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Nuove discipline hanno trasformato il modo di pensare di molti medici, ricercatori e pazienti. Oggi siamo in grado di riconoscere e di attivare il potenziale di autoguarigione insito in noi, attraverso conoscenze che risultano sia dalla summa di profondi e antichi insegnamenti spirituali, sia da nuovi e sorprendenti dati della ricerca scientifica

Da lunghissimo tempo nella comunità scientifica si discute sulla relazione mente-corpo. Per molti anni, chi ha negato il ruolo della psiche nella genesi, nella cura e nella guarigione dalla malattia, ha avuto buon gioco nel contrastare quelle che erano solo casistiche aneddotiche o teorie prive di una comprovata validazione.

Un’immagine emblematica di come funzionano i neuroni specchio.

Oggi le cose sono mutate. Le neuroscienze, con lo studio del funzionamento del sistema limbico e della corteccia prefrontale, con la scoperta dei neuroni specchio e della neuroplasticità, la psiconeuroimmunologia (PNEI), con gli studi sulla ricaduta che le emozioni hanno sul sistema immunitario, endocrino e nervoso, e la fisica quantistica, con gli studi sorprendenti sul funzionamento energetico sotteso alla materia, hanno già trasformato profondamente il modo di pensare di molti medici, ricercatori e pazienti.
L’atteggiamento riduzionista che periodicamente riappare, di fronte alle sfide che a tutt’oggi le malattie oncologiche, le patologie degenerative e autoimmuni e i disturbi mentali cronici ci pongono, non può più essere adottato e la malattia deve essere ricollocata nella storia della persona che la vive e quindi in una rete psicofisica o unità psiche-soma. Geni, ambiente, alimentazione, stress e stili di vita, ma anche traumi, emozioni collegate alla nostra stessa biografia e capacità di gestirle in resilienza sono fattori tutti interconnessi nei processi di malattia e guarigione.

La nuova medicina integrata
La nuova medicina integrata ha ormai recepito molto chiaramente che la biologia di un individuo è il riflesso della sua biografia e che la psiche e le emozioni inconsce hanno un ruolo determinante in questa dinamica; e che esiste oggi un ponte tra scienza e coscienza capace di guidarci alla profonda comprensione di questi meccanismi.
Oggi siamo in grado di riconoscere ad attivare il potenziale di autoguarigione insito in noi e di farlo attraverso conoscenze che risultano sia dalla summa di profondi e antichi insegnamenti spirituali, sia da nuovi e sorprendenti dati della ricerca scientifica. Il coraggio e l’apertura mentale si possono sposare al rigore intellettuale e alla conoscenza scientifica, aprendo le porte ad un nuovo livello evolutivo degli esseri umani, con nuovi modi di pensare e gradi di libertà interiore ed esistenziale assai maggiori di tempo fa.

Oggi la medicina tiene conto anche della dimensione energetica dell’individuo.

Il grado di conoscenza scientifica che abbiamo raggiunto ci conduce ai lembi estremi della materia e porta la medicina stessa a parlare di energia e di anima come fulcro della guarigione. I processi di guarigione vengono così ad essere riformulati fino a mutare radicalmente le vecchie credenze, che vedevano la malattia come danno di un pezzo del nostro corpo-macchina. La malattia appare oggi nella sua essenza più vera di messaggero che dall’intelligenza del corpo, dai cervelli del cuore e dell’intestino che dialogano con il cervello della testa, giunge a mostrarci, attraverso la biologia, il senso più profondo della nostra biografia e la necessità di una trasformazione che ci conduca più vicino alla nostra Essenza.
Il dato entusiasmante, per il medico, il ricercatore e per noi tutti, è che i meccanismi con cui la malattia fa questa operazione alchemica oggi sono spiegabili in termini cellulari e biochimici e possono essere resi accessibili a un numero crescente di persone, offrendo a chiunque voglia la possibilità di trasformare ciò che viene comunemente definita “malattia” in una straordinaria esperienza di crescita interiore e realizzazione.
In questo senso dunque la mal-attia è ben-attia, ossia occasione di guarigione.

I sette principi della guarigione
La guarigione passa così dal comprendere i concetti fondamentali della profonda unità di psiche e soma, del ruolo che le emozioni inconsce hanno nei processi di malattia e guarigione, della nostra essenza energetica e del ruolo che l’Anima, non solo come costrutto psichico, ma persino come correlato cerebrale, ha nel determinare la guarigione completa della persona.
Giungiamo così a definire sette principi della nuova Medicina Integrata, con solide basi scientifiche, in grado di spiegare l’intero network umano nell’ottica delle relazioni bidirezionali tra dimensione psichica e sistemi biologici.
Sono questi principi, basati sulle conoscenze neuroscientifiche riguardo al sistema limbico, al cervello del cuore e dell’intestino, alla corteccia prefrontale, alla neuroplasticità, fino all’essenza vibratoria del DNA e delle proteine del nostro corpo, a guidarci nel favorire l’autoguarigione.
Da questi principi discendono tecniche di lavoro con livelli significativi di efficacia scientificamente assodata, che ci permettono di riconoscere e curare la componente emotiva nella genesi e progressione della malattia, di riconoscere e trattare la componente energetica e di apprendere le strategie comportamentali, emotive, esistenziali che possiamo utilizzare fin da ora per apprendere e favorire l’autoguarigione.
Mai prima d’ora era stata attuata una sintesi così efficace e rigorosa di neuroscienze, medicina quantistica e discipline psicologiche e spirituali. Questo apre le porte ad una reale speranza e ad una profonda gioia.

Nuovi medici, nuovi pazienti
La diagnosi integrata e l’integrazione sinergica dei trattamenti sono oggi realtà possibili e questo è davvero un momento gravido, di nuova medicina, per nuovi medici e nuovi pazienti, che decidono di compiere assieme un profondo viaggio di grande consapevolezza.
Durante i miei studi universitari m’interrogavo sul miracolo della guarigione invece che soltanto sui meccanismi della malattia: quindici anni dopo mi sono ritrovata a scrivere un testo che definisce i pilastri fondamentali della Nuova Medicina Integrata e, alla luce di questi, propone la visione della malattia come un viaggio che svela i segreti che legano corpo, emozioni, mente e spirito. La malattia dunque come strumento intelligente, come occasione di risveglio.
Si tratta infatti di un viaggio che termina con lo svelamento dell’essenza della guarigione, che è, in ultima analisi, spinta alla ricerca della felicità interiore, quella che secondo le scienze dello spirito deriva da un profondo salto di consapevolezza, che nelle Neuroscienze corrisponde all’attivazione della coerenza cerebrale e cardiaca e nella medicina quantistica all’equilibrio della risonanza energetica in noi.
Linguaggi diversi, oggi unificati ed integrati in un nuovo paradigma medico serio e possibile. La medicina che tutti avrebbero voluto incontrare quando hanno vissuto uno stato di malattia è oggi una realtà che tutti dovrebbero conoscere.

di Erica Poli

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