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Kahlil Gibran
In un campo ho veduto una ghianda: sembrava così morta, inutile.
E in primavera ho visto quella ghianda mettere radici e innalzarsi, giovane quercia verso il sole.
Un miracolo, potresti dire: eppure questo miracolo si produce mille migliaia di volte nel sonno di ogni autunno e nella passione di ogni primavera.
Perché non dovrebbe prodursi nel cuore dell’uomo?

La Tecnica metamorfica
La funzione del Praticante è analoga a quella che la terra ha per il seme, fornire un ambiente neutro per la trasformazione. Sarà la forza vitale del seme a far sciogliere la sua dura scorza e a consentirgli di nutrirsi delle sostanze di cui ha bisogno per germogliare. Negli esseri umani la “scorza” è data da quelle emozioni, da quei sentimenti, da quei pensieri, di cui non sempre si è consapevoli, che si sono codificati sotto forma di schemi energetici e hanno dato vita a quei comportamenti che caratterizzano ciascuno di noi. Come in natura c’è bisogno del contatto tra il seme e la terra perchè avvenga la trasformazione, cosí il praticante offre il contatto sfiorando i piedi, le mani e la testa di chi riceve la sessione.

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