Condividi:

 

Descrizione originale di Bach:
Per chi è soggetto a periodi di tristezza e disperazione, come se una nuvola fredda e scura lo avviluppasse offuscando la luce e la gioia di vivere. Può darsi che non sia possibile trovare una ragione giustificata o una spiegazione valida per questi episodi. In questa condizione, gli è quasi impossibile apparire allegri e gioviali.

Parola chiave: Tristezza

Mustard come stato
La tristezza è una delle emozioni primarie dell’essere umano. Si potrebbe definire come uno stato di decadimento morale, una pena interiore sconsolata, oscura lugubre, che si contrappone all’emozione dell’allegria. Questo dolore affettivo si può esprimere mediante il pianto e di solito si individua dall’espressione facciale.
Non si deve confondere la tristezza con la depressione, perchè si tratta di un’emozione normale e non di una malattia.
La tristezza può sopraggiungere per cause concrete, come delusioni, problemi, morte di persone care ecc. oppure comparire in determinati periodi dell’anno come l’autunno, ciclicamente in alcune fasi del ciclo mestruale o essere corollario di ragionamenti pessimisti. Tuttavia, in molte persone – come sottolinea lo stesso Bach – può manifestarsi senza alcun elemento scatenante evidente.
Il campo d’azione di Mustard riguarda sia la tristezza che si presenta nel contesto del disturbo depressivo sia situazioni al di fuori di questo quadro. Una persona può provare per vari giorni una tristezza profonda, senza per questo essere depressa.
Anche la tristezza prolungata può sfociare nella depressione, per definirsi tale dovranno manifestarsi nel tempo anche altri sintomi, di cui la tristezza farà parte. In alcuni casi, la tristezza trattata con Mustard può essere vissuta in modo larvato e passare quasi inosservata, come se facesse parte della personalità. Di fatto, nelle personalità depressive è letteralmente così.
La Scheffer descrive che in questo stato: “…..Una vibrazione estranea, intensa e sconosciuta si sovrappone in larga misura alla vibrazione propria della personalità e quasi sospende transitoriamente la sua relazione con il mondo.”
La tristezza si manifesta comunemente con una decelerazione delle funzioni mentali e fisiche, ma in moltri casi si accompagna all’ansia o all’angoscia oppure si trasforma in rabbia o irritabilità.
Riassumendo, Mustard serve a gestire in maniera adeguata la tristezza, indipendentemente dal fatto che questa sia scatenata da una precisa causa oggettivabile. L’essenza non è un antidoto “contro” la tristezza, come si potrebbe interpretare da un’ottica allopatica perchè, tra l’altro, questa emozione ha in generale un proposito positivo.  Esiste però anche  la tristezza Mustard come tratto di personalità .

Livello spirituale
Per Julian Barnard, lo stato Mustard classico è, come la pianta stessa, opportunista: occupa uno spazio vacante. Bisogna aggiungere però che probabilmente questo spazio libero è il vissuto del vuoto generato dall’abisso esistente tra l’anima e la personalità in determinati momenti della vita. Questa sensazione di disconnessione è percepita dall’Io come un forte abbattimento, una caduta nel fondo del pozzo, un “toccare il fondo”. Ci troviamo di fronte a un’autentica emergenza spirituale, in cui la personalità si deve aprire a un nuovo sistema di credenze, una nuova scala di valori. Può essere che i vecchi codici non servano più e i nuovi debbano ancora essere definiti.
La Scheffer torna a descrivere, con vera maestria e ispirazione, la dimensione spirituale dello stato che si vive in Mustard: “……E’ l’espressione della pena dell’anima per il suo potenziale perduto, che la personalità deve sperimentare con dolorosa impotenza. Il fatto di aver vissuto l’immobilità, la separazione totale dell’anima dalla sua fonte di vita propriamente detta, porta prima o poi la personalità ad avere nostalgia di vedere di nuovo la luce della sua anima e di avvicinarvisi.
A questo punto, capiamo che la tristezza non è uno stato da cui si deve fuggire come dalla peste bubbonica, bensì un’opportunità per “chiudere bottega” e fare i rinnovamenti e gli inventari necessari per poi riaprire. Rappresenta un momento di raccoglimento interiore che serve per riprendersi da perdite dolorose, un momento insomma che, se ben utilizzato, segna un prima e un dopo, uno spazio da cui si può uscire enormemente rafforzati. E’ chiaro che in questo processo l’assistenza di Mustard ha un ruolo privilegiato, perchè ci aiuta a gestire e a far scaturire dal vissuto tutto il rendimento possibile.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

Vuoi rimanere aggiornato sulle nostre ultime news?


 

Iscrivendoti al servizio acconsenti al trattamento dei dati secondo l’informativa UE 2016/679 (Leggi di più)


Condividi:
Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.