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COMPORTAMENTI INCONSCI LEGATI ALLA COPPIA CUORE / INTESTINO TENUE

Quando il cervello non riconosce più la coppia dei meridiani Cuore/Intestino tenue, la persona si trova immersa in un vuoto affettivo. Questo la spinge ad agire verso gli altri in modo da meritarsi il loro affetto. E’ una ricerca affettiva permanente. Sviluppa facilmente un sentimento di colpevolezza perchè ha l’impressione di non fare abbastanza per gli altri. Per la maggior parte del tempo l’esterno non riconosce quello che fa e il suo sforzo per farsi amare dagli altri. Ha difficoltà nel dare e nel ricevere, non fa scelte di vita in funzione di sé, ma troppo spesso per fare piacere agli altri, al punto di annullarsi, e sviluppa così una moltitudine di frustrazioni. Il dono che può fare agli altri è infatti interessato, essendo per lei un modo per ottenere l’affetto sperato. Vuole spesso essere percepita dall’esterno come qualcuno di buono, gentile, affabile, disponibile, premuroso ecc.. ma questa affabilità nasconde un profondo bisogno di considerazione da parte dell’esterno, sembra disinteressata ma non lo è.
Il cuore non essendo stato riconosciuto dal cervello, non si esprime in pienezza, ma in funzione di una sofferenza. La persona ha la sensazione di non essere amata dagli altri e in particolare dalle persone care. Vuole sempre delle prove di questo amore, aspetta piccole attenzioni, dei piccoli o grandi regali. Questo in realtà non è che ricerca affettiva, che non ha niente a che vedere con l’amore, come vedremo.
Questo atteggiamento provoca un effetto a catena. Più la persona cercherà di fare piacere agli altri, più gli altri tenderanno a non apprezzarlo, perchè questo atteggiamento diventa un fatto normale da parte sua. Più la persona si sforzerà, meno riceverà dagli altri e più la sua frustrazione aumenterà. Vi dirà ” Nessuno mi ama. Io faccio tutto per gli altri, e gli altri non fanno niente per me”. La delusione affettiva si sta preparando e questo scatenerà il desiderio di possedere l’altro per avere così il suo affetto e allora si scatenerà la volontà di potere sull’altro, il possesso, la gelosia, che a volte conducono all’espressione dell’odio.
Il senso di colpa si amplifica, perchè non ha fatto quello che ci si aspettava da lei, cosa che ha generato il rifiuto dell’altro. In ogni caso non è stata riconosciuta come voleva. Le sue scelte sono state fatte in funzione dell’altro e non di se stessa. Questa frustrazione è spesso compensata dal cibo.
L’intestino tenue, che è incaricato dell’assorbimento degli alimenti, non essendo riconosciuto dal cervello, a sua volta farà confusione nelle scelte degli alimenti e così assorbirà tutto quello che arriva, compreso quello che non serve e che sarà immagazzinato. E’ così che i problemi affettivi causeranno problemi di sovrappeso ed in seguito, per eccesso potranno apparire problemi cardiaci dovuti alla fissazione dei grassi nelle coronarie, che non faranno che accentuare la problematica affettiva iniziale della persona. ” Bisogna che mi ammali perchè qualcuno si prenda cura di me, perchè qualcuno mi ami”. Così si capisce facilmente il problema della bulimia e dell’anoressia. Non servirà a nulla impedire ad un bulimico di mangiare o forzare un anoressico a farlo. Il problema non è li. Bisogna permettere a queste persone di prendere coscienza della chiusura del loro meridiano  e del fatto che la loro problematica nasce nel passato, anche se la sofferenza è presente. Quando un tale sistema diventa base relazionale di una coppia, dopo qualche anno di buon funzionamento di questa espressione costante di affetto dove uno porta all’altro la prova incessante del suo ” Amore”, è possibile che appaia una certa noia e che uno dei due partner non abbia più voglia di giocare. Accade allora una cosa terribile. Tutto l’affetto sviluppato nel corso degli anni si trasforma in rifiuto ed odio. Quando la sorgente di affetto si inaridisce la persona è spinta dalla sua sofferenza a distruggere l’altro che rappresentava questa sorgente. La potenza di questa distruzione sarà direttamente proporzionale all’affetto precedentemente sviluppato. E finchè l’altro non è distrutto, finchè la vendetta non è compiuta, perdura l’odio perchè l’altro rappresenta il proprio fallimento affettivo. E’ come se distruggendo l’altro, la sofferenza e la prova del fallimento fossero distrutti. Questo ci consente di capire come ” la coppia che si amava tanto”, possa dilaniarsi con tanta violenza. Rare sono le separazioni di coppie che avvengono nel riconoscimento e nel rispetto dell’esistenza di ognuno. Molti crimini passionali sono la conseguenza di relazioni basate su questo principio.
La coppia Cuore/Intestino tenue, in un non riconoscimento esprime dunque un non amore di sè e degli altri, una ricerca affettiva a tutti i costi, il senso di colpa, la gelosia, l’odio, il possesso dell’altro, la non scelta, il bisogno di conferma esterna, la mancanza di equilibrio tra il dare e il ricevere.

COMPORTAMENTI COSCIENTI LEGATI ALLA COPPIA CUORE/ INTESTINO TENUE

Al contrario, quando si esprime la coscienza, i meridiani si aprono e la persona accede alla sua realtà al di là di tutti i condizionamenti.
L’apertura della coppia dei meridiani cuore/intestino tenue permette alla persona di esprimere l’amore in rapporto a se stessa e agli altri, il dono cosciente e la libertà di scelta in totale coscienza e non unicamente nel desiderio di far piacere. La persona non ha più sete di amore, non ha più bisogno di prove di affetto perchè genera lei stessa l’Amore. Non è più in un vuoto affettivo. Essendo l’espressione dell’amore, permette a quelli che la circondano di sentirlo ed è così che a loro volta, possono aprirsi a questo amore. Non dirà mai più ” nessuno mi ama ” perchè sarà in uno stato di amore permanente, finchè i suoi meridiani saranno aperti. Questo amore che si esprime attraverso di lei le dà la possibilità di riconoscere quello che c’è intorno a lei senza giudicare. E’ pronta a gustare , ascoltare, sentire, vedere, toccare, nutrita da questo amore. Questa espressione dell’ amore genera una libertà di scelta che l’individuo potrà manifestere in ogni azione della sua vita. La libertà di scelta avrà come conseguenza immediata l’allontanamento dal senso di colpa e la non sottomissione al ricatto affettivo. Questa libertà di scelta è tutt’altro  che un egoismo: scegliendo per se stessi , in base a se stessi, in pienezza e libertà si può scegliere rispettando la libertà di scelta degli altri. La persona non è gelosa, non ha alcun bisogno di possedere l’altro, non cercherà di chiuderlo in un senso di colpa, non ha che un desiderio : lasciare che l’altro si esprima in libertà. Vive in pienezza. Questo amore è rivelatore del suo inconscio, ma ugualmente dell’inconscio degli altri. L’amore rispetto a sè permette di vedere e di accettere le distorsioni che allontanano dall’identità profonda. Ritrovando questa prima identità l’individuo, in modo naturale, permetterà agli altri, se lo desiderano, di percepire le loro distorsioni e così di ritrovare il cammino verso il loro riferimento interiore.. Questo stato interiore porta chiarezza nei rapporti umani.

COMPORTAMENTI INCONSCI LEGATI ALLA COPPIA STOMACO/PANCREAS

La coppia stomaco/pancreas è legata al bisogno di provare la propria esistenza. La persona ha bisogno di provare che è la prima a danno degli altri, “esisto più di te perchè sono il primo, il migliore”. Induce un comportamento di esclusione degli altri o di se. E’ l’orgoglio sotto ogni forma. La persona deve provare a tutti i costi di essere davanti agli altri, forza oltre le sue possibilità anche se deve ammalarsi per raggiungere i suoi obiettivi. E’ una forzatura costante. I disturbi funzionali toccheranno ovviamente lo stomaco o il pancreas con tutti i problemi a questi legati. Non è cosciente del suo posto e dei suoi limiti, cercherà di distruggere gli altri per prendere il loro posto, è calcolatrice e manipolatrice. Ragiona tutto al punto di divenire il suo ragionamento e non più esistere in quanto uomo o donna cosciente, ma cerca di esistere in nome della scienza, o della legge ecc.. Qualunque cosa voi diciate, ha ragione e voi torto, naturalmente. Questo orgoglio e questo bisogno di provare la sua esistenza evidenziano ovviamente una non esistenza profonda. La persona ha talmente poca coscienza di esistere, che si impone e impone in permanenza le sue idee agli altri. Per lei il fine giustifica i mezzi. La sua vita, in un modo generale le sue azioni, non sono che calcoli. Non capisce che non si possa ragionare un’azione. Se compra un quadro è perchè sa ciò che potrà rendergli tra dieci anni. E’ animata da un sentimento di elitismo e per lei è normale essere superiore agli altri. Vorrà capire tutto, spiegare tutto e riporterà tutto a sè o al gruppo al quale è fiera di appartenere. Le piacciono le adulazioni che non fanno che nutrire il suo orgoglio. Pensate a Napoleone o a qualsiasi altro uomo assetato di potere sugli altri, che ha emanato le leggi secondo le quali, in un processo logico, si sono commessi i peggiori abomini sugli uomini. Chi li ha commessi è stato comunque di fatto riconosciuto come il migliore secondo la logica delle istituzioni. Qualsiasi attitudine di potere sull’altro è guidata dall’orgoglio.
Accade che questo orgoglio si ritorca contro l’individuo, come nel caso del samurai che fa “hara-kiri” ed entra in un autodistruzione, un complesso d’inferiorità. Non essendo riuscito a provare che era il primo, proverà che è l’ultimo, va ad autodistruggersi calcolando tutto. Si ammalerà, visiterà tutti i medici e guaritori possibili per provare loro che non sono capaci di aiutarlo. E comincia la visita dicendo: “sa dottore, ho incontrato tutti gli specialisti, non ce n’è stato uno che mi abbia guarito, ma vengo comunque a trovarla….”. Questa coppia di organi spinge la persona alla ribellione davanti alla situazione che vive o davanti alle persone che la circondano. Si ribella al padre, alla madre, alla società o altro. Non prende il proprio posto nella vita perchè ha perso la coscienza di questo posto.
Tende a forzare le azioni che intraprende. E’ spesso sovraffaticata. Lavora 15 ore al giorno quando potrebbe fare la stessa cosa in 10 ore in modo più organizzato, e vi dice: “sono stressato(a)”! Infatti perde 5 ore senza combinare niente e, spesso, intraprenderà 10 azioni per essere sicura di realizzarne una. Ha difficoltà a non attivarsi.
Riassumendo questa copia di organi stomaco/pancreas fa affondare la persona incosciente nell’orgoglio, nella sete di brillare, di emergere, di prendere il potere sugli altri, nella logica eccessiva, nei complessi di superiorità o inferiorità, nell’esclusione degli altri col ragionamento, nel narcisismo, nel vittimismo, nell’eccesso di azione che è un’azione forzata per raggiungere lo scopo a qualsiasi costo.

COMPORTAMENTI COSCIENTI LEGATI ALLA COPIA STOMACO/PANCREAS

L’apertura della copia stomaco/pancreas permette alla persona di ritrovare la sua umiltà di fronte alla vita, non ha più bisogno di provare che esiste perchè è totalmente cosciente della sua esistenza. Non ha più bisogno di forzare in permanenza le sue azioni, di essere la prima, di prendere il potere sugli altri, di distruggere l’altro per esistere….
L’individuo diventa cosciente del fatto che la sua esperienza di vita gli appartiene, non sentirà più il bisogno di paragonarla a quella degli altri. La competizione non ha più significato.
L’umile si china e piega le ginocchia davanti agli avvenimenti perchè ha coscienza che questi avvenimenti sono per lui un insegnamento che l’aiuterà a progredire. L’umile, se ha ragione, non ha bisogno di provarlo, perchè il fatto di saperlo gli basta.
L’umile è al di fuori di ogni manipolazione, è cosciente del servizio e della disponibilità che può esprimere verso gli altri. Questa umiltà è una forza d’azione che gli permette d’inserire le azioni le une dietro le altre per ottenere infine un risultato armonioso. L’umile può inserirsi totalmente nella propria vita. Più questa umiltà cresce, più l’individuo accede alla certezza della sua esistenza e spazza così le sue paure.

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