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Nel 1999 solo 3% contee aveva numeri preoccupanti, nel 2008 si sale a 54%.

Aumentano i tassi di mortalità per avvelenamento da farmaci sia nei centri urbani che nelle zone rurali degli Stati Uniti.
Un nuovo studio dal titolo “Trends and Geographic Patterns in Drug-Poisoning Death Rates in the U.S., 1999-2009,”pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine dà una nuova visione della variazione geografica del fenomeno.
Finora, infatti, gli studi avevano esaminato a grandi linee il fenomeno, mentre questa è la prima indagine che analizza il trend attraverso tutti gli Usa, contea per contea.

Oltreoceano l’avvelenamento da medicinali è oggi la principale causa di morte per incidente e le dimensioni del fenomeno sono aumentate di oltre il 300% negli ultimi tre decenni.

Quasi il 90% delle morti può essere attribuito a farmaci leciti o illeciti, con i prodotti su prescrizione che provocano la maggior parte dei decessi per overdose.

Secondo quanto riferito dal National Survey of Drug Use and Health, circa il 2,1% degli americani, ovvero circa 5 milioni di persone, ha usato antidolorifici non prescritti dal medico nel mese passato.
Utilizzando i dati ottenuti dal National Vital Statistics Multiple Cause of Death Files, i ricercatori hanno riscontrato che nel 1999 solo il 3% delle contee aveva un tasso di mortalità per avvelenamento da farmaci oltre 10 per 100.000, ma la percentuale è salita al 54% delle contee nel 2008.

Inoltre, anche se il fenomeno è aumentato in tutte le aree geografiche, grandi e piccole, c’è stato un maggiore aumento percentuale per le aree rurali (394%) rispetto alle grandi contee metropolitane (297%) . Informasalus

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