Quante volte abbiamo sentito affermare che latte e formaggi sono indispensabili per la salute, per la crescita dei giovani, ma soprattutto per l’apporto di calcio e la prevenzio…ne dell’osteoporosi nelle donne in menopausa e negli anziani? Quello che state per leggere al riguardo probabilmente vi sorprenderà perché ribalterà completamente ciò che avete sempre creduto di sapere su questo argomento. Vi consiglio di mettervi comodi.
Le intolleranze ai latticini
I problemi con i latticini sono fondamentalmente due e si chiamano: lattosio e caseina. L’intolleranza al lattosio è determinata dalla fisiologica carenza o mancanza di lattasi, un enzima preposto alla scissione del lattosio in glucosio e galattosio. La carenza enzimatica fa si che il lattosio proceda intatto fino all’intestino crasso provocando così reazioni avverse di vario tipo (mal di pancia, diarrea, indebolimento del sistema immunitario, del sistema nervoso, ecc…). L’intolleranza alla caseina, il complesso proteico contenuto nei latticini, soprattutto nei formaggi, è dovuta principalmente all’assenza o carenza della chimosina, l’enzima responsabile della sua digestione. La caseina è una sostanza collosa capace di provocare meteorismo, gonfiore, diarrea, crampi, sonnolenza, orticaria, muco, arrossamenti cutanei, stanchezza generale, insufficienza respiratoria, calo della vista, dolori articolari, perdita della memoria e molto altro. Inoltre, il professor Campbell, ricercatore ed epidemiologo di fama mondiale, autore del best seller The China Study (Macro Edizioni, 2011) afferma che la caseina è tra i più potenti promotori del cancro scoperti fino ad ora , e che il suo consumo è in grado di causare l’innalzamento dei valori di colesterolo cinque volte più delle proteine vegetali della soia. Mi pare ci sia già molto da riflettere!
Quanto è importante il calcio?
Il calcio è il minerale più abbondante nell’organismo. Si trova per il 99% nello scheletro dove ha funzioni sia di sostegno che di riserva alcalina, e serve per formare ossa e denti oltre che per mantenerli in salute. È fondamentale per il corretto funzionamento del cervello e dei muscoli , i quali possono contrarsi e rilassarsi grazie alla sua azione sinergica con altri elementi. È implicato quindi anche nella regolazione del battito del muscolo cardiaco. Altre funzioni del calcio sono l’attivazione enzimatica, la trasmissione dell’impulso nervoso, la permeabilità delle membrane, la moltiplicazione e la differenziazione cellulare.
Dove prendo il calcio se non assumo latte e formaggi?
La cosa migliore è prenderlo dal mondo vegetale . Si osservi che fra i cibi animali i latticini ne contengono quantità significative (300-1.100 mg su 100 g di prodotto), mentre carne e pesce ne contengono molto meno 12-80 mg e le uova 50 mg.
Fra i cibi vegetali i semi di sesamo contengono 750 mg di calcio, noci 380 mg, tofu 372 mg, soia 277 mg, mandorle 240 mg, fichi secchi 180 mg, spinaci 125 mg, cavoli 90 mg, fagioli 70mg, cereali 40-60 mg (ma l’amaranto ne contiene ben 159 mg). In realtà tutti i vegetali contengono calcio in proporzioni variabili. È interessante scoprire poi che le verdure a basso contenuto di ossalati (crucifere: cavoli, verze, broccoli, cime di rapa, rucola) “forniscono calcio ad elevata biodisponibilità (dal 49 al 61%); in confronto, il latte vaccino contiene una biodisponibilità compresa fra il 31 e il 32%” (1). In altre parole non si deve guardare solo all’entroito lordo di calcio, ma bisogna considerare il bilancio netto. A tal proposito è bene sapere che l’assorbimento di calcio viene ostacolato dall’assunzione contemporanea di troppi grassi e amminoacidi solforati, di cui sono ricchi i latticini, oltre che dalla presenza di ossalati e fitati che sono contenuti in alcune verdure, ma non in tutte (per i fitati di cereali e legumi, essi possono essere facilmente eliminati con ammollo, cottura o germinazione dei semi integrali). Anche il caffè è considerato “un ladro di calcio”. Le maggiori perdite di calcio avvengono attraverso le urine e sono favorite da un eccessivo apporto di sale (2) e di proteine, soprattutto animali (3). Per questa ragione spesso il bilancio del calcio da latticini risulta sfavorevole nonostante i più elevati entroiti, e predispone a molte disfunzioni fra cui crampi, spasmi, nervosismo, stress, aggressività, osteoporosi. L’assorbimento di calcio è invece stimolato dalla vitamina D, che inoltre è necessaria per fissarlo nelle ossa, e da un pH meno acido a livello del lume intestinale.
Di quanto calcio abbiamo bisogno?
Le dosi giornaliere raccomandate dalle linee guida internazionali sono attualmente di 800-1.000 mg di calcio, da aumentare a 1.500 mg durante la gravidanza e l’allattamente, ma c’è qualcosa che non torna. Dal The China Study di Campbel apprendiamo che: “la maggioranza dei Cinesi consuma pochissimi latticini oppure nessuno. Essi ingeriscono quantità relativamente piccole di calcio (544 mg in media), ottenute per lo più mangiando vegetali a foglia verde, legumi e cereali. Ciononostante, l’osteoporosi è poco comune in Cina. Il tasso di prevalenza di fratture dell’anca, per esempio, è il 19% di quello degli USA. I dati Cinesi ci aiutano a capire che alle persone serve meno calcio di quello che si crede”. Sembrerebbe quindi che una quantità di calcio compresa fra 500-800 mg al giorno possa essere più che sufficiente per soddisfare i fabbisogni di un individuo in ogni stadio del ciclo vitale, compresa infanzia, gravidanza, allattamento, donne in menopausa, anziani.
Di Michele Riefoli
Da Scienza e Conoscenza
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