraprendere azioni per invertire la situazione.

“Queste scoperte possono essere relative alla situazione attuale mondiale. Se vediamo la crisi globale come un sintomo di una malattia e se guardiamo in profondità dentro di noi, saremo capaci di identificare la causa di questa malattia. Mentre se i nostri sforzi per salvarci si concentrano sui sintomi della nostra condizione, non troveremo una cura vera e propria. Potremo salvare il pianeta soltanto se si riconoscono, in primo luogo, le vere cause della malattia. Questo tipo di riconoscimento può essere ottenuto attraverso l’influenza dei campi elettromagnetici. Se ad esempio, ogni essere umano sulla Terra fosse esposto a questi campi elettromagnetici, quasi certamente una coscienza collettiva nascerebbe negli esseri umani”.

Questo stato di coscienza collettivo potrebbe essere raggiunto nei prossimi anni attraverso l’esposizione ai campi elettromagnetici  causati da una forte tempesta solare. Lo scienziato tedesco ritiene che una serie di tempeste solari di magnitudine elevata, non solo potrebbe provocare esperienze mistiche o allucinazioni e cambiamenti nella consapevolezza riguardo ai danni che come umanità provochiamo al pianeta, ma potrebbe anche mettere a posto o riattivare le parti del cervello che vengono utilizzate o in parte o addirittura mai.

La Terra

” Sono convinto che siamo attualmente nel bel mezzo di un processo che comprende la ristrutturazione delle nostre reti neurali, e che il catalizzatore di questo processo sia l’alta attività solare e geomagnetica le cui conseguenze sono temute da molte persone. Tuttavia, tutti i fatti e scoperte, portano alla conclusione innegabile che lo sviluppo ci permetterà, per la prima volta nella storia umana, di utilizzare l’enorme potenziale del nostro cervello. “

Per Broers (e non solo per lui ma per tutta la scienza accreditata) gli uomini usano soltanto una piccola parte del cervello, egli sostiene che l’esempio più calzante è quello di utilizzare soltanto l’area di una piccola particella di polvere quando abbiamo in realtà un palazzo di cinquecento camere a disposizione.

Alcune tempeste solari di forte magnetismo potrebbero essere sufficienti per modificare la nostra realtà. Le allucinazioni sarebbero il primo segno di che stiamo utilizzando nuove aree del nostro cervello. Ciò che seguirà è un territorio sconosciuto. Poteri mentali? Telepatia? Proprietà quantistiche? Realtà parallele? Altre dimensioni?

“In considerazione del fatto che i campi elettromagnetici possono aiutare un paziente a identificare la causa di una malattia, è molto probabile che le forze elettromagnetiche del cosmo possano rendere il genere umano consapevole della malattia che sta attaccando il nostro pianeta. Ci sono le condizioni per un’espansione della coscienza.”

Aurora boreale

Secondo Mitch Battros – di Earth Changes Media, “Una delle profezie più conosciute degli Anziani Maya è il messaggio di un cambiamento di paradigma nella nostra epoca. Nelle parole dei Maya, si dice che ora siamo in un momento di “cambiamento e conflitto”. Il cambiamento è in arrivo “dall’esterno” per mezzo di fenomeni naturali, disturbi di origine celeste (eruzioni solari) e traumi artificiali autoinflitti dall’uomo. Il conflitto nasce “dall’interno” in forma di sfide personali, dolore, confusione, depressione, ansia e paura. Si dice che siamo “al bivio”. Un momento di scelta per un nuovo cammino, in cui decidere su una nuova direzione per sé e la comunità, di avventura verso l’ignoto, del trovare la nostra vera identità dell’essere. Altri sceglieranno di rimanere sulla stessa strada, rimanere nel “familiare”, e impiegheranno molti sforzi per mantenere la “prevedibilità”.

Se andate sul sito spaceweather.com (osservatorio solare delle sonde SOHO) potete iscrivervi alla loro  newsletter ed essere avvisati via email quando vengono registrate eruzioni solari e queste sono dirette verso la Terra, e potrete verificare come nelle 48 ore successive al verificarsi delle eruzioni, potrete essere soggetti ai sintomi sopra descritti e averne meglio a che fare per affrontarli e gestirli con più attenzione e serenità facendo pratiche meditative ed evitando di credersi schizofrenici.

Speriamo che non sia necessario essere colpiti da una tempesta solare gigantesca per cominciare a invertire la crisi del pianeta. Anche se, a questo punto, sembrerebbe che soltanto qualcosa di radicale, ci farebbe cambiare rotta.

 

I rapporti umani

 

Gli altri sono il nostro specchio: noi ci conosciamo attraverso gli altri. Se gli altri non ci fossero non avremmo riferimenti al di fuori di noi stessi. Attraverso la reazione che l’altro ha verso di noi impariamo a conoscerci. Bisogna sempre capire come ci poniamo verso l’altro. Se vogliamo cambiarlo, abbiamo fallito. Se capiamo che l’altro ci sta fornendo i mezzi per capirci meglio, per modificarci, stiamo facendo la cosa giusta. Questa è la prima cosa da tener presente nei rapporti con gli altri. Cercando poi di vivere senza ipocrisia, anche i rapporti umani diventano molto più chiari, perché non c’è il condizionamento della società che codifica i rapporti, ma c’è solo l’impegno a voler ragionare su se stessi. Capire che attraverso l’altro io sto modificando e capendo me stesso, trasforma il modo di rapportarsi in uno scambio da Energia a Energia. Diciamo che questo modo di vivere trascende i ruoli. Non c’è più il ruolo del marito, della moglie, dei figli, dei genitori, ma solo individui in cammino verso l’Evoluzione che si rapportano fra loro. Questo rende più facili i rapporti, perché facendo a meno dei ruoli tutto si semplifica. Nel tempo la società ha codificato i ruoli gravandoli di tanti impegni e  la confusione che c’è ORA nelle famiglie, nei rapporti umani serve per liberarsi da questi condizionamenti. L’unico ruolo che si può esercitare è quello dato dall’Amore: agire,  rapportarsi agli altri con Amore. È infine  importante che sull’altro non ci sia controllo, ma solo accettazione.


Fiori di Bach: Holly

Fiori di Bach: Holly

 

Descrizione originale di Bach
Per quelli che a volte sono assaliti da pensieri di gelosia, invidia, vendetta, sospetto, e per curare le varie forme di collera. Queste persone possono arrivare a soffrire interiormente, senza che spesso ci sia una causa reale per la loro infelicità.

Parole chiave: odio, ira, rabbia, gelosia, sospetto, avversione, vendetta, aggressività attiva, violenza, sentimento di umiliazione.

Holly come tratto di personalità
E’ molto più usuale pensare a Holly come ad un’esplosione emozionale piuttosto che a Holly come tratto di personalità, ma sono sicuramente molte le persone che hanno un modo di  elaborare l’informazione e di agire che rientra nel campo delle competenze di questo fiore.” Tipo di personalità che sembra vivere in una situazione di rabbia, diffidenza, invidia, gelosia in modo quasi permanente.”
In ogni caso, Holly si relaziona con un’importante emozione primaria: l’ira. Questo riguarda tutti i suoi derivati o, in alcuni casi, sinonimi: odio, rabbia, irritazione, risentimento, furia, collera, esasperazione, indignazione, irritabilità, ostilità, violenza, avversione ecc.
Anche se tutti possono provare questi vissuti emotivi, esistono alcune personalità più inclini di altre a sperimentarle come modo abituale di reazione, perchè tendono a percepire la realtà esterna in modo distorto. Inolte, è evidente che possiedono dei meccanismi di autocontrollo insufficienti per controllare la loro aggressività.
In effetti, l’assunzione sinergica di Holly e Cherry Plum si rivela sempre una buona opzione, oltre ai fiori tipologici corrispondenti. Le esplosioni frequenti di Holly rappresentano sempre una perdita di controllo.
Un altro nutrito gruppo di repressi sono gli ossessivi. Non che non provino ira, rabbia, odio, ma devono reprimerla in virtù dell’immagine che vogliono esternare. quella di un cittadino responsabile, impeccabile ed esemplare. Molte volte questa rabbia verrà trasferita su quelli che non adempiono alle regole, che loro invece devono rispettare così puntigliosamente. In ogni caso, qualsiasi reazione aggressiva sarà adattata alle regole e leggi, cosa che non basta a tranquillizzare del tutto chi subisce le conseguenze della loro ostilità interna.
Sono molte le teorie che spiegano l’aggressività: teoria del dolore (minaccia), della frustrazione, teorie sociologiche, biochimiche, etologiche ecc. Anche se esiste un’aggressività determinata costituzionalmente, i fattori biologici non sono sufficienti per poterla spiegare, dato che l’aggressione è una forma d’ interazione appresa.
Nella spiegazione di come compaiono i comportamenti violenti, riveste una speciale importanza il ruolo della famiglia, perchè, se l’aggressività come modo per risolvere i problemi interpersonali generalmente ha origine nella prima infanzia, sembra chiaro che in buona parte si debba formare nell’ambiente domestico, che può quindi essere predittivo della delinquenza nei bambini.
Tra i fattori che favoriscono i comportamenti Holly vi sono i seguenti:
* Assenza di ambiti di riferimento di comportamento famigliare e sociale
* Rifiuto del bambino da parte dei genitori
* Temperamento del bambino in interazione con la dinamica famigliare
* Rinforzo positivo dell’aggressività
* Pratiche disciplinari inconsistenti  o troppo punitive
* Uso della violenza fisica come pratica sociale e famigliare
*  Storia famigliare di comportamenti antisociali
* Uso di punizioni corporali
* Isolamento sociale della famiglia
* Esposizione continua alla violenza attraverso i mezzi di comunicazione

Holly come stato
Oltre ai tratti aggressivi di personalità descritti, vi sono reazioni Holly a stimoli esterni come aggressioni, umiliazioni, tradimenti probabilmente condivise dalla maggioranza degli individui.

Anche se non abbiamo forme abituali di reazione Holly, determinate circostanze ci stimolano a reagire in questo modo. La società attuale, o meglio la vita, costituisce un terrreno ideale al prosperare di ingiustizie di ogni tipo (assassini, truffe, aggressioni sessuali, ricatti, ecc.), che lasciano inermi molte persone. Questi avvenimenti possono scatenare una miscela esplosiva di emozioni e sentimenti che vengono riversati all’esterno come un’eruzione vulcanica.
Holly è una violenza che esce dal cuore sotto forma di odio, rabbia, aggressività pura e diretta, desiderio di fare il maggior danno possibile all’altro (o agli altri), di ferire, uccidere, punire. Si tratta di uno stato che,  alla sua massima intensità, è impossibile nascondere e si manifesta in modo esplosivo, un vero sequestro emozionale incontrollabile che riempie le pagine di cronaca sui quotidiani, nei telegiornali e nei vari programmi televisivi.
Non sempre la reazione Holly è la risposta istantanea a un fatto preciso. Come abbiamo già visto, può costituire l’ultimo passaggio di un circolo vizioso di rimuginamenti mentali negativi, di frustrazioni e risentimenti quotidiani.
La cattiva digestione delle emozioni può portare a commettere azioni terribili che rovinano definitivamente  la vita, ma dobbiamo anche considerare che le emozioni e i sentimenti Holly rappresentano  un’energia estremamente tossica e passionale, che cerca di esternarsi mediante azioni violente o manifestazioni organiche, tipo eruzioni cutanee, problemi cardiaci, digestivi ed emicranie o, com’è noto da molti secoli , direttamente sotto forma di disturbi epatici o a carico della vescica biliare.
Molti vivono il loro Holly come fantasie di distruzione che riducono il livello di rabbia,  altri inventano strategie di punizione o vendetta più o meno strutturate.
A seconda delle risorse psicologiche individuali e dalla propria intelligenza emozionale (si intende in sostanza se si possiede una buona dose di empatia), Holly può però essere ben gestito e non deviare quindi in una reazione  drammatica, bensì positiva.
Ciò significa che questo fiore non solo è utile per trattare esplosioni emozionali, ma anche per attenuare e gestire l’emozione dell’ira e tutti i sentimenti affini, qualunque sia l’intensità e il livello di manifestazione.
E’ utile puntualizzare che l’affronto subìto che aziona il meccanismo Holly può essere puramente soggettivo e logico solo per chi lo subisce oppure oggettivamente incontestabile per qualsiasi osservatore neutrale.
E’ evidente che nei casi in  cui l’aggressività o la rabbia sono proporzionate e servono per esempio a salvare un figlio dall’aggressione di una banda di delinquenti o per situazioni dei reale sopravvivenza, si attivano meccanismi istintivi che non saranno modificati dall’assunzione di Holly.
In ogni caso, la reazione violenta di Holly nella nella sua massima intensità è vissuta da chi la sperimenta come una liberazione.
L’essenza si può assumere anche per placare e aiutare a gestire sentimenti come invidia, gelosia e risentimento.
Holly è un fiore d’elezione nell’aggressività  infantile e animale, perchè tratta appunto emozioni primarie. Le gelosie infantili sono territorio esclusivo di quest’essenza floreale evoluta. Insieme a Cherry Plum, è molto valido per le esplosioni emotive degli adolescenti.
Si raccomanda il suo uso nelle rotture affettive, soprattutto quando uno dei due si è sentito tradito affettivamente, con o senza ragione.
L’assunzione di Holly aiuta notevolmente le persone diffidenti che vivono costantemente nel sospetto, nell’invidia e nella critica malevola. La grande diffusione della cosiddetta stampa rosa e l’assuefazione al consumo di tv spazzatura sono un riflesso di ciò.
Così come un vulcano non può rimanere perennemente in eruzione, l’odio e la rabbia alla loro massima intensità non possono continuare oltre l’esplosione. Per questo motivo, si conservano in forma di risentimento cronico. Bisogna considerare inoltre che la rabbia più o meno permanente può essere vissuta come tristezza, al punto che alcuni autori parlano di depressione come rabbia verso se stessi.
Vi sono sufficienti testimonianze che indicano Holly come fiore armonizzante. Nei casi in cui è stato aggiunto all’acqua bevuta in casa ha migliorato la convivenza famigliare. In altre occasioni, sono stati ottenuti buoni risultati vaporizzandolo nell’ambiente in ditte, asili nido, famiglie.

Livello spirituale
Secondo Chancellor: “Holly potrebbe ben essere il più importante di tutti i rimedi visto che è l’antidoto dell’odio”.

La seguente citazione è da lui attribuita a Bach: “Holly ci protegge da tutto quello che non è Amore Universale.”
Holly è uno dei fiori della terza generazione, quelli che Bach definì più spiritualizzati.  Nell’aspetto evolutivo, sicuramente si tratta di uno dei fiori più importanti, perchè si collega a una delle lezioni più difficili dell’apprendimento, quella dell’amore universale.
Holly possiede però una dimensione maggiore, senz’altro universale, perchè l’odio – e le emozioni e i sentimenti a esso collegati – costituiscono un grave ostacolo all’autocoscienza. Senza un livello minimo di autocoscienza non siamo in condizioni di essere empatici. Non riuscendo a immedesimarci negli altri, non possiamo amarli per quello che sono, ma per quello che proiettiamo in loro. Su ciò si basa la grande differenza tra l’amore frutto di attaccamento, condizionato e dipendente, che non tiene in considerazione l’altro, e quello disinteressato e incondizionato che invece è in grado di farlo.
L’assunzione di Holly migliora la capacità di metterci nei panni dell’altro, ossevando la situazione dal suo punto di vista (empatia). In tal modo, la nostra rabbia e l’odio si riducono automaticamente.
Il problema dell’Holly negativo si crea quando la comunicazione armonica tra l’anima e la personalità è interrotta e la personalità rimane quindi alla mercè dei suoi schemi meno evoluti. Il principio positivo di Holly, l’amore universale, che tutti abbiamo innato, codificato nei nostri geni e stimolato dalla nostra anima, si trasforma allora nel suo opposto. In tal caso, ci sentiamo dolorosamente isolati, scollegati dalla nostra fonte di nutrimento (anche inconsapevolmente) e cadiamo prigionieri delle emozioni tossiche corrispondenti a Holly.
Per Barnard: “Come Walnut, Holly offre protezione di fronte alle influenze negative che possono assalirci o, piuttosto, che possono fare presa su di noi. Ma mentre Walnut protegge dalle influenze esterne, Holly ci difende da quelle che abbiamo interiorizzato.”
Kats e Kaminski riportano una bella descrizione dello stato Holly negativo: “Quando ci sentiamo separati dagli altri, non riusciamo a partecipare alla loro allegria, nè a provare un interesse compassionevole per i loro problemi; al contrario, il nostro isolamento è fatto di stati negativi quali la gelosia, l’invidia, il sospetto e l’ira… L’essenza di Holly nutre il cuore, aiutando la persona a passare da una concezione limitata dell’Io a una concezione aperta che comprende gli altri.”

Abstract: Ricardo Orozco – opere

Tutto è interconnesso, ogni vibrazione è legata all’altra

L’esperimento di Masaru Emoto!!

Il dottor Emoto ha svolto un esperimento molto interessante. Ha messo del riso in tre bicchieri che ha poi riempito con acqua. Tutti i giorni per un mese ha detto “grazie” al primo bicchiere, “sei stupido” al secondo e il terzo lo ignorò semplicemente… Gli effetti sono visibili grazie a questo video tratto da Water, the great mystery, con un messaggio speciale del dott. Emoto rivolto al modo di prenderci cura dei bambini.

OSSERVATE QUESTO VIDEO E SORPRENDETEVI, DOPO RIFLETTETE:
http://www.youtube.com/watch?v=lmI3nacDEgs

Oggi assistiamo a numerosi cambiamenti che influenzano la vita umana sul nostro meraviglioso pianeta. Questi cambiamenti hanno portato all’aumento di temperatura della Terra e del Sole, allo scioglimento dei ghiacciai, alla riduzione del campo magnetico terrestre con uno spostamento dei poli magnetici. Madre Terra è un’unica entità vivente, dinamica, intelligente, una rete di connessioni e di relazioni. Tutto è interconnesso, ogni vibrazione è legata all’altra. Comprendere questo significa sentirsi parte del Tutto ed assumersi la responsabilità di ciò che accade ogni giorno, perché ogni pensiero, ogni emozione, ogni azione, ogni nostra scelta ha effetti che si propagano nel singolo e nel collettivo come umanità in cui ciascuno è intimamente legato all’altro.

Gli studi e gli esperimenti del Dott. Masaru Emoto, scienziato e ricercatore giapponese, ci mostrano come l’acqua sia viva e cosciente ed assuma la vibrazione energetica dell’ambiente in cui si trova rispondendo con bellissimi e armonici cristalli alle vibrazioni di amore e di gratitudine sotto forma di parole, suoni, emozioni e pensieri. Al contrario, quando si espone a vibrazioni negative, l’acqua non forma alcun cristallo. Questa evidenza scientifica, che è dimostrata al microscopio tramite le fotografie dei cristalli formati durante il congelamento dell’acqua, diventa consapevolezza profonda quando decidiamo di vivere con il nostro cuore ed iniziamo un percorso interiore in Verità e in Amore.

Una vita più sana e più autentica può essere creata spostando la nostra coscienza dalla mente al cuore. Quando l’amore fluisce tra le anime consapevoli, inizia a crescere e ad espandersi, per poi riversarsi a tutta l’umanità. Oggi conosciamo gli effetti del potere immenso della preghiera e del focus congiunto di un numero sempre crescente di persone. Oggi siamo consapevoli che l’amore incondizionato emanato dal nostro cuore è la chiave per accrescere la consapevolezza di ogni essere umano. L’amore ci apre le porte del cambiamento nella nostra vita, aiutando la grandezza che è dentro di noi ad emergere, e porta il progetto della nostra anima a manifestarsi nella Libertà di Essere e in armonia con Madre Terra e con ogni essere vivente.

Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.