Report del governo svizzero mostra l’efficacia della medicina omeopatica
Riccardo Lautizi
Il governo svizzero ha una storia di neutralità lunga ed ampiamente rispettata, pertanto i reports di questo governo su argomenti controversi devono essere considerati più seriamente rispetto ad altri reports provenienti da paesi maggiormente influenzati da forze politiche ed economiche. Se si considera che due delle cinque più importanti aziende farmaceutiche del mondo hanno sede in Svizzera, si potrebbe supporre che questo paese possa avere pesanti interessi nei confronti della medicina convenzionale, ma tali assunti sono sbagliati.
Alla fine del 2011, il report del governo svizzero rappresenta la valutazione più completa sulla medicina omeopatica mai scritta da un governo ed è stata appena pubblicata in forma di libro in lingua inglese (Bornhoft e Matthiessen, 2011).
Questo rapporto approfondito ha affermato che il trattamento omeopatico è efficace ed economico e che, le cure omeopatiche dovrebbero essere rimborsate dal programma nazionale di assicurazione sanitaria.
L’inchiesta del governo svizzero sull’omeopatia e sui trattamenti complementari e alternativi (CAM) nasce da un’elevata domanda e da un diffuso utilizzo di trattamenti alternativi alla medicina convenzionale in Svizzera, non solo dai consumatori, ma anche dai medici. Circa la metà della popolazione svizzera ha utilizzato e valorizzato i trattamenti CAM. Inoltre, circa la metà dei medici svizzeri sostiene che i trattamenti CAM siano efficaci. Ancora più significativo, l’85% della popolazione svizzera vuole che le terapie CAM siano riconosciute ed inserite nel programma di assicurazione sanitaria del loro paese.
Non sorprende pertanto che più del 50% della popolazione svizzera presa in esame preferisce un ospedale che fornisce trattamenti CAM invece di uno che si limita alle cure mediche convenzionali.
A partire dal 1998, il governo svizzero ha deciso di allargare la sua assicurazione sanitaria nazionale per includere alcuni farmaci complementari e alternativi, compresa la medicina omeopatica, la medicina tradizionale cinese, la medicina fitoterapica, la medicina antroposofica e la terapia neurale. Questo rimborso era provvisorio, nel frattempo il governo svizzero ha commissionato un ampio studio su questi trattamenti per determinarne efficacia e convenienza. Il rimborso provvisorio per questi trattamenti alternativi è terminato nel 2005, ma a seguito di questo nuovo studio, il programma sanitario di assicurazione sanitaria del governo svizzero ha nuovamente ripreso a rimborsare l’omeopatia e a selezionare altri trattamenti alternativi. Infatti, come risultato di un referendum nazionale in cui più di due terzi degli elettori ha sostenuto l’inclusione di medicinali omeopatici nel programma nazionale di assicurazione sanitaria svizzera, il settore della medicina complementare e alternativa è diventato parte della Costituzione (Dacey, 2009; Rist, Schwabl, 2009).
I farmaci omeopatici hanno un effetto regolatore sulle cellule
La “valutazione delle tecnologie sanitarie” del governo svizzero sulla medicina omeopatica è molto più completa di qualsiasi precedente relazione governativa scritta su questo argomento fino ad oggi. Non solo questa relazione ha esaminato attentamente le evidenze scientifiche provenienti da prove cliniche randomizzate a doppio cieco e placebo sui farmaci omeopatici, è stata anche valutata l’efficacia reale, nonché la sicurezza e la convenienza in termini di costi. Il report ha inoltre condotto una revisione altamente completa del grande corpo di ricerca preclinica (ricerca fisico-chimica, studi botanici, studi sugli animali e studi in vitro con cellule umane).
Inoltre, questa relazione ha valutato recensioni sistematiche e metanalisi, studi sui risultati e ricerca epidemiologica. Questa ampia revisione ha esaminato attentamente gli studi condotti sia in termini di qualità dell’esecuzione della ricerca stessa (chiamata “validità interna”) sia in termini di validità per il modo in cui l’omeopatia è comunemente praticata (detta “validità esterna”). L’argomento della validità esterna è di particolare importanza poiché alcuni scienziati e medici conducono ricerche sull’omeopatia con poca o nessuna comprensione di questo tipo di medicina (alcuni studi hanno testato una medicina omeopatica raramente utilizzata per la condizione testata, mentre altri utilizzavano medicine non comunemente indicate per specifici pazienti). Quando tali studi dimostravano inevitabilmente che la medicina omeopatica non funzionava, la valutazione reale e accurata deve essere che questi studi sono stati istituiti per negare l’efficacia dell’omeopatia … o semplicemente lo studio è stato un trial esplorativo che ha cercato di valutare i risultati di un nuovo trattamento (sperimentazioni esplorative di questo tipo non sono intese a dimostrare o contestare il sistema dell’omeopatia, ma solo per valutare quel trattamento specifico per una persona con una condizione specifica).
Dopo aver valutato la ricerca di base pre-clinica e gli studi clinici di alta qualità, la relazione svizzera ha affermato che l’elevata efficacia delle cure omeopatiche sembra indurre effetti regolatori (ad esempio, effetti di bilanciamento o normalizzazione) e cambiamenti specifici nelle cellule o negli organismi viventi. La relazione ha anche riferito che 20 dei 22 riesami sistematici dei test di ricerca clinica sui farmaci omeopatici hanno rilevato almeno una tendenza a favore dell’omeopatia. (Bornhöft, Wolf, von Ammon, et al, 2006)
Omeopatia più efficace dei farmaci convenzionali nelle infezioni delle vie respiratorie ed allergie
Il report svizzero ha fatto emergere una prova particolarmente forte per sostenere il trattamento omeopatico nelle infezioni delle vie respiratorie superiori e nelle allergie respiratorie. Il rapporto ha citato 29 studi in “Upper Respiratory Tract Infections/AllergicReactions” di cui 24 studi hanno avuto esito positivo a favore dell’omeopatia. Inoltre, sei su sette studi che hanno confrontato il trattamento omeopatico con il trattamento medico convenzionale hanno dimostrato che l’omeopatia è più efficace degli interventi medici convenzionali (un altro studio ha considerato il trattamento omeopatico come equivalente al trattamento medico convenzionale). Tutti questi risultati derivanti dal trattamento omeopatico sono stati ottenuti senza gli effetti collaterali comuni del trattamento farmacologico convenzionale. Nel valutare solo i trial randomizzati controllati con placebo, 12 su 16 studi hanno mostrato un risultato positivo a favore dell’omeopatia.
Come è nata la storia che l’omeopata non funzionava
Gli autori del report svizzero riconoscono che una parte del riesame globale della ricerca includeva una valutazione negativa della ricerca clinica in omeopatia (Shang, et al, 2005). Questo studio aveva concluso che l’omeopatia non funziona. Tuttavia, gli autori hanno osservato che questa revisione della ricerca è stata ampiamente e duramente criticata sia dai sostenitori che dai non sostenitori dell’omeopatia. Il report ha rilevato che la squadra di Shang non ha rispettato le linee guida QUORUM standard ed ampiamente riconosciute per le relazioni scientifiche (Linde, Jonas, 2005).
Il team di Shang ha valutato inizialmente 110 studi clinici omeopatici e poi ha cercato di confrontarli con 110 studi medici convenzionali. Shang e il suo team hanno determinato che c’erano 22 “studi di alta qualità” omeopatici, ma solo 9 studi medici convenzionali di “alta qualità”. Invece di confrontare questi trial di alta qualità (che avrebbero mostrato un risultato positivo per l’omeopatia), la squadra di Shang creò criteri per ignorare la maggior parte degli studi omeopatici di alta qualità, a sostegno quindi della loro ipotesi originaria e cioè che i medicinali omeopatici potrebbero non essere efficaci (Lüdtke, Rutten, 2008).
Il rapporto svizzero rileva inoltre che il dott. David Sackett, medico canadese, generalmente considerato uno dei più eminenti pionieri della “medicina basata sull’evidenza scientifica”, ha espresso serie preoccupazioni per quei ricercatori e medici che considerano i trial randomizzati e a doppio cieco l’unico modo per determinare se un trattamento è efficace o no.
Dana Ullman, omeopata americano e uno dei maggiori studiosi e conferenzieri sull’argomento, autore di numerosi libri e del portale homeopathic.com, afferma che per determinare se un trattamento sia “efficace” o “scientificamente provato”, è necessaria una valutazione molto più completa su ciò che funziona e ciò che non funziona.
Per concludere, il report del governo svizzero sull’omeopatia rappresenta una valutazione dell’omeopatia che comprende un esame sia dei trial randomizzati a doppio cieco sia di altre evidenze scientifiche, ciò ha contribuito a determinare il fatto che i medicinali omeopatici sono effettivamente efficaci.”
REPORT DEL GOVERNO SVIZZERO MOSTRA L’EFFICACIA DELLA MEDICINA OMEOPATICA
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