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Descrizione originale di Bach
Per quelli che stanno facendo un buon lavoro, che stanno seguendo la loro vocazione e aspettano di fare qualcosa di importante, spesso a beneficio dell’umanità. A volte possono avere momenti di depressione, quando sentono che il compito intrapreso è troppo difficile e va oltre le possibilità di un essere umano.

Parola chiave: Eccesso di responsabiltà, pretendere troppo da se stessi, esagerata dedizione al lavoro, difficoltà a delegare, perfezionismo, metodicità, repressione emozionale, rigidità, ossessività, sovraffaticamento, stress.

Livello tipologico
Gli Elm sono grandi lavoratori e spesso molto intelligenti, troppo responsabili e ligi e molto perfezionisti. Spesso arrivano a farsi carico di responsabilità per via della loro correttezza, serietà e capacità lavorativa, oltre che delle qualifiche che possiedono.
Molti Elm sono cresciuti in ambienti che esigevano troppo da loro, con genitori rigidi e che li tenevano sempre sotto controllo, abbastanza freddi o poco emotivi, dove le trasgressioni alle regole erano severamente punite. Inoltre i risultati si davano già per scontati e in genere non ricevevano alcuna ricompensa, così molti impulsi emozionale del mondo infantile sono stati drasticamente repressi, sia dall’ambiente che dal bambino stesso. Tutto ciò ha generato una grande insicurezza e indecisione, senso di colpa, timore o paura e così come , in alcuni casi, un senso di sporcizia e scarso valore, che li ha portati a muoversi entro limiti ben precisi e a cercare di trasformarsi in qualcosa di simile ad adulti in miniatura per essere accettati o almeno per evitare la punizione. Hanno dovuto perciò reprimere molti degli impulsi emozionali propri di un bambino per trasformarsi, con l’andar del tempo, in adulti iperrazionali. In poche parole, il loro profondo senso di responsabilità è stato costruito a spese di spontaneità.
Per complicare le cose, le attuali società
 sviluppate apprezzano notevolmente caratteristiche come efficienza, puntualità, lavoro duro,  metivolosità, perfezionismo. Li considerano reqisiti necessari per il successo economico e il conseguimento di uno status sociale elevato. Per questo motivo, Elm risulta socialmente rafforzato. Ma non dimentichiamo l’insicurezza soggiacente e il timore di non essere all’altezza, che aumenta quando insorgono difficoltà tecniche nelle loro attività. Se a ciò aggiungiamo la paura di commettere errori, capiremo l’alto livello di stress e ansia che spesso gli Elm vivono.
L’insicurezza di base rende loro difficile delegare agli altri. Devono supervisionare e controllare tutto per sentirsi sicuri che non sarà  commesso alcun errore. Inoltre, anche se le persone cui delegano sono competenti quanto loro, vogliono assicurarsi che eseguano quel determinato compito seguendo gli stessi passi che avrebbero fatto loro, anche quando si dimostra che il risultato è stato altrettanto buono. Nonostante il loro lavoro non sia sempre oggettivamente importante, sono loro stessi a considerarsi imprescindibili.
Gli Elm sono dei professionisti in tutto ciò che fanno, metodici e perfezionisti, per quanto queste due condizioni sembrino principalmente rivolte a procurare loro sicurezza a livello personale piuttosto che per necessità oggettive.
Spesso svolgono un compito che presuppongono sia la loro vocazione, per il quale si sono preparati coscienziosamente, trascurando altri aspetti della loro vita, come il partner, l’ozio, gli hobby. Senza dubbio la loro vita è troppo organizzata.
A questo punto è necessario domandarsi  se veramente si godono quello che fanno o se invece non prevalga in loro il senso del dovere, anche riguardo alla scelta di una professione per la quale sentono la vocazione. Sicuramente, le origini di tutto ciò sono da ricercarsi nel tipo di apprendimento verificatosi nell’infanzia. E’ più probabile che in un ambiente esigente  e rigido dal punto di vista educativo, ma intellettualmente aperto e innovatore, possano svilupparsi Elm più aperti ad altri aspetti che non siano esclusivamente professionali. Può anche accadere che quelli che hanno adempiuto tutti i loro compiti si concedano poi certe licenze all’ozio senza sentirsi in colpa. Questi ultimi sicuramente corrispondo agli Elm più positivizzati, arrivati alla conclusione che nella vita ci si debba anche divertire, soprattutto quando si è adempiuto pienamente il proprio dovere.
I partner degli Elm si lamentano sempre della stessa cosa: sembra non rimanga loro  tempo disponibile per la vita familiare.  Sono sempre troppo occupati e indubbiamente l’amore non è mai una priorità per un vero Elm, perciò spesso divorziano. Inoltre, molti di loro possono ignorare i problemi familiari per non affrontarli.
Purtroppo, i più negativizzati hanno interiorizzato da bambini che l’emozionalità era sinonimo di vulnerabilità o perdita di controllo, di conseguenza non sono molto bravi a captare il clima emozionale  delle situazioni, dando l’impressione dall’esterno di essere un pò freddi e meccanici. Sono troppo seri e controllati, sempre molto educati, misurano e selezionano le parole, esprimendosi in modo troppo impersonale.
Non riuscendo a rilassarsi con facilità, difficilmente possono essere spontanei ed empatici.
Quanto detto, non implica che gli Elm siano egoisti o sprezzanti. Al contrario, di solito sono rigidi con le regole sociali perchè, come altri ossessivi, sono stati educati per essere cittadini esemplari. Danno molta importanza alla scrupolosità, essendo inflessibili in fatto di etica, moralità e valori.
Di solito gli Elm sono veramente bravi nella loro professione, ma è proprio l’eccesso di responsabilità che si sono assunti che a volte li porta a sentirsi sovraccarichi. Cadendo in stress sono assaliti da dubbi, avvilimento, stanchezza e spesso depressione. Il loro stato ansioso è sostenuto da pensieri ripetitivi. Senza dubbio, gli Elm sono molto più bravi ad essere ansiosi che a divertirsi.
Per molti di loro la fissazione eccessiva della mente su certi dettagli di un processo, dovuta alla necessità di microcontrollo, li devia dal tema di fondo al quale vogliono arrivare. E’ come se “gli alberi impedissero di vedere il bosco”, fatto più frequente di quanto si possa immaginare. Questo meccanismo mentale, condiviso da tutti gli ossessivi, ostacola il raggiungimento degli obiettivi tracciati e aumenta notevolmente il livello di ansia e incertezza. In realtà credono che, controllando il minimo dettaglio, riusciranno a garantire l’eccellenza dei risultati. Questa sembra essere l’origine del perfezionamento da sempre attribuito agli Elm.
Altra fonte di problemi è data dalla loro scarsa capacità di adattamento ai cambiamenti, che deriva direttamente dal grande bisogno di controllo e dalla rigidità. Questa circostanza può ostacolare la carriera professionale così importante per loro. La capacità di adattamento e cambiamento sono, ogni giorno di più, i requisiti più ricercati nei professionisti con incarichi di responsabilità. D’altra parte, potrebbero anche avere problemi a lavorare in èquipe, dove dovranno  forzatamente delegare alcuni compiti e accettare che gli stessi vengano eseguiti in un modo diverso ma ugualmente efficace a quello da loro propossto.
La sensazione di surmenage tipica di Elm non è esclusiva di ministri o dirigenti stressati. Ricordiamoci infatti che stiamo parlando di caratteristiche di personalità e non di chi si dedica a una determinata professione.
Alcuni Elm riescono a controllare la loro tendenza al sovraccarico (il loro livello d’ansia) e a ritagliarsi del tempo libero per attività extraprofessionali. In un certo senso dosano il loro perfezionismo senza permettere che si trasformi in un rigido carceriere. Ma la maggior parte di essi vive in un surmenage permanente. Esistono poi certi lavori che sembrano concepiti per mantenere questo tipo di persone in scacco continuo.
Elm è prigioniero della propria trappola, perchè la sua rigidità mentale riguardo al perfezionismo esagerato gli impedisce di prendere decisioni pragmatiche e ridurre occasionalmente la qualità delle sue prestazioni quando le circostanze lo richiedano. Inoltre, il suo atteggiamento eccessivamente responsabile induce molte persone del suo ambiente  a delegargli la loro parte di responsabilità, perchè in tal modo hanno la certezza che il compito che verrà svolto. Il problema non è solo che gli altri lo ritengono imprescindibile, ma che lui stesso si considera tale.
Se lo stress è prolungato, le conseguenze possono essere drammatiche: gravi depressioni, disturbi d’ansia, infarti, embolie, ernie del disco ecc.
Senza dubbio, il corpo e la mente necessitano di riposo, anche quando si considera il tempo in senso utilitario e produttivo.
L’assunzione di Elm può aiutare questi soggetti a vedere  i problemi nella loro vera dimensione e a pianificare il lavoro, tenendo maggiormente in considerazione se stessi, assumendosi le responsabilità che realmente si possono assumere. Ma il problema è che per fare ciò devono modificare alcune convinzioni interne e relativizzare il concetto di obbligo, dovere,  responsabilità.

Elm come stato
Molte persone possono sentirsi temporaneamente sovraffaticate per un accumulo di circostanze, vivendo quindi un alto livello  d’ansia. La società moderna sembra progettata per questo. D’altra parte, non c’è dubbio che molta gente non voglia perdersi una serie di cose e cerchi di riuscire a fare tutto, anche a spese del tempo necessario per il riposo.
Ciò porta a sentirsi eccessivamente responsabili di questioni talvolta secondarie e a vivere in un sovraffaticamento permanente. Tutte queste circostanze determinano quello che conosciamo come stress, problema che colpisce gran parte della popolazione. Come sappiamo, lo stress provoca ansia ed esaurimento cronico; inoltre è il fattore che accellera, o persino genera, molte malattie.
Elm è un fiore importante per ridurre lo stress, che colpisce la maggior parte delle persone, anche se queste non corrispondono ai tratti di personalità descritti. E’ chiaro  che qui non si tratterebbe di un trattamento di fondo, perchè si può considerarlo tale solo quando si lavora con i fiori di personalità. Tuttavia, un trattamento floreale non può mai essere sintomatico o allopatico, perchè le essenze floreali spesso risvegliano frammenti di coscienza in letargo, come abbiamo visto per esempio nella descrizione di Olive.
Nella maggior parte dei casi, lo stress  si accompagna a preoccupazioni e paure diverse, di solito anticipatorie, e spesso irrazionali. Sono molti quelli che non riescono a prendere sonno perchè timorosamente preoccupati per qualche responsabilità che li fa sentire sovraccarichi, e anche se alcuni riescono a dormire, si svegliano con la suddetta preoccupazione dopo aver sicuramente  sognato situazioni stressanti.
Anche i bambini di molte società moderne subiscono lo stress perchè, come abbiamo visto in Hornbeam, di solito sono sottoposti a una pressione eccessiva, con orari scolastici esagerati, troppi doveri e attività extrascolastiche.
Inizialmente, lo stress è positivo perchè aumenta il rendimento e la capacità di reazione. Per esempio, un calciatore in piena partita deve essere stressato. Tuttavia, quando questa condizione si prolunga nel tempo,  diminuisce l’efficacia trasformandosi in ansia. Così la persona in questo stato si trascina un esaurimento cronico, si mostra indecisa e insicura, può diventare irritabile e perde la capacità di concentrazione. Può scoraggiarsi e arrivare a deprimersi, soprattutto quando lo stress è negativo, come tutto quello che non arriva ad un risultato e in più è di lunga durata. Nascono allora i sentimenti di scarso valore e inadeguatezza che sfiorano lo stato depressivo.
A questo punto è necessario tenere in considerazione che l’organismo può incorrere in malattie che in qualche modo servono come pretesto per evitare gli obblighi quotidiani. Come afferma Bach, è il  conflitto ad allontanarci dal cammino dell’anima e ad accellerare la malattia. Comunque, è chiaro che lo stress costituisce un vero conflitto alla base di numerosi quadri d’ansia e malattie di ogni tipo, ed Elm è un fiore eccellente per il loro trattamento.

Livello spirituale
La Scheffer, riferendosi a Elm, sostiene che: “L’errore sta nel fatto che in questi momenti l’uomo si identifica troppo col suo ruolo sociale e crede che non gli sia permesso obbedire alle indicazione del suo Io Superiore che lo esorta alla moderazione. Dimentica che ogni individuo, sempre e in primo luogo, é responsabile di sé stesso e per prima cosa deve rispettare le direttive della sua anima, poi confrontarsi con le aspettative che gli attribuiscono al ruolo.”
In realtà non si tratta di dimostrare niente, nè di trasformarsi in una persona speciale per soddisfare nessuno. La maggior parte degli sforzi di Elm non sono infatti rivolti alla realizzazione perfetta di un compito, bensì a placare la sua voce interna, esigente e restrittiva, sia che questa provenga dai genitori, sia che si tratti di un pretesto per non affrontare altri ambiti della sua vita per i quali non si sente preparato, come per esempio quello affettivo. Ma anche se  raggiungere sempre ottimi risultati e ottenere successi professionali può essere confortante, trascurare altri aspetti della vita danneggia la più elementare ecologia emozionale e alla fine il conto può diventare impossibile da pagare.
Tutto in Elm sembra indicare il bisogno di acquisire consapevolezza di sè, guardando in faccia le sue convinzioni limitanti, i suoi sensi di colpa e le paure. Solo così capirà che nessuno in realtà è imprescindibile che ha diritto di godersi la vita e commettere errori come chiunque altro. Tutto ciò implica però umiltà e accettazione dei limiti umani. Solo in tal modo probabilmente riuscirà, come ho già sottolineato, a relativizzare i concetti di dovere e responsabilità, collocandoli in una dimensione più umana.

Abstract: Ricardo Orozco – opere

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