Nel processo di trasformazione da bruco a farfalla, la natura ci offre un importante spunto di riflessione. Nello stato di crisalide avviene una vera e propria trasmutazione: il bruco nel suo bozzolo racchiude il potenziale della sua nuova identità; non possiamo impedire questo processo perché è naturale e automatico, il bruco non si deve impegnare per questo ma semplicemente lasciarlo accadere. Questo movimento in sé (naturale e automatico) è l’effetto della reale forza vitale del bruco che attualizza il suo potenziale nel divenire farfalla. Se la crisalide si attaccasse alla propria forma non riuscirebbe mai a diventare farfalla, tale movimento include una disposizione al “sacrificio” della vecchia forma per permettere la nascita della nuova.
Spesso l’uomo si identifica con l’immagine che ha o hanno creato di lui, non consapevole della trasformazione che lo attende. Immergendosi nel sonno profondo dell’incoscienza viene dominato dalla paura che la mente genera e viene spinto alla conservazione ossessiva della vecchia forma, precludendosi alla trasformazione.
Oggi ciascuno di noi è chiamato ad abbandonare la crisalide di ciò che ha sempre creduto di essere e permettere a ciò che realmente è di nascere; se non siamo disposti al “sacrificio” della vecchia parte non potremo mai realmente spiccare il volo.
È solo nel qui ed ora che possiamo metterci in contatto con il potenziale dentro di noi e dentro ogni cosa, solo allontanando l’attenzione dal passato, da ciò che la mente già conosce o dalla paura del futuro siamo nella presenza, quell’insieme di attimi in cui non permettiamo all’energia della mente di ostacolare o dirigere il nostro cammino.
Lo spazio in cui viviamo durante le sessioni di T.M. è uno spazio privo di manipolazione, direzione o controllo, uno spazio dove entriamo in comunicazione e comunione con la parte profonda di noi, la parte non manifesta ma meravigliosamente viva.
Quando ci lasciamo travolgere dalle difficoltà, dai pensieri e dai problemi, l’energia degli stessi ci priva di quello spazio vitale nel quale il nuovo può emergere imprigionandoci nella crisalide della mente, delle memorie e delle credenze, soffochiamo la vita dentro di noi e spegniamo la sua luce. Il passato e il futuro non possono sopravvivere nella nostra presenza ma possono farlo solo nella nostra assenza.
Questo spazio-presenza è la chiave per la libertà. La vita è adesso.
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