Condividi:

Sono giornate in cui tanti, bambini e non, convivono con febbre, raffreddore, tosse, e, naturalmente antibiotici. Questi sono farmaci salvavita, un presidio efficace e prezioso nelle infezioni batteriche, ma sono inutili nelle patologie causate da virus, le più frequenti tra i bimbi. Non servono in caso di raffreddore, febbri di tipo influenzale, bronchioliti, e la maggior parte delle tonsilliti, comprese quelle associate a febbre molto alta, con dolore alla deglutizione e ingrossamento delle linfoghiandole del collo. Non bisogna assumerli solo perché la febbre dura più di tre giorni. Non ha senso usarli sempre in caso di febbre e dolore all’orecchio. In questi casi gli antibiotici non curano l’infezione, non riducono i sintomi, non abbreviano il decorso, non servono a far star meglio il bambino, e non sono utili a prevenire le complicanze. Non possono calmare la tosse. Non possono prevenire le complicanze broncopolmonari. Non abbreviano i tempi di guarigione. Si corre il rischio degli effetti collaterali (diarrea, eruzioni cutanee e vomito) e delle reazioni avverse.(la somministrazione precoce di antibiotici è associata a un aumentato rischio di asma e allergie nell’infanzia), e di alimentare il fenomeno della cosiddetta “resistenza” batterica.

tratto da Dott. Eugenio Serravalle – Pediatra

Vuoi rimanere aggiornato sulle nostre ultime news?


 

Iscrivendoti al servizio acconsenti al trattamento dei dati secondo l’informativa UE 2016/679 (Leggi di più)


Condividi:
Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.