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L’ingorgo delle energie pulsionali non rinnovate e scaricate porta all’insorgere delle nevrosi. Tali ingorghi si strutturano in blocchi muscolari determinando, nella loro varia composizione, precisi connotati caratteriali creando quindi degli specifici blocchi muscolo-caratteriali.
Tutto questo si è potuto determinare mediante alcune tecniche terapeutiche somatopsicologiche in cui era possibile superare le difese psichiche del paziente (spesso insormontabili con la tecnica psicoanalitica verbale) mediante lo scioglimento del blocco somatico funzionalmente corrispondente. Per comprendere meglio cosa significa blocco somatico corrispondente ad un ingorgo basterà pensare che una persona che viene aggredita da un cane ha automaticamente una reazione di paura. Dire automaticamente, significa affermare che si attivano forme di difesa automatiche comandate dal suo Sistema Nervoso Autonomo (SNA). Questa reazione, è quindi involontaria e sfugge al controllo razionale. Essa serve ad attivire l’organismo perché possa mettere in atto nel minor tempo possibile una delle due possibili reazioni in questi casi: la fuga o l’attacco difensivo. L’attivazione di questa reazione si manifesta nell’organismo con precisi segni: aumento della tensione muscolare (bisogna avere forza per difendersi); dilatazione delle pupille (per vedere meglio il pericolo) aumento del battito cardiaco (il cuore deve pompare una maggiore quantità di sangue dato che serve ai muscoli); respiro affannoso (il ritmo cardiaco è responsabile di quello polmonare); pallore (il sangue refluisce dalla pelle verso i muscoli per irrorarli).
In sintesi, questo stato può essere definito di contrazione del sistema, dal momento che esso si chiude in sé per difendersi. La contrazione è, in senso generale, funzione appartenente a uno dei due rami SNA: il simpatico. L’altro ramo, quello con funzione di espansione del sistema, è il parasimpatico, chiamato anche vagale perché il Vago è il nervo principale che lo costituisce.
Quindi, se il cane se ne va senza attaccare, il parasimpatico tornerà a espandere il sistema e si ripristinerà un’ alternanza funzionale tra i due rami, necessaria al buon funzionamento dell’organismo. Tutto ciò avviene, come è stato detto, nella involontarietà e quindi sfugge al controllo della mente cosciente.
Ma immaginiamo che questa persona venga aggredita più volte al giorno da un cane: sarà quindi meno dispendioso per il suo SNA mantenersi in uno stato costante di simpaticotonia, cioè di allarme costante.
Le tensioni muscolari e le altre manifestazioni che da ciò dipendono diventeranno dunque costanti  e ne plasmeranno la struttura ed il carattere; ma egli non ne sarà cosciente, perché il suo stato deriva da una condizione involontaria e lo stato di tensione in cui si trova si è talmente connaturato in lui, che lo percepisce come una condizione normale. La sua paura sarà diventata dunque incosciente (l’incosciente, a differenza dell’inconscio freudiano, risiede dunque nella muscolarità e, a differenza dell’inconscio freudiano può riapparire alla coscienza sciogliendo il blocco muscolare che lo contiene).
Conducete ora questa persona con voi in un canile. Se ci riuscite, dovete poi convincerlo che i cani sono chiusi in gabbia e non possono aggredirlo. Sul piano logico egli obbietterà, portandovi non solo l’esperienza di altri ma anche una bibliografia sull’argomento, casi di gabbie che si sono inaspettatamente aperte, e che quindi la sua paura è giustificata. Sul piano logico, ha ragione; sul piano psicopatologico sta esprimendo un pensiero paranoico.
Esistono tecniche che portano il paziente all’allentamento dei blocchi muscolari (ipnosi, agopuntura, massaggio connettivale ecc.) che consentono alla persona di percepire come la sua paura attuale abbia avuto origine nel suo passato biografico e biologico. Compresa quindi la ragione, percepita l’emozione paura legata alla muscolarità, e capita la modalità psicologica attraverso la quale essa si è espressa (il carattere), egli avrà la possibilità di liberarsene e rendere disponibile per la vitalità, l’energia che prima gli serviva a contrarre i muscoli.

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