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Ansia, depressione, tristezza, non senso della vita, mal di vivere, apatia, perdita di scopo termini diversi per descrivere stati e situazioni legati al vivere quotidiano. Stati in crescita esponenziale che, a macchia d’olio, si stanno diffondendo sempre di più in ogni ambito sociale senza fare distinzioni di status economico e culturale.
Mai come oggi si sta assistendo ad una escalation continua di ” malessere” che sotto varie forme ed espressioni condiziona sempre di più l’individuo costringendolo a convivere con una sorta di compagno che come un’ ombra ci accompagna e non ci abbandona mai togliendoci poco a poco l’energia vitale che ci permette di vivere pienamente e con gioia la nostra vita. 
La nostra società e il nostro modo di vivere sono giunti ad un punto di non ritorno. I condizionamenti ed i finti bisogni di una società spinta al consumo, all’esteriorità, all’apparenza hanno portato l’individuo a perdere il contatto con la sua parte più intima.
La realizzazione personale intesa solo come realizzazione sul piano lavorativo, economico, sociale ci ha fatto perdere di vista la nostra vera aspirazione che è quella della realizzazione del sè più profondo. L’affrontare la vita con l’uso esclusivo della mente e della ragione ci ha portati a non ascoltare e poco alla volta ci ha resi sordi a quello che il cuore e la nostra anima ci stavano continuamente dicendo. In un mondo di superuomini non potevano essere ammessi sentimenti di inferiorità, debolezza, sensibilità, amore : l’unico scopo era quello di emergere o comunque di apparire a tutti i costi ed il non riuscire a realizzarli ha portato ad uno stato di frustrazione in chi non ce l’ha fatta e uno stato di stupore e di rabbia in chi pur realizzandosi, continuava a vivere comunque un forte senso di malessere e disagio psicologico.
Il nostro modo di affrontare la vita ci ha portato ad accantonare tutto ciò che non riuscivamo a gestire e a metabolizzare. Nella nostra cantina interiore, anno dopo anno, abbiamo ammonticchiato emozioni di rabbia, rancore, non cosiderazione, mancanza d’amore che fin dalla primissima infanzia non siamo stati in grado di gestire ed elaborare,   uniti a bocconi amari inghiottiti durante il nostro percorso di vita . La nostra cantina ormai stracolma  ci ributta tutto ciò che pensavamo di avere eliminato definitivamente mettendoci davanti alla cruda realtà fatta di cose senza nessuna importanza e valore.
Solo recuperando il nostro essere noi stessi possiamo cercare di sbloccare il cumulo di macerie che ci sono piombate addosso. Solamente vivendo ed elaborando non razionalmente ma emozionalmente tutto ciò che abbiamo messo nella nostra cantina abbiamo la possibilità di recuperare il diritto ad una vita serena e felice.
L’apertura del cuore è un termine romantico, che indica in ipnosi l’approccio che porta il paziente a vivere e sperimentare il fardello emotivo tenuto nascosto o creduto dimenticato.
E’ un approccio non invasivo, dove il paziente senza perdere lo stato di coscienza,  viene lentamente indotto e portato ad un livello cerebrale di frequenza di onde di tipo Delta, che corrispondono ad uno stato psico-fisico di rilassamento profondo ed allo stato di meditazione. Una volta giunto in questo stato è possibile da parte del terapeuta effettuare una decodifica di impulsi, segnali ed emozioni che attraverso una scarica emotiva detta abreazione permette al paziente di scaricare il sovraccarico accumulato permettendogli di riconoscere, manifestare, vivere appieno le sue emozioni lasciando andare tutto ciò che sarebbe di ostacolo alla sua evoluzione spirituale.

 

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