OGNI EMOZIONE…DISTURBO MENTALE?

 Praticamente qualsiasi emozione vissuta da un essere umano – tristezza, dolore, ansia, frustrazione, impazienza, eccitazione – oggi viene classificata come un “disturbo mentale” che richiede un trattamento chimico attraverso la prescrizione di farmaci. Il nuovo DSM- 5 – Manuale diagnostico  e statistico dei disturbi mentali  la “bibbia della psichiatria” che verrà pubblicata a maggio – da manuale di riferimento medico si è trasformato in un attestato della follia di un settore economico. I “disturbi mentali” citati nel DSM-5 includono anche il “disturbo d’ansia generalizzato”, abbreviato in DAG (o “GAD”). Il DAG può essere diagnosticato in un soggetto che provi una leggera ansia verso qualcosa, ad esempio parlare con uno psichiatra. Così il semplice atto della psichiatria di avanzare la possibilità di fare una diagnosi fa comparire magicamente i “sintomi” di quella diagnosi. Questa si chiama ciarlataneria e ragionamento circolare. La psichiatria non è più “scientifica” dell’astrologia o della chiromanzia, eppure i suoi praticanti si fanno chiamare “dottori” in psichiatria, giusto per fare sembrare credibili i loro imbonimenti. Per poter massimizzare le provvigioni e gli omaggi gentilmente offerti dalle lobby farmaceutiche, ogni tot di anni dei gruppi di psichiatri si radunano per inventare qualche altro disturbo fittizio, ampliando il loro romanzo di fantasia chiamato Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, o DSM.
Oggi il DSM è più che mai imponente e include disordini come il “disturbo oppositivo provocatorio” che poi sarebbe il rifiuto di leccare i piedi altrui e seguire delle false autorità. I violentatori che provano eccitazione sessuale durante lo stupro vengono giustificati come affetti da “disturbo coercitivo parafilico” e quindi non sono responsabili delle proprie azioni (ma ovviamente avranno bisogno di farmaci). Potreste anche vedervi diagnosticare un “disturbo da accumulo” se vi capita di fare grosse scorte di cibo, acqua, munizioni e altre cose.
Allen Frances, che aveva presieduto la commissione del DSM-IV pubblicato nel 1994, oggi ammette di aver commesso un enorme errore che ha causato la proliferazione di diagnosi anche fra persone  che in verità rientrano nella norma. Il DSM-IV “…ha inavvertitamente contribuito a tre false ‘epidemie’: la sindrome da deficit dell’attenzione, l’autismo  e il disturbo bipolare infantile”, ha scritto Frances in un articolo di opinione per il Los Angeles Times (1 marzo 2010).
Proseguiva dicendo: La prima bozza della prossima edizione del DSM… è piena di indicazioni che moltiplicherebbero i nostri errori e farebbero penetrare drasticamente la psichiatria nella sfera sempre più ristretta della normalità”. Questo imperialismo della normalità all’ingrosso costruito dai medici potrebbe potenzialmente danneggiare decine di milioni di astanti innocenti che verrebbero erroneamente etichettati come disturbati mentali.
Tutti questi disturbi confezionati ad arte, naturalmente, producono un numero gonfiato di falsi positivi nelle diagnosi. Come ha scritto Frances: “La ‘sindrome da rischio psicotico’ utilizzerebbe la presenza di pensieri strani per prevedere chi in seguito dovrebbe avere un vero e proprio episodio psicotico. Ci sarebbero almeno tre o quattro previsioni errate per ogni  previsione giusta… e molti adolescenti incompresi riceverebbero farmaci che possono causare grave aumento di peso, diabete e una minore aspettativa di vita.”
Ma è proprio questo che fa la psichiatria: prescrive farmaci a persone che non ne hanno bisogno. E per farlo si affida quasi esclusivamente al metodo di diagnosticare alla gente disturbi inesistenti, dunque il colmo è che gli psichiatri ricevono soldi che non si sono mai guadagnati… e che sicuramente non si meritano (ovviamente e per fortuna non tutti).

(Fonte: Mike Adam, NaturalNews.com 13 dicembre 2012, http://tinyurl.com/bov85sz)