Sono sempre più numerosi i medici che in barba al loro curriculum accademico standard si discostano dalla forma mentis e dai protocolli invalsi nel sistema medico tradizionale, per aver abbracciato idee non convenzionali basate su conoscenze all’ avanguardia, che non di rado diventano motivo di pregiudizio, diffidenza e controversie nell’ ambito dell’ ufficialità.
Io stesso mi sono occupato tempo fa di Gabriel Cousens e Mark Hyman, solo per fare due eccellenti esempi di medici cosiddetti “alternativi”.
Così adesso, in occasione dell’ arrivo della seconda edizione del best-seller “The Sinatra solution” (la prima è del 2005), mi è sembrato opportuno spenderci qualche parola, essendo il suo autore, il dr. Stephen T. Sinatra, un cardiologo statunitense tra i più famosi e stimati, che da diversi anni sta facendo molto parlare di sè per il suo approccio rivoluzionario quanto efficace, a giudicare dai successi conseguiti (da che ha adottato la sua terapia, il dr. Sinatra ha visto quasi azzerare l’ indice di ospedalizzazione dei suoi pazienti, come pure le chiamate notturne per emergenze da parte di infartuati).
E come in altri casi analoghi, anche qui si tratta di affrontare le vere cause delle varie disfunzioni cardiache, invece di intervenire sugli effetti con rimedi discutibili, quando non francamente dannosi, come si è sempre fatto nell’ ambito della medicina istituzionale.
Nonostante gli straordinari passi avanti compiuti negli ultimi decenni in medicina, le malattie cardiovascolari, con la loro incidenza via via aumentata, sono ancora saldamente al primo posto nelle cause di morte in tutti i Paesi avanzati, nè la situazione lascia sperare di meglio in futuro.
Questo quadro desolante dimostra chiaramente la fallacia della strada finora seguita e l’ urgenza di un cambiamento, del resto già possibile e auspicato dai pochissimi pionieri (fra cui, appunto, il dr. Sinatra) che, non senza difficoltà ed ostacoli, sono impegnati ad ampliare e divulgare l’ universo del sapere scientifico.
Certo, fino a pochi lustri fa, quando non si disponeva ancora delle adeguate conoscenze e si riteneva, a torto, il colesterolo il responsabile di tutti i problemi cardiovascolari, non si poteva che ricorrere alla chirurgia in casi estremi, o somministare farmaci dannosi, e comunque non risolutivi, per tenere sotto controllo uno specifico sintomo, ma oggi l’ ignoranza di chi dovrebbe tutelare la salute pubblica non è più giustificabile.
Per esempio, si è sempre pensato che tutti i problemi cardiaci fossero solo conseguenza di un ridotto afflusso di sangue al tessuto cardiaco, sottovalutando l’ importanza del metabolismo delle sue cellule nel far fronte a situazioni critiche (ma anche in condizioni di normalità).
E’ per questo che il dr. Sinatra (che è anche nutrizionista e psicoterapeuta) parla di “cardiologia metabolica” per definire il suo approccio, e nel suo libro spiega esattamente, in un linguaggio accessibile anche ai “non addetti ai lavori” , il ruolo di alcune molecole-chiave nella fisiologia cardiaca e cosa può succedere se queste vengono a scarseggiare.
Si tratta precisamente dell’ effetto sinergico di almeno tre nutraceutici (sostanze nutrienti comunemente presenti nei cibi, che però possono avere valenza farmacologica in certi casi e in opportuni dosaggi):
Coenzima Q10
Molecola ubiquitaria presente in ogni cellula perchè fondamentale per la catena di trasporto degli elettroni (il processo di ossido-riduzione che porta alla produzione di energia) e con proprietà antiossidanti.
L-carnitina
Aminoacido necessario al trasporto degli acidi grassi all’ interno dei mitocondri, le strutture cellulari dove, analogamente ad una centrale elettrica, si produce energia, che viene immagazzinata in ogni molecola di ATP (adenosintrifosfato) sotto forma di legame chimico.
Le fibre muscolari cardiache, infatti, utilizzano acidi grassi per il 60-70% del loro fabbisogno energetico.
D-ribosio
E’ uno zucchero semplice che accelera la produzione di ATP e quindi le riserve energetiche di cui il cuore può disporre per la sua contrazione.
La sua importanza per quest’ organo si può capire meglio se si ha presente che l’ energia richiesta dal cuore per distendersi durante la diastole è paradossalmente maggiore rispetto a quella necessaria per contrarsi in fase sistolica. E dal grado di distensione dipende ovviamente il riempimento di sangue delle cavità cardiache, e quindi la gittata.
A questi fattori-cardine c’è poi da aggiungere, a completamento, il magnesio, la cui importanza fondamentale, non solo nella produzione di ATP, ma anche nei meccanismi di polarizzazione e depolarizzazione delle membrane cellulari e nell’ eccitabilità neuro-muscolare è da tempo assodata.
Purtroppo vari fattori, fra cui proprio i farmaci usati per trattare le cardiopatie, come statine, beta-bloccanti, ACE-inibitori, farmaci ipoglicemizzanti per via orale, antidepressivi triciclici, sono di ostacolo all’ espletamento di queste funzioni.
Tutti questi inibiscono principalmente la sintesi di coenzima Q10, che peraltro tende a diminuire spontaneamente con l’ invecchiamento.
Anche diete prive di carne e pesce rendono difficile un adeguato approvvigionamento di questa sostanza, come pure di carnitina.
Il dr. Sinatra invece, grazie ai suoi 35 anni di studi ed sperienza clinica, ha messo a punto un programma completo che ha dimostrato risultati migliori di quelli ottenuti coi comuni farmaci per svariati disturbi come angina, aritmia, ipertensione, insufficienza cardiaca congestizia, disfunzione diastolica, prolasso valvolare mitralico, ischemia, e nel suo libro sono indicati specifici protocolli per tutte queste condizioni.
Ma non si deve pensare che tutte queste informazioni interessino solo i cardiopatici, in quanto i benefici che il programma del cardiologo americano consente di ottenere, riguardano tutte le cellule, e quindi ad avvantaggiarsene è tutto l’ organismo per qualsiasi soggetto.
Questi consistono essenzialmente nell’ ottimizzazione dell’ apporto di ossigeno e dell’ utilizzazione dei giusti nutrienti per la produzione di energia, come pure nell’ azione antiossidante nei confronti dei micidiali radicali liberi, che impedisce, tra l’ altro, il danno ossidativo del colesterolo (questo sì il vero pericolo, e non il colesterolo in sè).
Si pensi ad esempio all’ utilità che tutto questo può avere per gli sportivi, spesso soggetti a crampi e dolori muscolari, e che ovviamente hanno bisogno di poter contare sul massimo rendimento energetico.
E non finisce qui, perchè nel libro si parla anche dei pericoli dei metalli pesanti e di altri inquinanti, ormai ubiquitari nel cibo e nell’ ambiente, che rappresentano un rischio anche per il cuore, e di come questo programma può contrastarli.
“The Sinatra Solution” rappresenta quindi una eccellente e forse unica sintesi fra la più avanzata scienza della nutrizione e la cardiologia clinica classica, la soluzione ideale sia per le emergenze che per la prevenzione, quella che garantisce una più lunga giovinezza al nostro cuore e a tutto il nostro corpo. Ma non meravigliatevi se non ne sentite parlare: la cura della salute non sfugge all’ inesorabile legge del mercato, e finchè ci sarà Big Pharma a farla da padrona…
(Cliccando sul link o sul banner di “The Sinatra Solution” si può accedere al video di introduzione dello stesso dr. Sinatra, con traduzione simultanea).
Michele Nardella
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