TECNICA METAMORFICA, CONDIZIONAMENTI E MEMORIE

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Credenze e convinzioni NON nostre condizionano la nostra vita inconsciamente

«Ciò che generalmente agisce più fortemente sulla psiche del bambino è quella parte della vita dei genitori (e degli avi) che essi non hanno vissuta.» (C.G.Jung – Introduzione a F.G.Wickes “Il mondo psichico dell’infanzia” )
Introduzione
(a cura di Emanuele Casale)
Se questa frase di Jung risuona dentro di noi come una verità è perché nel profondo sappiamo bene quanto della nostra vita è inconsciamente influenzato da non vissuti, credenze, idee, convinzioni, credi di altri (famiglia, società, gruppo di appartenenza, ecc.).
Molto forti sono proprio i cosiddetti condizionamenti familiari. Ma a volte siamo noi stessi ad auto-crearci delle convinzioni atte a distoglierci dalla nostra felicità, dal nostro prendere seriamente il proprio processo di individuazione con tutte le responsabilità che esso può portare.
Qualcuno diceva che la felicità nessuno la vuole perché… richiede responsabilità e libertà.
Ora lasciamo la parola ai grandi…
BUONA LETTURA!

Consapevoli delle catene dei condizionamenti
«Tutti gli ostacoli di John erano giudizi: suoi personali, di un amico o di un familiare. E quei giudizi stavano determinando la sua vita.
Purtroppo la maggior parte di noi è nella stessa situazione: permettiamo alle nostre convinzioni interiori di controllare la nostra vita.
È interessante scoprire che i nostri amici e familiari di solito ripetono le stesse convinzioni che abbiamo adottato: ci convincono, o noi li convinciamo, che quei giudizi sono veri.
Recentemente ero a una festa con diversi amici di John: quando ho intavolato l’argomento della sua musica, tre persone diverse mi hanno ripetuto quasi parola per parola i motivi per cui John non poteva sfondare nel mondo della musica.
Aveva ricavato quei giudizi limitativi dai suoi amici, o li aveva convinti a credere alle sue stesse convinzioni? Comunque fossero andate le cose, John non stava impegnandosi a realizzare i suoi veri desideri.
La decisione di cambiare la propria vita è una cosa seria. Dopo anni di lavoro con la gente ho scoperto che molti amano parlare di cambiamenti, ma sono riluttanti ad abbandonare comportamenti che li tengono bloccati all’interno di schemi negativi.
Hanno fiducia nelle loro ragioni ma non nei loro sogni.»
(Illumina il tuo lato Oscuro – Debbie Ford. Macro Edizioni 2012, p.182)
«Dalle nostre famiglie adottiamo inconsciamente molte convinzioni e il resto delle scelte esistenziali che compiamo è improntato da queste convinzioni senza nemmeno che ci poniamo la domanda:
“Ciò di cui sono convinto mi dà potere?”
Spesso ci limitiamo semplicemente a seguire le orme dei nostri familiari. (…) Il pregiudizio, la sofferenza, la colpa e la vergogna si trasmettono: i tuoi problemi sono davvero tuoi o li hai ereditati dalle generazioni precedenti?»
(Illumina il tuo lato Oscuro – Debbie Ford, p.131)
«Qualcuno di noi non solo si trascina dietro il passato, ma anche quello dei suoi genitori. La sofferenza viene tramandata di generazione in generazione, e se tutto questo non viene messo in dubbio, non riusciremo mai a spezzare il ciclo.»
(Illumina il tuo lato Oscuro – Debbie Ford, p.128)
« (…) era inconsciamente più impegnato a credere agli ostacoli che non a scoprire la validità della sua visione.
Dobbiamo svelare tutte le convinzioni che ci impediscono di raggiungerei nostri obiettivi: le chiamo “impegni inespressi” perché sono patti che facciamo con noi stessi per non raggiungere i nostri veri obiettivi.»
(Illumina il tuo lato Oscuro – Debbie Ford, p.180)
«Di regola, quel tipo di vita che i genitori avrebbero potuto vivere, se ragioni artificiali non l’avessero loro impedita, si trasmette ai figli in forma contraria, e cioè, la vita dei figli si trova inconsciamente orientata in modo tale, che essa compensa quanto i genitori non hanno potuto realizzare nella loro.»
(C.G.Jung)

fonte: http://www.jungitalia.it/…/condizionamenti-e-convinzioni-n…/

IL RITORNO AL SENTIRE, IL RITORNO ALLA VITA

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Abbiamo tutti attraversato un periodo a tratti scorrevole a tratti tortuosissimo, le nostre forze sembravano vacillare; ci siamo dimenticati chi eravamo e forse non ci siamo mai riconosciuti travestiti da maschere che non ci appartenevano ma che per paura abbiamo indossato.

Siamo rimasti per anni imprigionati e soffocati da condizionamenti che ci portiamo da vite infinite.
Ci siamo allontanati, ci siamo persi, ma ora con presenza, silenzio e perseveranza ci stiamo ritrovando.
Questa lunga e dolorosa notte buia ci ha permesso di rilasciare vecchie e stagnanti energie e di armonizzarci con la luce della vita.
Stiamo rinascendo, ci guardiamo allo specchio e finalmente cominciamo a sorridere, a riconoscerci.
Abbiamo lottato per scoprire la nostra identità, per conquistare il nostro spazio, per essere indipendenti da legami forzati.

I nostri cuori palpitano e scalpitano, hanno sete di verità, di un amore timido e delicato, di una vita semplice e libera da catene.
Sorridiamo, continuiamo a sorridere con fiducia alla vita, la luce del nostro cuore abbraccerà il nostro passato, la nostra vita.
Il nostro presente accoglierà con amore i nostri misteriosi e invisibili progetti per condurci ad essi a braccia aperte, per dargli forma e vita.

Il controllo delle emozioni e il controllo della vita ci ha impedito, per anni, di vivere la nostra autenticità.
La paura ci ha congelato e bloccato edificando palazzi all’interno dei quali ci siamo isolati da noi stessi e dal mondo.

E’ giunto il momento di smantellare le nostre prigioni, spalancare i cancelli della tanto temuta libertà, sperimentare le nostre profondità e di affidarci al nostro sentire, non importa che sia approvato o giudicato ma resta il NOSTRO SENTIRE che urla la sua presenza, chiede di essere ascoltato; siamo da esso fuggiti per paura e insicurezza ma ora tutto è cambiato, esso non ci ha mai tradito ma sempre sostenuto, diamogli fiducia.
Con esso costruiamo la nostra vera casa, voliamo nello spazio infinito dell’eternità, respiriamo, amiamo, accogliamo e doniamo.

Abbracciamo la libertà, abbracciamo la nostra anima forte e delicata ed insieme percorriamo la via dell’amore che tutto dissolve e tutto crea.

Siamo qui,
per ritrovarci,
per scoprirci,
per amarci,
prendiamoci per mano.

Siamo VITA in continuo movimento,
danziamo immersi nella soave melodia del nostro cuore.

Cristin Naldi

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LA CHIAVE DELLA TRASFORMAZIONE

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Nel processo di trasformazione da bruco a farfalla, la natura ci offre un importante spunto di riflessione. Nello stato di crisalide avviene una vera e propria trasmutazione:  il bruco nel suo bozzolo racchiude il potenziale della sua nuova identità; non possiamo impedire questo processo perché è naturale e automatico, il bruco non si deve impegnare per questo ma semplicemente lasciarlo accadere. Questo movimento in sé  (naturale e automatico) è l’effetto della reale forza vitale  del bruco che attualizza il suo potenziale nel divenire farfalla. Se la crisalide si attaccasse alla propria forma non riuscirebbe mai a diventare farfalla, tale movimento include una disposizione al “sacrificio” della vecchia forma per  permettere la nascita della nuova.

Spesso l’uomo si identifica con l’immagine che ha o hanno creato di lui, non  consapevole della trasformazione che lo attende. Immergendosi nel  sonno profondo dell’incoscienza viene  dominato dalla paura che la mente genera e viene spinto alla conservazione ossessiva della vecchia forma, precludendosi alla trasformazione.
Oggi ciascuno di noi è chiamato ad abbandonare la crisalide di ciò che ha sempre creduto di essere e permettere a ciò che realmente è di nascere; se non siamo disposti al “sacrificio” della vecchia parte  non potremo mai realmente spiccare il volo.

È solo nel qui ed ora che possiamo metterci in contatto con il potenziale dentro di noi e dentro ogni cosa, solo allontanando l’attenzione dal passato, da ciò che la mente già conosce o dalla paura del futuro siamo nella presenza, quell’insieme di attimi in cui non permettiamo all’energia della mente di ostacolare o dirigere il nostro cammino.

Lo spazio in cui viviamo durante le sessioni di T.M. è uno spazio privo di manipolazione, direzione o controllo, uno spazio dove entriamo in comunicazione e comunione con la parte profonda di noi, la parte non manifesta ma meravigliosamente viva.

Quando ci lasciamo travolgere dalle difficoltà, dai pensieri e dai problemi, l’energia degli stessi ci priva di quello  spazio vitale nel quale il nuovo può emergere imprigionandoci nella crisalide della mente, delle memorie e delle credenze, soffochiamo la vita dentro di noi e spegniamo la sua luce.    Il passato e il futuro non possono sopravvivere nella nostra presenza ma possono farlo solo nella nostra assenza.

Questo spazio-presenza è la chiave per la libertà. La vita è adesso.

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TECNICA METAMORFICA E MOVIMENTO

 

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La nostra vita va molto al di là della quotidianità e di ciò che è percepibile con i sensi, non siamo limitati al solo mondo materiale e tangibile ma siamo anche parte di qualcosa di più grande e indefinito.

Ritornare alla propria originalità, a sentire e vivere ciò che siamo nella nostra grandezza, a prenderci per mano e condurci con grande responsabilità verso il centro di noi stessi è l’impegno che ciascuno di noi può assumere.

Viviamo un ritmo alternato di alti e bassi, pieni e vuoti, nulla avviene nello stesso momento, ma seguiamo un ordine che nella sua alternanza ci conduce, a volte inaspettatamente ed improvvisamente su frequenze diverse, liberando un energia che se non direzionata è in grado di trovare la sua propria via di trasformazione.

La vita è un continuo movimento di energia ed ogni movimento che generiamo crea una reazione per niente casuale, che rispecchia l’individuo, la sua realtà e il mondo. Ciò che è fuori di noi appare anche dentro e ciò che è in noi è nelle persone e nella realtà che ci circonda, in misura e livelli di profondità diversi.

In questo perenne movimento possiamo nutrire il potere della vita e, liberando la nostra forza vitale, trasformare e abbattere ogni barriera lasciandoci sorprendere dalla forma che la vita assume ad ogni istante, senza cercare cause, ragioni od obiettivi ma scegliere, attraverso la presenza, “l’essere” nella sua totalità.

Se c’è vita, se siamo vivi tutto è sempre in continuo movimento, eternamente.

La Tecnica Metamorfica può essere la nostra meravigliosa danza che ci accompagna silenziosamente nel flusso della vita, rispettando i nostri tempi, i nostri ritmi, ma soprattutto la nostra unicità.

Cristin Naldi

LA TECNICA METAMORFICA E IL VERO VUOTO

SPAZIO

Viviamo gran parte della nostra vita in modo conflittuale dominati dagli schemi e dalle influenze che abbiamo in parte ereditato ed in parte creato.
Molti approcci puntano, chi più chi meno, verso la necessità di trascendere la carne e liberare lo spirito cercando di raggiungere chissà quale visione e di chiudere allo stesso tempo con tutto ciò che è materialistico.Nel lavoro con i Principi Universali possiamo stimolare i due lati della nostra natura, sviluppare un movimento naturale tra i due regni (materiale e spirituale) e vivere attraverso questo rituale la realizzazione di una metamorfosi che ci conduce dal conflitto all’armonia e dall’oscurità alla luce. E’ vero… siamo esseri di luce ma non dimentichiamoci che siamo rivestiti di materia e che possiamo abbracciare e godere della stessa dentro i suoi limiti. 

Noi siamo costantemente in presenza della perfezione e creiamo in quello che ci circonda una perfetta immagine di noi stessi e della nostra coscienza, proprio in base al principio di corrispondenza quando noi cambiamo anche il nostro ambiente cambia.

Come scrive Gaston “verranno dei periodi in cui ci sarà uno sfasamento nel tempo tra il nuovo ‘te’ e il suo ambiente. La coscienza si muove ad una velocità di vibrazione superiore a quella della materia, e il tuo livello di consapevolezza può cambiare più rapidamente della tua struttura fisica. Quando ciò accade è possibile che tu provi la sensazione di essere preso dentro in una specie di vuoto; non il vuoto dei mistici…ma piuttosto un inquietante senso di disorientamento, in cui le cose pare non abbiano senso…questo vuoto va accolto come un segno che stiamo avanzando su un sentiero di entusiasmanti scoperte. Se ci arrendiamo a queste nuove energie e passiamo a nuovi livelli di consapevolezza, il vuoto della confusione farà posto al vero vuoto.”
“Quando il vuoto è pieno” (Emilio del Giudice e Giuseppe Vitilello) diventa un vuoto che contiene, come un grembo di madre, il Caos che genera la vita e tra le sue trame, l’armonia nascosta…

Il vero vuoto è ben lungi dall’essere vuoto ma rappresenta e contiene una mare infinito di potenzialità creative. Se poniamo l’attenzione al distacco e pratichiamo la vera presenza nel qui ed ora piuttosto che sulla mente, se attraverso quel silenzio sano e consapevole entriamo in noi stessi, iniziando un dialogo intimo e ci accostiamo come dice Gaston ‘all’amore nel cuore’ questo vuoto diventa un’occasione sacra dove tutto è possibile, dove siamo in comunione con noi stessi e il tutto, risuonando e armonizzandoci con la luce della vita.

Possiamo ogni giorno decidere di riconoscerci, amarci ed essere nel luminoso tempio del nostro cuore o di lasciarci travolgere dall’avvoltoio mente che tutto controlla e dirige. La mente è un ottimo strumento nel momento in cui ci ricorda ed evoca la nostra vera natura (dentro e fuori tempo, spazio e materia, materia e spirito).

Cristin Naldi

 

TECNICA METAMORFICA E IL NATALE

CAMBIARE

 Oggi tutti vogliamo cambiare, almeno a parole.

In realtà una parte consistente del nostro essere non vuole cambiare affatto, e anzi teme con paura qualsiasi minimo spostamento delle proprie abitudini mentali e comportamentali. A livello personale infatti cambiare, nella direzione di una maggiore libertà e di una felicità più piena, significa ogni giorno riconoscere, con coraggio, umiltà e fiducia, aspetti sempre più profondi delle nostre distorsioni interiori. Non ci sono altre vie né scorciatoie.

Entrare in un processo reale di trasformazione significa riconoscere dentro noi stessi questi moti distruttivi del cuore, vederli con sempre maggiore lucidità, confessarli, e staccarsene: li identifico dentro di me, ma non mi ci identifico più, anzi me ne differenzio, non li faccio più miei, li vedo, ne prendo atto e lascio che sia.

Più il riconoscimento dei nostri aspetti, delle nostre illusioni, dei nostri errori di giudizio, diviene profondo e sincero, e più la nostra trasformazione procederà spedita.

La nostra vita ha uno scopo più alto; abbiamo la possibilità di essere sia figli della terra che figli del cielo, riunificando ciò che nell’esistenza si è separato: visibile e invisibile, finito e infinito, carne e spirito.

In questi giorni di grandi cambiamenti cosmici, le vibrazioni che vengono inviate dal cosmo ci possono guidare verso la rinascita interiore.

Siamo in prossimità del Natale. Il Natale è simbolo di rinascita, rinnovamento e di fiducia che attraverso le “oscurità” della vita si rafforzi la conoscenza e consapevolezza delle proprie risorse. È in quest’attraversare gli “inverni” dell’esistenza che si annidano, infatti, le potenzialità creatrici e rigeneratrici che ciascuno di noi ha forse congelato nel tempo, quelle potenzialità in grado di promuovere una maggior consapevolezza interiore. Un’ occasione, per riconnettersi alle proprie energie di rinnovamento e trasformazione.

Ci avviciniamo alla Tecnica Metamorfica perchè c’è una fame di trasformazione, e per questo creiamo un piccolo rituale. La forza vitale presente in ciascuno di noi provvede alla trasformazione degli schemi che a volte “gelosamente” tratteniamo permettendo alle nostre potenzialità assopite di risvegliarsi e riconnetterci a ciò che siamo in origine e non di vagare come ciechi tra i flutti dell’esistenza. Solo quando ci “risvegliamo” alla nostra completa natura cominciamo ad apprezzare davvero tutto quanto la vita offre.

Il Natale dunque ci ricorda che il significato dell’esistenza umana è quello di risvegliare il sé inferiore al cospetto dell’anima e ciò avviene, mediante l’arte di vivere. Noi siamo vivi e la vita è intelligenza.

Buon Natale metamorfico a tutti.

Cristin Naldi

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