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La prima cosa da capire è che non si tratta di una vera vitamina. Per definizione, una vitamina è una sostanza essenziale alla salute che non può essere prodotta dal corpo. La vitamina D, nella sua funzione più ovvia è fondamentale, è essenziale al metabolismo del calcio e del fosforo nell’organismo. Senza di essa, non potremo avere ossa in salute. Quindi è indispensabile per in nostro corpo, ma viene prodotta dall’organismo stesso quando ci esponiamo ai raggi UVB del sole. Poiché la vitamina D è prodotta dal corpo non corrisponde ai due criteri necessari per definire una vitamina, quindi in realtà non lo è.
Malgrado il termine vitamina D sia utilizzato per identificare differenti sostanze ad essa associate, i principali tipi di vitamina D sono due: la vitamina D2 (nota come ergocaciferolo) e la vitamina D3 (nota anche come colecalciferolo).
Nella sua forma attivata (1,25 D3 o calcitriolo), la vitamina D è un ormone steroideo. E’ liposolubile e può passare attraverso le membrane cellulari per legarsi ai recettori.
E,’ appunto, un potente ormone steroideo e regola l’espressione genetica poiché riesce ad agire su duecento geni nel corpo.

Come assumere la vitamina D?

Già dalla fine degli anna Ottanta ci veniva detto di tenerci alla larga dal sole per evitare il rischio di tumore alla pelle e di rughe precoci. Categorie di medici, come i dermatologi, hanno consigliato di evitare l’esposizione al sole e di usare sempre filtri protettivi all’aperto. Però questi moniti pressanti non sono stati accompagnati da raccomandazioni per aumentare l’integrazione di vitamina D.
Infatti, il sole è  un modo fantastico per ottenere vitamina D. E’ anche il modo migliore per assorbirne quantità incredibili e velocemente. Dodici minuti appena di esposizione al sole del pomeriggio in estate con gambe e braccia scoperte fornisce ad una donna bianca in media 3000 Ul di vitamina D.
Ci sono undici fattori che indicano quanto sia complesso gestire l’esposizione al sole in modo da garantirsi una giusta dose di vitamina D:
– Latitudine
– Stagione dell’anno
– Altitudine
– Momento della giornata
– Inquinamento atmosferico
– Fenomeni di nuvolosità
– Utilizzo di creme solari
– Contenuto di melanina nella pelle
– Età
– Peso
– Vestiti che coprono il corpo
Se anche uno di questi fattori vi limita, aumenterà per voi il rischio di manifestare  una carenza. Quindi insegno ai miei pazienti a sottoporsi alle giuste analisi e ad assumere integratori.
Alcuni, convinti sostenitori dell’alimentazione equilibrata, si aggrappano alla convinzione che tutto ciò che ci serve come nutrimento possa venire da una dieta sana e bilanciata e così pensano che possiamo ottenere quantità sufficienti di vitamina D mangiando alimenti
che ne sono ricchi.
Un’idea ammirevole, ma la maggior parte delle persone non è attenta all’alimentazione e inoltre i livelli di vitamina D presenti nei cibi sono spesso mal dichiarati e comunque insufficienti per la nostra quotidiana assunzione.

Che ruolo assume la vitamina D nel nostro organismo?

La vitamina D circola nel sangue e interagisce con le cellule intestinali per stimolare l’assorbimento del calcio e mantenere stabili i suoi livelli ematici e le ossa forti e robuste.
Gli scienziati hanno dimostrato che quasi tutti gli organi del corpo riescono a trasformare la vitamina D proveniente dal fegato nella sua forma attiva. Se è presente una vitamina D extra dopo che i reni hanno compiuto il loro lavoro, mantenendo stabile il calcio, allora sarà trasportata attraverso l’organismo per essere convertita e utilizzata in ciascun organo. In questa forma attiva la vitamina D ha funzioni uniche che dipendono dal fabbisogno delle cellule e dei tessuti in cui si trova. Ciò che sorprende è che questa vitamina D, prodotta in questi altri organi, non entra in circolazione nell’organismo, viene invece organizzata dalle cellule di quell’organo e quindi immediatamente scomposta.
Tra le altre cose, è stato provato che la vitamina D ha proprietà legate alla prevenzione del cancro.

La vitamina D e il cuore

Riguardo alle malattie cardiache e a tutte le malattie cardiovascolari, è stato documentato come la carenza di vitamina D colpisca il rivestimento muscolare dei vasi sanguigni e contribuisca all’infiammazione e alla calcificazione delle pareti vascolari. Tale carenza compromette anche la parte centrale del sistema endocrino che controlla la pressione sanguigna.
La pressione alta, infatti, migliora quando i pazienti sono sottoposti a raggi UVB. Pazienti con ipertensione sono stati esposti ai raggi UVB tre volte alla settimana per tre mesi. I livelli di vitamina D nel sangue sono aumentati del 180% e la loro pressione si è normalizzata.

La vitamina D e le ossa

L’osteoporosi si ha quando le ossa perdono minerali e diventano deboli, fragili e facili alle rotture. Quando si invecchia, le ossa possono perdere densità e le donne in post-menopausa perdono densità più velocemente rispetto agli uomini. Il ruolo primario della vitamina D è quello di assicurare che il calcio sia metabolizzato nel corpo e si depositi nelle ossa. Se siete carenti di vitamina D, non avrete sufficiente accesso di calcio, a prescindere da quanto ne ingerite. Infatti, se avete una carenza di vitamina D, riuscite ad assorbire solo dalla metà ad un terzo del calcio che assorbireste con i valori più alti di vitamina. L’osteoporosi è indolore e solitamente una frattura senza conseguente dolore è il primo segnale della malattia.

Tratto da “I poteri curativi della vitamina D” – Soram Khalsa

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