Fiori di Bach: Wild Oat

Fiori di Bach: Wild Oat

 

Descrizione originale di Bach
Per quelli che ambiscono a realizzare  qualcosa di importante nella vita, che vogliono acquisire molta esperienza e gioire di tutto ciò che è loro possibile, vivendo pienamente. La difficoltà per queste persone sta nel decidere quale occupazione seguire, perchè sebbene le loro ambizioni siano forti, non sentono alcuna vocazione particolare. Ciò può causare perdita di tempo e insoddisfazione.

Parole chiave: Incertezza, scoraggiamento, insoddisfazione per vocazione incerta, dispersione, vuoto esistenziale, disorientamento.

Wild Oat come stato
Wild Oat non è un tipo di persona, ma rappresenta momenti o tappe della vita in cui diventa necessario orientarsi nella giusta direzione.
In questo stato, si prova un’insoddisfazione profonda, la sensazione che la vita scorra in lontananza e che si stia andando alla deriva senza trovare il proprio posto. E’ molto più facile capire questo processo con le parole: vuoto esistenziale.
La società occidentale moderna è una grande produttrice di Wild Oat. Il consumo indiscriminato e l’accumulo di guadagni costituiscono le fonti di motivazione e pertanto il significato dell’esistenza. Ma questo surrogato non rappresenta uno stimolo sufficiente per una gran parte della popolazione, soprattutto quando queste persone, pur raggiungendo alcune di queste mete, continuano comunque a sentirsi incomplete.
Qualche autore ha definito Wild Oat “l’eterno apprendista, che è sempre alla ricerca e non trova mai la meta”. Sono molto comuni in Wild Oat espressioni come “Cercare o trovare me stesso”, “realizzarmi” ecc.. In Wild Oat c’è molta dispersione.
E’ evidente che, nella maggior parte dei casi, chi soffre di questo non è consapevole della sua vera origine ed è più probabile che ricerchi la causa dell’insoddisfazione nelle cose materiali. Naturalmente è più comodo dare la colpa al lavoro, al partner, al potere d’acquisto, ai genitori, ai figli, alla città di residenza ecc.
Sotto l’impulso dell’insoddisfazione si abbandonano precipitosamente lavori in cui ci si sente arenati, arrabbiati o infelici, per intraprendere progetti autonomi che in teoria permetterebbero di raggiungere maggior felicità e realizzazione personale o, almeno, libertà. Questa prassi non sempre funziona, perchè a volte si prendono tali decisioni più come fuga da una situazione in cui si sente di non avere risorse personali, che come una meta o un’iniziativa frutto di una sana evoluzione personale. In altre parole, si idealizza la meta futura come pretesto per evadere da un presente complicato. Sicuramente, questo non  funziona quasi mai. E’ interessante notare che spesso l’assunzione di Wild Oat aiuta a vedere con chiarezza che il proprio posto è in un altro lavoro o in un altro Paese, tuttavia molto sovente favorisce la percezione del presente con più obiettività. Questo può farci prorogare scadenze che ci siamo fissati per prendere decisioni importanti o farci rimanere invece proprio dove siamo, sostenuti però da una visione più obiettiva e positiva della nostra situazione attuale.
Un uso assai noto di Wild Oat è quello “vocazionale”. Si tratta cioè di un fiore molto efficace per gli adolescenti che devono scegliere una professione. Questo uso dell’essenza è perfettamente correlabile con tutto quanto abbiamo detto finora.

Livello spirituale
La genesi e la “sintomatologia” dello stato Wild Oat potrebbe essere benissimo la seguente: secondo la visione filosofica di Bach, l’anima cerca attraverso l’intuizione di guidare la personalità verso la perfezione e l’apprendimento. Quando questa si allontana dalla guida dell’anima può sperimentare il vuoto esistenziale di cui abbiamo parlato, l’insoddisfazione e di conseguenza lo scoraggiamento e l’incertezza, sintomi della mancanza di senso e risposte che ci facciano sentire parti integranti e significative di un tutto. Questa situazione, nello stesso tempo, porta a una sensazione di sradicamento inspiegabile per la mente, che oltretutto può renderci vulnerabili a influenze esterne ancor più disorientanti.
Assumendo l’essenza, potremmo dire che la personalità diventa nuovamente permeabile alle informazioni dell’anima, rendendoci più facile riconoscere la strada. Sposta cioè l’orientamento della ricerca dall’esterno verso l’interno. A seconda del messaggio dell’anima, l’assunzione di Wild Oat può indurci a cambiare e prendere decisioni cruciali che ci allontanano dalle nostre attività attuali oppure, come abbiamo visto più in generale nel livello precedente, ci permette di vedere che l’apprendimento spirituale si sta verificando nel luogo in cui ci troviamo.
Nonostante il distacco tra anima e personalità, la prima continua a mandare informazioni alla seconda, ma quest’ultima le traduce in modo superficiale nella forma seguente: “Muoviti! Cerca, fai qualcosa!”
Wild Oat aiuta a canalizzare l’energia della ricerca verso l’interno, insegnandoci che non è necessario essere qualcuno di importante o di speciale in questa vita. Ci mostra che la soluzione sta dentro di noi, che possiamo sempre costruire momenti nuovi e migliori perchè abbiamo il potere di trasformarci, un giorno, in noi stessi.
Wild Oat apporta serenità, chiarezza e sicurezza e ci aiuta ad agire intuitivamente, secondo i suggerimenti dell’anima.
Per Bach, la lezione che siamo venuti ad apprendere si impara qui e ora, in modo che, come altri fiori del sistema, l’assunzione di Wild Oat ci allontani da programmazioni e chimere a lungo termine. L’essenza aiuta a mettere radici e a trovare senso e significato in quello che stiamo facendo proprio ora. Inoltre favorisce lo sviluppo di importanti abilità dell’intelligenza emozionale, come l’iniziativa e la capacità di automotivazione. Wild Oat è uno dei catalizzatori fondamentali indicati da Bach.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

Fiori di Bach: Hornbeam

Fiori di Bach: Hornbeam

Descrizione originale di Bach
Per chi sente di non avere le forze sufficienti, mentali o fisiche, per sopportare il peso che la vita gli ha imposto. Gli impegni quotidiani gli sembrano troppo faticosi da portare a termine, anche se di solito compie il proprio dovere in modo soddisfacente. Per chi crede che qualche parte della mente o del corpo debba essere fortificata per poter compiere facilmente il suo lavoro.

Parole chiave: pigrizia nei confronti di attività obbligatorie, lassismo, stanchezza mentale e fisica di origine mentale, indebolimento localizzato, negligenza, indolenza, negatività.

Hornbean come stato
Hornbean non è il tipo di persona, ma un’attitudine concreta ad essere pigri, a non volersi sforzare e a posticipare attività obbligatorie che non si possono evitare. In Hornbean si riscontra una mancanza totale di stimoli di fronte a tutto ciò che è routine o anche stressante. Cause di Hornbean molto diffuse sono: il lavoro in casa e fuori, lo studio, la vita sociale “obbligatoria”, le formalità (burocratiche) e un grande eccetera eccetera.

Al mattino quando Hornbean si sveglia, dubita di poter sopportare un altro giorno uguale a quello precedente, noioso o stressante. Per alzarsi potrebbero essere necessarie una serie di tappe preparatorie, come far suonare la sveglia più volte, un lento rituale della colazione ecc. ma, via via che il giorno passa, generalmente farà il suo dovere pur limitandosi al minimo indispensabile per non essere punito. Sicuramente molte persone in questo stato, se non vengono sorvegliate da un’autorità, diventano negligenti ed irresponsabili a scapito degli altri e non sanno porre un limite alla loro passività.
Contrariamente a quello che si crede non sono solo le attività monotone e noiose a favorire stati Hornbean. Spesso, la professione che abbiamo scelto o certe attività inizialmente piacevoli possono provocarci stress e dare inizio allo sviluppo del quadro suddetto. In Hornbean si potrebbe parlare di una stanchezza o indolenza di origine mentale che passa immediatamente al piano fisico. Logicamente, stanca maggiormente un’attività che non ci piace piuttosto che il suo contrario. In ogni caso, la stanchezza qui è sproporzionata rispetto all’attività svolta. La persona in stato Hornbean non fa esercizio fisico, è sedentaria, dorme troppo e riposa senza averne bisogno. Perchè posso stare seduto se posso stare sdraiato? Perchè stare in piedi se posso stare seduto?
L’atteggiamento iniziale davanti alle cose obbligatorie che non gli piacciono è quelle di  evitarle. Se non è possibile, le posticipa al massimo.Quando anche posticiparle non è più possibile, le fa con un’inerzia negativa, a volte facendo meno del minimo indispensabile e con un atteggiamento piuttosto apatico e svogliato. L’espressione “non rimandare a domani quello che puoi fare oggi” non è applicabile ad Hornbean. La mancanza di tono, l’atteggiamento da bradipo, la stanchezza scompaiono come per incanto di fronte ad un’attività interessante, il che non fa che confermare l’origine mentale dello stato.
Molti adolescenti vivono in uno stato di Hornbean permanente i lavoretti quotidiani in casa, lo studio, ecc., al punto che questo stato sembra quasi far parte del nucleo della loro personalità. In realtà, questo stato si estende a tutte le fasce di età. Molti anziani sperimentano Hornbean quando devono compiere una serie di doveri come alzarsi e mettersi in ordine.
Viviamo in una società abbastanza Hornbean, orientata verso il piacere immediato: l’edonismo. Per questo per moltissime persone tutto quello che non produce un piacere più o meno immediato, viene percepito come negativo. Una perdita di tempo e quindi deve essere evitato o quanto meno posticipato.
Hornbean potrebbe definirsi il fiore starter, quello che ti rimette in moto perchè è molto utile nelle convalescenze e riabilitazioni, così come al ritorno dalle vacanze, insomma quando dobbiamo riprendere il lavoro, ma non ci sentiamo pronti a farlo. Bach definì Hornbean come “il fiore del lunedì mattina”. Per chi ha un orario convenzionale con il fine settimana libero, la domenica è un giorno di triste attesa. Chi si sorprende ad avere pensieri frequenti del tipo: “uffa! Che fatica….adesso devo fare …..” è il diretto destinatario di questo rimedio. Hornbean ha un atteggiamento troppo individualista, in un certo senso scambia la felicità con la ricerca del piacere immediato, quindi ogni dovere si trasforma in un vero e proprio ostacolo a questa felicità. E’ logico dedurre che una simile percezione conduca a un maggior livello di insoddisfazione.
Hornbean è modello di immaturità in cui l’individuo non riesce a farsi carico della responsabilità che comporta la trasformazione in adulto e sperimenta come negativa una gran parte della vita (quella obbligatoria). Riassumento l’essenza aiuta a migliorare notevolemente l’autostima, ammesso che molti Hornbean sappiano di essere pigri. Di solito il contesto ambientale punta univocamente in questa direzione e sentire dire che una persona non può cambiare il suo  “destino infausto” tranne che per un colpo di fortuna, come la lotteria, non la aiuta certo ad avere una giusta valutazione di sè. Secondo Boris Rodriguez, Hornbean aiuterebbe a migliorare l’autostima agendo sulla volonta, sull’azione.

Livello spirituale
In questo stato la personalità è orientata verso il materiale e non vede le sfumature illimitate che offre la scuola della vita. Per la Scheffer: “Hornbean si comporta da miope e duro d’orecchi” rispetto agli inpulsi dell’anima, limitandosi a comodi automatismi quotidiani. Spesso l’assunzione induce la percezione interna della necessità di adottare una nuova prospettiva o un nuovo stile di vita, affinchè l’individuo possa recuperare tutta la sua energia e vivere più efficacemente e allegramente nel mondo. Da un punto di vista evolutivo, sicuramente lo stato Hornbean rappresenta un’inerzia negativa a cui giungono diverse tipologie floreali per una serie di fattori educativi, socioculturali. In Hornbean la valorizzazione e la fiducia in se stessi sono negative. La capacità di adattamento e di cambiamento sono molto limitate. La coscienza sociale e l’impegno brillano per la loro assenza, come pure l’iniziativa.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

Fiori di Bach: Gorse

Fiori di Bach: Gorse

 

Descrizione originale di Bach:
Per un enorme sconforto. Per quelli che hanno abbandonato la fiducia e non credono più che li si possa aiutare. Solo con la persuasione degli altri, o per compiacerli, si sottoporranno a diversi trattamenti, ma certi che per loro ci siano pochissime possibilià di miglioramento.

Parole chiave: Sconforto, disperazione, rinuncia, resa.

Gorse come tratto di personalità e come stato
Quello che conosciamo di Gorse è un meccanismo di difesa di fronte alle circostanze avverse. Consiste in un atteggiamento che equivale a gettare la spugna, a lasciar perdere, nella convinzione di aver fatto tutto il possibile e che ormai non ci sia più rimedio. Questa convinzione di aver fatto tutto il possibile varia notevolmente da un punto di vista oggettivo, perchè dipende di volta in volta dalla personalità che lo afferma.
Lo stato Gorse può essere progressivo, come la delusione nei confronti di un partner che non cambia, oppure repentino, per esempio una diagnosi molto negativa o un licenziamento improvviso.
In generale, Gorse è una richiesta di tregua. Si cerca di uscire di scena, da un punto di vista metaforico, per liberare la tensione e ridurre il livello d’ansia provocato dall’incertezza e dalla mancanza di prospettive positive. Quando si cade in questo stato, di solito l’atteggiamento è passivo, una fase della vita in cui il pessimismo si è cronicizzato e si proietta verso un futuro negativo e inesorabile. Molti di quelli che ne soffrono percepiscono il problema come conseguenza delle circostanze esterne, credono cioè che chiunque reagirebbe allo stesso modo davanti a un problema simile.
Rinunciare a partecipare attivamente e positivamente ad una questione che ci coinvolge in prima persona implica disperazione, rassegnazione dolorosa e scoraggiamento, perchè ci fa sentire in balìa del caso o della volontà altrui. Vale a dire che trasferiamo le nostre capacità di decisione a una terza persona o al destino. Ecco perchè la presunta liberazione ottenuta o perseguita in un primo momento, in breve tempo si trasforma in un’ulteriore dose di sofferenza.
Possiamo definire le rese parziali con il nome di Gorse tematico. Alcuni esempi sono l’arrendersi in qualche aspetto relazionale della coppia: “Ormai ho fatto tutto il possibile e mollo. E’ come se a mio marito avessero estratto il cervello e trapiantato un melone. E’ inutile parlare con lui”, oppure della vita lavorativa: “Il mio capo non ragiona. L’azienda sta per fallire e rimarremo tutti disoccupati. Ormai io non posso fare più niente”.
E’ evidente che il comportamento adottato da Gorse dipenderà, olte che dalla circostanza scatenante, da una serie di fattori: la personalità di base e le influenze educative, culturali ecc. Le convinzioni precedenti alla situazione che porta ad arrendersi condizioneranno in modo evidente le reazioni della persona in stato Gorse.
Lo stato Gorse scompare quando la situazione che lo ha originato si risolve, il che conferma che esiste un evidente rapporto causa/effetto, ma è anche vero che lo stato si può cronicizzare, perchè in molti casi si tratta di un comportamento appreso nei confronti della vita, una risposta esistenziale.
Potremmo anche imbatterci in un Gorse nascosto,  soprattutto nelle malattie con una brutta prognosi. Il paziente sembra ottimista, si mostra collaboratore, in un certo modo bara, ma nel suo intimo il messaggio è il seguente: “Non c’è via d’uscita”.
Gorse è indicato in quelle persone che si sentono condannate dal destino o da qualche condizione ereditaria che credono di non poter cambiare, per esempio una diagnosi di predisposizione genetica e simili.

Livello spirituale
In Gorse il futuro si cristallizza in senso negativo e la persona non capisce che la realtà è uno scenario mobile e interattivo, soggetto a variabili interne ed esterne piuttosto imprevedibili , spesso in relazione con il nostro comportamento. In definitiva, anche se ci troviamo in una situazione senza via d’uscita, l’assunzione di Gorse può favorire una nuova visione del problema e aiutarci a parteciparvi più positivamente.
Una delle abilità dell’intelligenza emozionale intrapersonale è l’ottimismo: la convinzione di poter sempre fare qualcosa per migliorare la propria situazione, per quanto infelice.
Negli eventi più gravosi nella vita di un individuo, come la morte improvvisa di un figlio, o anche l’imminenza della propria, credo che l’essenza ci offra l’opportunità di ricordare la differenza tra il Gorse negativo e quello positivo, cioè tra la rassegnazione e l’accettazione.
La rassegnazione viene dal “basso”, dalla frustrazione dolorosa e dalla sofferenza, dalla disperazione e dall’impotenza; al contrario l’accettazione proviene “dall’alto”, dalla comprensione e dalla speranza che tutto abbia un significato profondo, superiore….anche se in questo momento, in questo giorno di scuola – come diceva Bach – non riusciamo a capirlo del tutto. E’ ovvio che la sofferenza sarà inferiore se la si vive in questa condizione. Insomma, Gorse, come tutto il sistema floreale, ci porta verso un apprendimento senza sofferenza.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

Fiori di Bach: Gentian

Fiori di Bach: Gentian

 

Descrizione originale di Bach
Per coloro che si perdono facilmente d’animo. Possono anche migliorare progressivamente nella malattia o negli affari, ma il minimo ostacolo o ritardo genera in loro titubanza e li demoralizza rapidamente.

Parole chiave: sconforto, incertezza, scoraggiamento, pessimismo, scetticismo, negatività.

Livello tipologico
Si tratta di una personalità negativa, depressiva, pessimista, che si identifica eccessivamente con il fallimento.
In Gentian manca una visione globale che permetta d’integrare gli aspetti negativi e positivi della vita e delle circostanze, riuscendo in tal modo a fare un bilancio obiettivo della situazione. Gentian si concentra su ciò che è negativo, facendone la propria bandiera.
In questo modello risalta l’analisi critica, negativa e quasi sempre distorta della realtà. La distorsione consiste nell’omettere o equivocare gli aspetti positivi delle situazioni o degli obiettivi.
Gentian generalmente ha una scarsa tolleranza per la frustrazione. Ciò è palese nei bambini che si scoraggiano facilmente e reagiscono con violenza quando non riescono a svolgere bene un compito a scuola, o anche quando certi loro capricci non vengono soddisfatti.
Gentian è stato definito un “pessimista professionista” e uno “scettico impenitente”, poichè prova una strana soddisfazione a mettere tutto in discussione. Sicuramente lo negherà, definendosi con ipocrisia realista. Ciò non significa che le sue argomentazioni siano false, ma che sono sempre basate su un’interpretazione negativa della vita.
Certamente l’autostima di Gentian è bassa. Molto di quello che sappiamo del suo temperamento coincide con la personalità depressiva. Potremmo citare a tal proposito la sua propensione alla tristezza, il pessimismo, la negatività e i sentimenti di avvilimento, scoraggiamento, disillusione e infelicità, i pensieri autodenigratori, di inutilità e di colpevolezza.
Alcuni Gentian, i più pessimisti e filosofici, hanno dei respingenti incorporati per giustificare la loro infelicità, come per esempio la convinzione che non valga la pena adoperarsi per le cose che gli altri normalmente desiderano. A rafforzare questa convinzione negativa contribuisce l’idea di vivere in una società anacronistica e squallida in cui “in fin dei conti, morirai lo stesso”. Per questi Gentian, non sempre il problema sono loro stessi, bensì la società, le circostanze della vita, le scale di valori corrotte.  Tuttavia questo meccanismo difensivo fallisce non appena Gentian cade in depressione, perchè i sentimenti autodenigratori assumono il controllo della sua persona collocandolo al di sotto di questa moltitudine “mediocre” in cui si consolava.
Gentian non è quel che si dice un lottatore e abbandona le sue imprese al minimo contrattempo. Di solito agisce con insicurezza e dubbi, entrambi provocati dalla scarsa convinzione in ciò che fa, ma soprattutto dalla mancanza di abilità sociali.
Quest’ultimo particolare  è molto importante, visto che spiega il motivo per cui molti di loro gettano la spugna e si arrendono, rassegnandosi ad una vita molto limitata. Parecchi Gentian si sentono incapaci di sopportare un lavoro normale e vivono al limite della sussistenza, di solito mantenuti da altri. Alcuni sviluppano anche strategie manipolatorie per giustificare la loro mancanza di impegno con il partner, i genitori, i figli. Un’altra manifestazione logica tipica di Gentian consiste nel trasformarsi in una persona socialmente amareggiata e avvilita. La sua visione e il comportamento negativi, lo portano prima o poi al naufragio di una vita infelice. Questo provoca una frustrazione vissuta spesso con rabbia interiore. Il carattere si insasprisce ancora di più, Gentian diventa aggressivo, belligerante e anche litigioso.
Molti Gentian sono stati educati da genitori del dopoguerra che avevano una visione tutt’altro che ottimista del futuro. Di fatto, molti confessano di pensare a priori: “tanto, tutto va a finire male. Così, se va male, sono già preparato, e se va bene, tutto quello che ottengo è regalato”. Il problema è che questa codificazione negativa, praticamente inconscia, agisce come il pensiero creativo, ma in questo caso in modo sfavorevole.
Decisamente Gentian non è il partner perfetto. Sembra molto ben programmato per vivere in solitudine oppure, all’interno di una dinamica di coppia, trascinando il coniuge in una zona grigia e depressiva.

Gentian come stato
Lo stato Gentian come situazione può essere paragonato secondo la visione della psicologia e della psichiatria allo stato di “depressione reattiva” ovvero quella che si manifesta in reazione a un attivatore concreto (morte di qualcuno, abbandono, perdita del lavoro). Gentian aiuta nelle situazioni di sconforto in cui si può evidenziare un attivatore causale oggettivo: una persona si avvilisce perchè non può fare le vacanze già programmate, uno studente si demoralizza perchè ottiene brutti voti, ecc.

Livello spirituale
Per Bach, Gentian è venuto in questo mondo per imparare la lezione della Comprensione. Questa, principalmente intrapersonale, passa per lo sviluppo di una visione più ampia e significativa della vita, di una percezione che distingua tra il trascendente e il superfluo, o perlomeno una visione più globale e obiettiva delle situazioni. Per questo, dovrebbe capire che in realtà positivo e negativo sono due facce della stessa medaglia.
A una scarsa consapevolezza di sè di aggiunge un pessimismo che lo esonera dall’intraprendere qualsiasi iniziativa per trarre vantaggio dalle cose semplici della vita o che porti beneficio agli altri. Una lezione difficile da apprendere,  se pensiamo che il suo sistema di convinzioni è sicuramente configurato e sostenuto da generalizzazioni e semplificazioni fataliste. D’altra parte, Gentian sembra troppo chiuso per lasciarsi influenzare positivamente dalle persone che vogliono aiutarlo, è eccessivamente sfiduciato e prevenuto.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

Fiori di Bach: Scleranthus

Fiori di Bach: Scleranthus

 

Descrizione originale di Bach
Per quelli che soffrono molto perchè sono incapaci di decidere tra due cose; considerano giusta ora l’una, ora l’altra. Di solito sono persone tranquille che sopportano in silenzio le loro difficoltà, non essendo portate a discuterne con altri.

Parole chiave: incertezza, indecisione tra due cose, squilibrio, instabilità, paura di sbagliare, scoordinamento, alternanza, disorientamento, assimetria, ciclicità, confusione.

Livello tipologico
Questo modello ha un livello di incertezza che si manifesta con indecisione e instabilità, il che porta l’individuo a dibattersi tra due polarità. E’ come se tutto dovesse necessariamente essere bianco o nero e non esistesse la possibilità di una gamma di grigi. Il dubbio in Scleranthus è tra due cose, altre due, altre due, e così all’infinito. Di conseguenza, la titubanza termina tra una moltitudine di possibilità simultanee, dove è impossibile trovare un’opzione che pesi più di un’altra.
La mente in Scleranthus sembra muoversi in una moltitudine di analisi e controanalisi frenetiche, automatiche e spesso irrazionali. Di conseguenza, la volontà non può canalizzarsi in azioni concrete. Si potrebbe parlare di una specie di paralisi in agitazione, con evidente paura di commettere errori o scegliere l’opzione sbagliata. Gli manca un punto centrale di riferimento che gli permetta di ordinare i concetti in modo coerente e lineare. Per spiegare questa caratteristica è stata tradizionalmente utilizzata la metafora di ” mente cavalletta”, ma dovrebbe essere comunque una specie di cavalletta frenetica.
Scleranthus può accusare instabilità a livello fisico, come vertigini, febbri ricorrenti, alternanza tra diarrea e stipsi, allergie stagionali oppure instabilità a livello emozionale, cioè facilità ad alternare pianto/riso, ottimismo/pessimismo, allegria/tristezza, euforia/depressione, “non so se ti amo o no” ecc., insomma tutto quello che indica squilibrio. Come si può supporre, Scleranthus ha chiari problemi di concentrazione, perchè la mente si trova occupata in un iperattività incontrollata e dispersiva. Spesso questo tratto si accompagna all’esaurimento psicofisico e all’insonnia.
Uno dei problemi di Scleranthus consiste nell’impossibilità di vedere le sfumature delle circostanze della vita, perchè nella sua mente tutto appare rivestito di bianco o nero e alternante tra gli opposti. Nel descriverlo, non possiamo applicare lo stesso metro a tutti i soggetti, dicendo: “Scleranthus è o non è così…” perciò conviene considerare psicodinamicamente vari livelli, che possono andare dalle forme più lievi e tollerabili a quelle più invalidanti e patologiche.
Sicuramente l’ambiente famigliare e l’apprendimento del bambino Scleranthus possono portarlo a manifestare il suo modello in forme diverse. E’ logico supporre che in un contesto famigliare ed educativo ottimale, risulti più facile riconoscere il suo livello di incertezza e dirigersi quindi verso il positivo, per comprendere e praticare l’insegnamento della Fermezza. Molti Scleranthus compensati si riconoscono come persone essenzialmente dubbiose ma questo non impedisce loro di condurre una vita normale, avendo sviluppato strategie per poter decidere. Molti altri sono ciclotimici consapevoli dei loro cambiamenti di stati d’animo stagionali. Tuttavia, molti Scleranthus crescono in ambienti ossessivi con genitori iperesigenti e punitivi o in sistemi educativi che non tollerano le oscillazioni emotive proprie del bambino, pretendendo che sia una specie di adulto in miniatura perfettamente formale e impeccabile in tutto. Questo naturalmente accentuerà l’indecisione e l’insicurezza proprie di Scleranthus creando una paura evidente del castigo e di commettere gli errori che portano alla punizione. Il bambino si sentirà quindi colpevole, inutile e in un certo senso sporco. Il modo per sopravvivere consisterà nel reprimere ogni emotività e spontaneità per non essere punito.
Presto il bambino imparerà quali cose può fare e quali no, perchè per proteggersi emozionalmente ed evitare rimproveri ha bisogno di attenersi alle regole. Inoltre, la sua autostima sarà scarsa, perchè i risultati dati per scontati, di solito non ricevono alcuna ricompensa. Le infrazioni invece sono severamente punite, oltre che oggetto di denigrazione. In un ambiente ossessivo Scleranthus compenserà l’indecisione interiore con una vita rigida, molto metodica e rigorosa nella forma, soggetti scrupolosi, troppo formali e rispettosi, lavoratori, perfezionisti, rigidi, severi. Malgrado questa compensazione, interiormente rimangono insicuri e con un alto livello di rimuginazione mentale automatico, di difficile controllo che provoca loro ansia e rabbia interiore.
Altri Scleranthus si trovano in un ambito famigliare favorevole allo sviluppo sia dei cosiddetti “cambi d’umore”, sia delle gravi patologie come il disturbo borderline, di personalità o il disturbo bipolare. “I casi borderline presentano una dissociazione tra le immagini buone e cattive delle cose, configurando due sistemi di identificazione differenti che facilitano la rapida alternanza tra l’amore e l’odio per lo stesso oggetto”. Secondo lo stesso autore, è probabile che persone cresciute in una società che si sta disgregando finiscano per intraprendere strade che rafforzano il comportamento borderline. Una famiglia caotica, destrutturata, abusi sessuali e fisici e uno stile di vita drammatico incidono notevolmente sullo scatenamento di questo stato. E’ probabile che da bambini si siano sentiti maltrattati e defraudati, vittime di un’intensa lotta di potere tra chi si prendeva cura di loro, utilizzandoli come moneta di scambio. Per loro gli affetti non erano affatto esenti da conflitti.
Un’altra manifestazione negativa tipicamente Scleranthus è il disturbo noto come bipolare. Il bipolare alterna periodi ciclici di depressione con fasi di grande euforia.
La vita di uno Scleranthus è tutt’altro che facile e può essere molto limitata e invalidante. Per questo è importante la diagnosi precoce di questa tipologia nei bambini e l’assunzione dell’essenza per periodi prolungati. Stiamo parlando di una vera e propria medicina floreale preventiva.

Scleranthus come stato
Sleranthus è utile per tutti coloro che attraversano periodi di instabilità emozionale, come l’adolescenza, la menopausa, la sindrome premestruale ecc. Possiamo ricorrere all’essenza anche quando dobbiamo prendere una decisione rapida e siamo dibattuti tra due opzioni che hanno la stessa importanza. Molte persone attraversano periodi di stress, in cui l’ansia si cronicizza. Una delle conseguenze più frequenti è lo scatenarsi di un’instabilità che si manifesta con insicurezza, confusione e indecisione fino ad allora inesistenti, tutti sintomi molto Scleranthus. Naturalmente, il trattamento dovrà comprendere altre essenze appropriate ad ogni individuo e circostanza.

Livello spirituale
Per Bach, Scleranthus è venuto ad apprendere la lezione della Fermezza.
La stabilità (o forza) dell’anima si manifesta come fermezza quando l’azione (o il desiderio) di ogni individuo si sforza di conservare il suo essere e si manifesta come generosità nel momento in cui l’individuo si sforza di aiutare gli altri”. Ma per poter esercitare questa virtù, è necessario superare prima il difetto citato da Bach: l’indecisione. Per questo è necessario un duro lavoro personale, di integrazione tra le due polarità che reggono tutto ciò che esiste nell’universo: lo Yin e lo Yang. In questo caso non si tratterebbe di trovare un equilibrio perfetto, ma di muoversi in una zona più vicina al centro che permetta di uscire dalla confusione interiore. Solo così la persona Scleranthus potrà agire in maniera equilibrata e con fermezza verso l’esterno, dimostrando la sua generosità.
Scleranthus è troppo confuso per porsi degli obiettivi, dimostrare abilità sociali o virtù nel suo rapporto con l’ambiente. Le sue competenze emozionali sembrano essere colpite nella loro totalità, dall’autocoscienza all’empatia, perciò è indubbiamente una delle lezioni più difficili di tutta la scuola floreale.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

Fiori di Bach: Cerato

Fiori di Bach: Cerato

 

Descrizione originale di Bach
Per quelli che non hanno abbastanza fiducia in se stessi per prendere da soli delle decisioni. Chiedono sempre consiglio agli altri e spesso ne sono fuorviati.

Parole chiave: mancanza di criterio personale, mancanza di discernimento, continua ricerca di consigli, influenzabilità, dispersione.

Livello tipologico
Ci troviamo di fronte ad un modello in cui sembra che la sfera mentale ed emozionale non si siano sviluppate con sufficiente maturità.
Cerato dall’esterno appare una figura molto insicura, ingenua, immatura, infantile, alla ricerca perenne di consigli e sostegno dagli altri, disposta a ricorrere a presunte “autorità in materia”, che spesso sono solo persone con un carattere più forte del suo.
Inoltre, la mancanza di punti di riferimento interni personali lo porta a dipendere troppo da referenti esterni, mediatici, come le mode, la televisione e naturalmente la pubblicità, che indubbiamente sembra basare il suo successo sul potenziale livello di Cerato di ogni consumatore. Ricordiamo che Cerato corrisponde ad un modello di scarsa introspezione. Pertanto, Cerato è volubile, perchè influenzabile dagli altri e dai loro criteri, ed è stato quindi paragonato ad una banderuola che si orienta secondo il vento che tira. Cambia opinione con una sorprendente facilità. Questa “mancanza di personalità” porta in molti casi a capire, dalle parole e dall’intonazione utilizzate, con chi stava parlando qualche minuto prima, fatto più frequente nei bambini e negli adolescenti.
Sembra che ad influenzarli maggiormente sia il linguaggio non verbale, i gesti ed il carico emozionale con cui qualcosa viene detto, più che il contenuto del messaggio stesso.
Cerato è facilmente ingannabile. Non si tratta solo di essere “consumato dalla società dei consumi”, ma di trasformarsi in vittima di truffe e persone senza alcun tipo di scrupoli.  E’ sufficiente che il truffatore finga una grande sicurezza e faccia credere di essere un’autorità indiscutibile in un determinato campo.
Cerato fatica molto ad ordinare i contenuti per importanza e a sintetizzare l’informazione. Non riesce a distinguere cosa sia più importante.
Senza dubbio Cerato è superficiale e dà importanza esagerata alle banalità, trascurando invece i dettagli importanti. Una persona con tratti Cerato, per quanto abbia denaro a sufficienza, può impiegare intere settimane nell’acquisto, facendosi accompagnare varie volte ed assillando le persone più vicine con i suoi dubbi, fino a quando non incontra un venditore sufficientemente assertivo da convincerlo.
Col passare del tempo l’autostima di Cerato diminuisce molto di più perchè anche a 40 anni ancora non sa cosa vuole fare da grande. Quando si confronta con altri adulti e vede cosa hanno raggiunto, forse per il solo fatto di non essere tanto insicuri come lui, può cadere in stati di scoraggiamento. Dall’esterno, alcuni Cerato possono sembrare decisi, persino audaci, ma ad una lettura più attenta si scopre che in realtà sono temerari, poichè intraprendono azioni per le quali non sono preparati senza valutarne le relative conseguenze.
Cerato è un ipocondriaco  di medio livello perchè, essendo così influenzabile, certi commenti o programmi di medicina preventiva possono notevolmente allarmarlo.
Il nostro attuale sistema educativo è un grande costruttore di modelli Cerato. L’infanzia e l’adolescenza sono il periodo in cui l’intuizione è repressa più fortemente dai sistemi di insegnamento odierni, dove si valorizza in modo sproporzionato l’aspetto mentale. In altre parole, l’intelligenza emozionale rimane relegata in secondo piano rispetto a quella cognitiva. Le conseguenze sono chiare. Si stimola l’individualismo rispetto all’interesse della collettività, favorendo quindi la diminuzione delle capacità interpersonali e dell’empatia, con il risultato di società sempre più egoistiche e poco etiche. Perciò, se il bambino con tratti Cerato non ha avuto genitori empatici ed emozionalmente intelligenti, a maggior ragione non riceverà queste qualità dal sistema educativo, poichè quest’ultimo non è in grado di fornirgliele.
I sentimenti di Cerato sono mutevoli e soprattutto confusi. Il suo temperamento lo porta a non rispettare gli impegni e ad essere incostante. Come si può supporre, la fedeltà non è il suo forte.

Cerato come stato
Molti adolescenti attraversano un periodo Cerato quasi fisiologico, fino a sviluppare posizioni più personali. Per esempio, il culto dell’abbigliamento di marca che assume proporzioni pandemiche. Un altro fenomeno dell’adolescenza è quello dei fan club dove i ragazzi non solo ammirano e si identificano con i cantanti, ma cercano di imitare i loro gesti. Cerato può aiutare molti giovani ad evitare l’influenza negativa dei leader dei gruppi, facendo tutto ciò che fanno gli altri per non essere rifiutati, come ad esempio l’assunzione di droghe.
E’ interessante osservare che molte persone affette da ansia cronica o depressione presentano caratteristiche Cerato: insicurezza, indecisione e dubbi di ogni genere. Sintomi che spariscono non appena le sindromi migliorano.
Purtroppo Cerato non è solo un problema tipologico o circostanziale, ma anche sociale. Uno dei tratti dominanti della società attuale passa per il Cerato globale. Non è necessario ricorrere a nessuna “teoria della cospirazione” per renderci conto di come l’opinione pubblica sia manipolata da politica, economia e religione.

Livello spirituale
Per il Dott. Bach, Cerato è venuto in questo mondo per apprendere la lezione della Saggezza. Si tratta di una lezione intrapersonale che probabilmente riguarda, almeno in parte, il discernimento tra il superfluo e il trascendente, il superficiale e il profondo.

La lezione riguarda certamente anche la fiducia nella propria intuizione la quale, più che assente, è censurata da una mente non allenata a questo tipo di lettura. Se si intende l’intuizione come una sicurezza interiore non ancora filtrata dalla mente, poichè arriva direttamente dall’anima, capiamo il lungo cammino che ancora gli rimane da percorrere. Come sempre, l’inzio consiste nel riconoscere di avere un problema, primo passo verso la ricerca d’aiuto.  Cerato fallisce nella maggior parte delle competenze intrapersonali, come l’autocoscienza, la giusta autovalorizzazione, la fiducia in se stesso. Manca di affidabilità e generalmente di coscienza sociale, dato che si lascia coinvolgere poco.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

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