Gen 25, 2012 | FIORI DI BACH
Descrizione originale di Bach
Per chi soffre di timori vaghi e sconosciuti per i quali non c’è ragione o spiegazione. Il paziente può essere terrorizzato da qualcosa di terribile che, secondo lui, sta per accadergli, ma che non riesce a definire. Queste paure imprecisate e inspiegabili possono ossessionarlo sia di notte che di giorno. Chi ne soffre ha spesso timore di raccontare la propria pena agli altri.
Parole chiave: paura di origine sconosciuta, apprensione, presagio, angoscia.
Aspen come tratto di personalità
Esistono veramente persone Aspen? Benchè non si tratti di una vera tipologia floreale, sicuramente tutti conosciamo soggetti con alcuni tratti caratteristici che li accompagnano fin dalla tenera infanzia.
Si tratta di individui che la Scheffer ha definito sismografi per la loro particolare sensibilità. Persone delicate, spaurite che, per questa propensione ad allertarsi, possono essere sovrapposte alla tipologia Rock Rose. Tuttavia non sono elementi del piano fisico a preoccuparli, ma influenze o emanazioni provenienti da piani sottili o addirittura da quello astrale, secondo alcuni autori. Questi input si manifestano come percezioni sensoriali inconsuete: suoni, voci, visioni, presenze, contatti o, in modo più elaborato, sotto forma di presagi o precognizioni chiarovveggenti. Tutto questo genera paura, in quanto raramente può essere classificato come razionale dalla mente oppure comunicato.
Quando la paura non è intensa, viene vissuta come una sensazione di inquietudine, di attesa penosa di fronte a qualcosa di sgradevole che può accadere. In letteratura floreale, questo vissuto è stato tradizionalmente definito con la parola presagio. Forse sarebbe meglio parlare di apprensione. Tuttavia , da un punto di vista allopatico e senza complicarsi troppo la vita, questo stato viene normalmente etichettato come ansia.
Quando la situazione per cause sconosciute aumenta di intensità, viene vissuta come angoscia, ovvero come uno stato di allarme senza focolaio, o di disperazione agitata, con una serie di manifestazioni fisiologiche di allerta uguali a quelle del panico, ma che non corrispondono a una minaccia reale, cioè ad un pericolo evidente come una rapina, un incidente, un incendio. In realtà questa angoscia non serve a niente perchè è evidente che chi ne soffre non riesce a trovarne alcuna spiegazione. Possiamo aggiungere la sensazione di soffocamento o mancanza d’aria, oppressione toracica o dispnea, nausea, palpitazioni, sudorazione, tremori, instabilità nello spazio, paura di morire o impazzire, sensazione d’irrealtà, brividi o vampate e molti altri sintomi in relazione all’angoscia. Alcuni autori usano espressioni come “pelle d’oca” o “capelli dritti” che ovviamente si riferiscono a reazioni neurovegetative componenti dell’angoscia.
Tutte queste reazioni non sono specifiche dello stato Aspen, ma si producono anche nel panico di Rock Rose, nell’angoscia di Sweet Chestnut e nella mancanza di controllo di Cherry Plum.
Gli individui con caratteristiche Aspen non sono in grado di determinare quando accadrà l’episodio successivo. Anche se alcuni evitano luoghi fastidiosi o di sofferenza, come cimiteri, cattedrali, ospedali, difficilmente riescono a proteggersi, proprio a causa dell’intangibilità degli attivatori.
Gli episodi Aspen non sono affatto piacevoli, tanto più quando si verificano in persone di estrema sensibilità, abituate a questo tipo di vissuti. Questo giustifica perchè parliamo di tratti di personalità Aspen, anzichè di stati Aspen, come vedremo invece nel paragrafo successivo.
Gli Aspen possono presentare anche problemi del sonno sotto forma di terrificanti incubi ricorrenti o di sonnanbulismo. Pensiamo che nell’attività onirica la coscienza psichica cede spazio al dominio dell’astrale, ” piano in cui, oltre ai nostri vissuti emozionali personali, si trovano anche le idee collettive, favole, simboli, archetipi, superstizioni, e molto altro ancora”. In qualche modo, l’essenza Aspen sembra essere un ottimo filtro per questo campo sottile.
Gli Aspen sono vere “spugne” che captano da altri piani sottili e soprattutto da quello astrale, più di quello che la mente è in grado di razionalizzare. Ecco perchè reagiscono con paura di fronte a sensazioni o presenze che non comprendono. Captando il positivo e il negativo in egual misura, sono fondamentalmente neutri; veri e propri sensitivi che di solito hanno una specie di attrazione-repulsione per il magico e l’esoterico, forse anche per tentare di interpretare certi fenomeni vissuti fin dall’infanzia.
Ne consegue che molti Aspen non rivelano le loro esperienze agli altri per paura di essere presi per pazzi o isterici. In una società così materialista e cartesiana come la nostra, la condivisione non sembra il miglior mezzo per trovare un pò di comprensione o empatia. Forse queste persone sono solo un pò più sensibili di altre e questa piccola differenza permette loro di vedere, udire e avere più coscienza di realtà che si trovano su altri piani d’esistenza, il cui confine è solo una sottile frontiera percettiva.
Aspen come stato
Tutti possiamo vivere stati Aspen in qualche momento della vita o nutrire paure che rientrano in questa categoria. L’essenza aiuta a trattare tutte quelle paure che non presentano una relazione causa-effetto oggettivabile – e questo è un elemento che la differenzia nettamente da Mimulus -. Timori nei confronti della morte come qualcosa di sconosciuto oppure del buio; aiuta infine in tutte quelle paure astratta in cui la persona non è in grado di definire chiaramente la causa scatenante.
Credo che in qualche modo l’essenza si comporti come un equalizzatore intelligente, permettendo di far passare sul piano fisico e mentale quell’informazione, proveniente dall’astrale, utile per l’evoluzione dell’individuo. Questo rimedio può migliorare la capacità dell’individuo di percepire un’informazione extrasensoriale oppure, al contrario, far sì che smetta di percepirla.
Aspen agisce dunque come un potente protettore del campo astrale. Alcuni quadri ansiosi difficili da trattare guariscono o migliorano assumendo l’essenza. Tuttavia Aspen non va considerato alla stregua di un ansiolitico, perchè nel sistema floreale non si dovrebbe trattare l’ansia al di fuori del contesto personale.
Potremmo definire Aspen come la madre di tutte le paure, perchè rappresenta quella più ancestrale ed archetipica. Può accadere quindi che tutte le altre del sistema siano vincolate ad essa o siano cristallizzazioni di questa paura primordiale non risolta.
Livello spirituale
La paura Aspen è il risultato del senso di separazione tra la personalità e l’anima. Rappresenta la paura di non trovare la strada di ritorno alla Fonte, dalla quale – in un certo senso – ci siamo distaccati incarnandoci. Quando vi è una buona connessione tra la personalità e l’anima, la paura si attenua fino a scomparire. Percepiamo la nostra immortalità e sentiamo che tutto si sviluppa secondo un ordine armonico, ricco di significato. Bisogna considerare che chi vive frequenti episodi Aspen tende all’isolamento e a soffrire di una serie di limitazioni sociali. Ciò rende difficile la vita di relazione, che rappresenta l’ambito importante in cui vengono impartite la maggior parte delle lezioni evolutive di Bach. Ci troviamo di fronte ad un fiore che offre una protezione intelligente e molto selettiva.
Abstract:Ricardo Orozco opere
Gen 20, 2012 | FIORI DI BACH
Descrizione originale di Bach
Per quelli che temono di avere la mente sovraffaticata, di perdere la ragione e compiere azioni spaventose e terribili, che non desiderano compiere sapendo che sono sbagliate; tuttavia il pensiero vi ritorna e provano l’impulso di farlo.
Parole chiave: paura o terrore che la mente perda il controllo, disperazione, paura di impazzire, mancanza di controllo, tensione.
Cherry Plum come tratto di personalità
Questa essenza da sempre è associata ad una sorta di corto circuito che potrebbe accadere a chiunque in una situazione di emergenza. Per questo Cherry Plum si trova nella formula del Rescue Remedy.
Tutti conosciamo infatti persone eccessivamente impulsive, con scarso autocontrollo, che si alterano facilmente. Irrascibili e aggressive, sembrano vivere da sempre prigioniere di una grande tensione, inclini a perdere la pazienza davanti a qualsiasi circostanza che possa infastidirli. Ne esistono però altre che si distinguono per la loro enorme paura di perdere il controllo, o semplicemente di manifestare certe emozioni, mostrandosi vulnerabili.
L’essenza di Cherry Plum agisce sull’asse controllo/mancanza di controllo. Nello stadio negativo si sperimenta un’esagerata tensione mentale che mette a rischio l’autocontrollo. La paura si produce quando affiorano alla coscienza contenuti in relazione con impulsi mentali o emotivi che possono essere definiti terribili o proibiti secondo scale di valori personali o codici etici universali.
La percezione di questi contenuti può portare la persona a credere di essere sul punto di impazzire e poter commettere azioni di cui in seguito di pentirà.
Esistono individui con una scarsa capacità di autocontrollo emozionale. Generalmente non sopportano la frustrazione e possono reagire con grande violenza agli ostacoli. Questi soggetti non hanno sviluppato nella loro evoluzione psicologica meccanismi di autoregolazione abbastanza funzionali e molto probabilmente sono cresciuti in ambienti dove questo tipo di reazione otteneva dei risultati oppure dove la violenza era una forma riconosciuta di comportamento. Al contrario esistono altri individui che hanno vissuto in ambienti molto autoritari e repressivi. Si tratta di persone mentalmente rigide e insicure, represse fino a limiti difficili da concepire. Hanno seri problemi ad esternare le emozioni perchè fin da piccoli hanno imparato a reprimerle, per non essere vulnerabili di fronte a genitori troppo severi ed esigenti. La spontaneità è stata sacrificata a favore dell’irreprensibilità morale, l’obbedienza, il perfezionismo e la responsabilità. Questa repressione genera una forte tensione interna vissuta come rabbia contenuta che prende il nome di Cherry Plum. Per questo, temono di perdere il controllo e si confinano in una vita eccessivamente metodica e strutturata. L’assunzione di Cherry Plum può aiutare a ridurre la paura dell’espressione emozionale, può contribuire a migliorare la vita sessuale, stimolando una sana perdita di controllo, ed essere molto utile nei blocchi sessuali in cui il/la partner non riescono a lasciarsi andare, o anche nell’eiaculazione precoce.
Cherry Plum come stato
Le situazioni di stress all’interno della società moderna generano diversi stati Cherry Plum. Se a ciò aggiungiamo le difficoltà di espressione emozionale e la scarsa autocoscienza di persone non educate all’intelligenza emozionale, la tensione diventa una dinamite sociale e i mass media lo mostrano quotidianamente.
In realtà, lo stato Cherry Plum è il risultato tra la dinamite interna e l’attivatore esterno che la fa esplodere. Ci sono persone con un accumulo di tensione così forte che qualsiasi circostanza, per quanto sembri insignificante, è sufficiente a scatenare l’esplosione, come può essere per esempio una semplice discussione nel traffico.
Possiamo distinguere due fasi Cherry Plum:
– Cherry Plum esteriore (fase di mancanza di controllo): attacchi di aggressività attiva, isteria, angoscia, tentativi di suicidio, compulsioni di vario tipo (bulimia, anoressia ecc.). Nel linguaggio parlato si usa l’espressione “andare in tilt”.
– Cherry Plum interiore (fase di controllo): calma forzata, “star seduti su un barile di polvere da sparo che può saltare da un momento all’altro”, repressione in genere. Nel linguaggio parlato si dice: “ho paura di andare in tilt”.
Il dolore e la paura possono portare alla perdita del controllo in qualsiasi situazione capiti.
Cherry Plum aiuta a migliorare la capacità di autoregolazione, dall’altra favorisce una certa perdita di controllo positiva nei repressi.
Possiamo riassumere tutto ciò in un solo termine: equilibrio.
Livello spirituale
Il seguente paragrafo della Scheffer è molto chiarificatore a riguardo: “In questo stato, la personalità si è allontanata completamente dalla via tracciata dal suo Sè Superiore. Per questo non è in grado di mettere in ordine le forze più grandi che sente crescere in sè e reagisce con paura. Non conosce la legge secondo la quale in ogni processo mentale, insieme alle forze intelligibili, costruttive e positive, si attivano simultaneamente quelle del polo opposto. Presa dalla paura, cerca di mantenere queste forze sotto la superficie della coscienza, ma la pressione genera una pressione contraria”.
La coscienza emozionale di solito è deteriorata dalla percezione distorta basata su determinati vissuti e interpretazioni sbagliate, che portano perciò ad accumulare molta rabbia interna. Lo stato Cherry Plum interiore ci allontana dagli altri, impedendoci di provare empatia e sintonia. Si finisce in un isolamento che risulta involutivo da qualsiasi prospettiva.
Sarebbe lecito chiedersi perchè, nonostante i nostri figlia trascorrano tante ore a scuola, non venga insegnato loro nulla sull’intelligenza emozionale. Imparare a distinguere, capire e vivere le emozioni dovrebbe essere il tema centrale dell’apprendimento, o almeno una sua parte sostanziale, anche se ciò comporterebbe la riduzione di ore dedicate a discipline ritenute tanto importanti come matematica, storia, geografia ecc.. Non illudetevi! Se vostro figlio non svilupperà la sua intelligenza emozionale, anche con i migliori diplomi non sarà preparato per la vita futura.
Abstract: Ricardo Orozco opere
Gen 18, 2012 | FIORI DI BACH
Descrizione originale di Bach
Per le paure causate dalle cose del mondo, come la malattia, il dolore, gli incidenti, la povertà, il buio, la solitudine, le disgrazie, le paure legate alla vita quotidiana. Queste persone sopportano in silenzio e in segreto i propri timori, senza parlarne liberatamente con gli altri.
Parole chiave: Timidezza, timore del giudizio negativo e del rifiuto, insicurezza, evitamento, introversione, senso di inferiorità, isolamento attivo, ansia sociale, paura di origine nota.
Livello tipologico
Si tratta di personalità timide, evitanti, vulnerabili, ansiose, insicure, represse e molto introverse, che di solito non comunicano le loro paure. I bambini Mimulus dipendono molto dal contatto materno. Sono paurosi e vergognosi e soffrono di enuresi notturna fino all’età scolare. Solitamente sono ipersensibili a stimoli sensoriali estremi come freddo, caldo, chiasso ecc. Sono fondamentalmente delicati e cagionevoli.
In Mimulus esiste un timore esagerato di subire ogni tipo di umiliazione o vergogna sociale, un’enorme paura del giudizio negativo e di essere rifiutato. Si percepisce inutile, inadeguato e inferiore. E’ convinto che se gli altri scoprissero la sua vera natura lo rifiuterebbero e denigrerebbero. Non si relaziona profondamente con nessuno, a meno che non abbia la certezza di piacere o essere accettato.
Sente che gli altri sono sempre propensi a giudicarlo, criticarlo e disapprovarlo. Questa diffidenza lo porta ad uno stato di ipervigilanza permanente, dove i rapporti con gli altri si trasformano in una minaccia.
In qualsiasi relazione interpersonale si sente, suo malgrado, al centro di tutti gli sguardi e giudizi riprovatori, e questa percezione lo terrorizza.
Per questo motivo, la presenza di sconosciuti o di situazioni nuove riduce la sua già scarsa vitalità. Questa suscettibilità genera un grande consumo di energia nel tentativo impossibile di mantenere tutto sotto controllo e ottenere così un pò di sicurezza.
Il meccanismo di ipervigilanza descritto crea la situazione opposta, rendendo Mimulus più distratto, con scarse capacità di concentrazione ed attenzione. Nel disperdersi con tanta facilità alla ricerca di indicatori di accettazione o rifiuto, non riesce a focalizzare l’attenzione. Questo spiega perchè molti bambini Mimulus non apprendono correttamente le spiegazioni degli insegnanti. A volte questo problema di scarsa capacità di concentrazione è aggravato dal fatto che la grande preocccupazione e l’iperattività mentale innescano un meccanismo di difesa per cui la mente rimane vuota.
Mimulus ha sempre bisogno di garanzie per assumersi il rischio che secondo lui implica il rapporto con gli altri. Dato che i suoi difetti potrebbero risultarne evidenziati, è restio a lasciarsi coinvolgere e ad affrontare la responsabilità.
Visto dall’esterno il soggetto Mimulus appare indeciso e introverso, troppo rigido e controllato nella postura corporea. Spesso parla poco e a voce molto bassa e, data la sua insicurezza, può balbettare. Ricordiamo che Mimulus crede che gli altri notino i suoi errori e difetti, per cui la spontaneità non è mai conveniente nè sicura.
Emozionalmente riservato e represso, è poco propenso a esprimere i suoi sentimenti. Questa caratteristica aumenta nei maschi Mimulus.
In ogni Mimulus si combatte una lotta tra l’affetto e la diffidenza. La sua grande contraddizione è la spiccata emotività e il bisogno di stringere amicizia, amare e assaporare la vita in società, ma “ritenendosi così insignificante, è costretto a ritirarsi nel suo timido mondo privato dove trova protezione.” Non ama la solitudine, ma almeno vi scorge sicurezza.
Mimulus è fondamentalmente represso e “deve” frenare i suoi aneliti, le emozioni e la spontaneità. Questa repressione lo porta ad avere paura di perdere il controllo e mostrarsi emotivo e vulnerabile o forse, quando è vittima di qualche ingiustizia, assertivo e contestatario. Questa limitarsi genera una tensione interiore, vissuta con ansia e rabbia (interiore), che a sua volta può trasformarsi in senso di colpa, tristezza o direttamente in qualche malattia.
Molti hanno imparato che alcool e droghe abbassano il livello d’ansia e disinibiscono, migliorandone la socievolezza e rendendoli più allegri, addirittura audaci. Per questo alcuni di loro cadono in una dipendenza che sicuramente non ammettono, poichè li farebbe apparire ancor più “sgradevoli”. Dobbiamo ricordare che la loro caratteristica è evitare a tutti i costi. La loro mente si trova in uno stato di preoccupazione permanente sia anticipatoria che retroattiva. Questo spiega l’ansia caratteristica di cui Mimulus soffre ed i frequenti episodi di panico o angoscia ai quali va soggetto.
Avendo una volontà troppo debole, tende a scoraggiarsi facilmente quando qualcosa gli riesce male.
Di fronte all’ansia sociale di cui soffre, Mimulus adotta un comportamento evitante: preferisce non entrare in contatto con le persone e rinunciare alla maggior parte delle situazioni che gli procurano paura. Per questo tende sia ad un isolamento attivo che ad una forte rigidità sociale. Nel suo isolamento si sente sicuro e l’ansia può diminuire o anche scomparire.
Mimulus è incline alla depressione, che è favorita da introversione, pessimismo, tristezza, isolamento e naturalmente dalla mancanza di abilità sociali e risorse per affrontare le difficoltà della vita quotidiana. L’autostima di Mimulus è bassa. Un’ambiente che lo possa ben accogliere e l’appoggio che ne può ottenere, sono per lui molto importanti e ne alimentano o riducono il comportamento di evitamento, cui si lega chiaramente l’autostima. Non c’è dubbio che genitori poco empatici, castrati e duri, o semplicemente proiettano sui figli aspettative troppo elevate, contribuiscano in larga misura all’aggravamento e al consolidamento del modello Mimulus.
Mimulus si oppone inoltre ad ogni cambiamento positivo che lo espone all’opinione altrui per lui negativa a priori: promozioni lavorative, prestigio sociale, ecc. Per Mimulus esiste sia la paura del fallimento sia quella del successo, che mettendolo sotto i riflettori gli farebbe perdere il controllo, così da permettere agli altri di scoprire che in realtà è un impostore. O almeno, questa è la sua percezione della realtà. Per fortuna, molti migliorano con l’età o in un ambiente empatico e sicuramente con trattamento floreale e una psicoterapia.
Mimulus come stato
Oltre alle persone Mimulus, l’essenza offre benefici anche a tutti coloro che soffrono di timori, sempre che siano concreti e verbalizzabili. Come afferma a riagione Bach:”i timori della vita quotidiana”.
Possiamo utilizzare Mimulus quando si presentano paure legate a stati di malattie concrete, a pericolo di morte razionalmente possibile, dolore, paure per cani, insetti, serpenti, oggetti taglienti, determinate persone e paure relative a situazioni precise come parlare in pubblico, andare dal dentista, prendere un ascensore, prendere un aereo, spazi chiusi o aperti ecc. Le fobie rimangono di competenza Mimulus come fiore di base inteso come timore concreto, pur potendo migrare in altri fiori quando si trasformano in panico o perdita di controllo.
Mimulus è un fiore importante per i bambini che cominciano a sviluppare nuove competenze, come camminare, salire le scale o andare all’asilo.
Livello spirituale
Per Bach, la persona Mimulus è venuta ad apprendere la lezione della Compassione, che si sperimenta non solo accettando la propria natura sensibile e provando empatia per la vulnerabilità degli altri, ma anche superando la tendenza ad isolarsi che la caratterizza e compiendo azioni concrete per aiutare il prossimo. A prima vista, potrebbe sembrare che Mimulus debba imparare l’assertività, o l’audacia, ma la visione di Bach è più completa e deriva da una prospettiva ben più ampia, sempre al servizio dell’evoluzione umana. La compassione come insegnamento assume qui un significato di lezione interpersonale, nel senso che non solo va nutrita come sentimento, ma anche trasformata in azioni concrete.
Mimulus è così concentrato sulle sue convinzioni limitanti da non potersi permettere il lusso di essere empatico con gli altri. Ha troppa vergogna e paura del rifiuto per poter progettare qualsiasi forma di relazione d’aiuto al prossimo. Alla fine, “lo faranno gli altri”.
Una persona isolata non può essere in alcun modo empatica. Solo accettando la sua natura sensibile, sviluppando l’autoconsapevolezza, la fiducia in se stesso, accettando il suo valore e la sua unicità, Mimulus potrà essere utile agli altri.
La Compassione come virtù, o valore, si trova – per quanto soffocata – implicita in ogni Mimulus.
Abstract: Ricardo Orozco opere
Gen 17, 2012 | FIORI DI BACH
Descrizione originale di Bach
E’ il rimedio di emergenza per i casi in cui sembra non esserci speranza. In caso di incidenti o malattie improvvise, o quando la condizione della persona è abbastanze grave da causare grandi timori in chi lo circonda. Se il malato è in uno stato d’incoscienza, è possibile inumidirli le labbra con il rimedio o aggiungerne altri che si ritengono necessari, come per esempio Clematis, se c’è incoscienza, cioè uno stato di sonno profondo, Agrimony se la persona è molto tormentata e così via.
Parole chiave: Paura estrema, terrore, panico, blocco, paralisi.
Livello tipologico
Rock Rose è l’ultima essenza dei Dodici guaritori e pertanto è vincolata a una tipologia specifica. Forse è il tipo più difficile da descrivere, su cui esiste meno letteratura.
La tipologia corrisponderebbe a una personalità fondamentalmente labile, sensibile, delicata e vulnerabile, soprattutto agli agenti esterni, come rumori, movimenti rapidi, spaventi ecc. Persone molto suscettibili che, in taluni casi, reagiscono in modo sproporzionato agli eventi come ad esempio una mano sulla spalla, un petardo, qualcuno che appare improvvisamente dal corridoio ecc.
Rock Rose come stato
Rock Rose rappresenta il terrore, il panico, di solito paralizzante, che si scatena come reazione ad una minaccia, quasi sempre proveniente, dall’esterno, e in cui esiste una evidente relazione causa-effetto. Questa repentina risposta emozionale si accompagna a reazioni del sistema nervoso tipiche del panico: tachicardia, sudore freddo, aumento della frequenza respiratoria e della pressione arteriosa, possibile paralisi transitoria ecc. Di solito lo stato Rock Rose si percepisce come una forte pressione a livello del plesso solare.
Come stato istintivo, il panico ha una funzione di sopravvivenza in cui, di fronte ad un pericolo in apparenza vitale, una riserva energetica destinata a generare una reazione istantanea di fronte ad una minaccia. A questo punto, potremmo affermare che il panico rappresenta un meccanismo molto utile per la sopravvivenza. Ma allora, se questo meccanismo di difesa è – come abbiamo detto – utile, che senso ha l’essenza floreale? Il problema nasce quando il meccanismo di adattamento si innesca di fronte a situazioni che non rappresentano un pericolo reale per la sopravvivenza, per esempio: andare dal dentista, parlare in pubblico ecc., oppure quando la durata dello stesso si prolunga più del necessario.
Il panico Rock Rose può essere oggettivamente proporzionale alla minaccia esterna, come rimanere intrappolato in un incendio, un’aggressione, un incidente stradale, una notizia spaventosa oppure può essere palesemente sproporzionato, se riferito alla media della popolazione, per esempio la vista di un insetto, un oggetto o una situazione fobica, parlare in pubblico, prendere un aereo. Il panico Rock Rose può presentarsi a volte nelle malattie psichiatriche, nella sindrome di astinenza da alcune droghe e in altre circostanze molto diverse tra loro, dove contenuti estranei alla realtà vengono elaborati come fossero reali. In altri settori meno gravi, l’essenza è ottima per trattare il panico notturno.
Livello spirituale
Le persone Rock Rose sono spesso vittime di sequestri emozionali in relazione con il panico. Questi episodi, se frequenti, rappresentano indubbiamente una limitazione alla vita quotidiana e pertanto all’apprendimento. In questi stati si sperimenta una profonda separazione tra personalità e anima, che rimane come imprigionata nei limiti terreni della personalità, percependo la sensazione limite di possibile fine imminente.
D’altra parte, chi ha subito traumi in cui la paura era protagonista può spesso presentare blocchi che limitano o interferiscono nei rapporti interpersonali. Vengono chiaramente compromesse diverse competenze emozionali: offuscamento della coscienza, poca fiducia in se stessi, scarsa autostima ecc.
Per Bach, la persona Rock Rose è venuta al monto per apprendere la lezione del coraggio.
Abstract: Ricardo Orozco opere