Condividi:

La vitamina C è in grado di contrastare i processi di ossidazione che avvengono nell’organismo e che sono strettamente correlati con l’invecchiamento e con le malattie provocate da virus e batteri.

La vitamina C (acido ascorbico o ascorbato, nel caso in cui ci si riferisca al sale sodico derivato dall’acido) è, com’è noto, un nutriente essenziale per l’organismo dell’uomo che, contrariamente alla stragrande maggioranza degli altri mammiferi, non essendo in grado di sintetizzarla per proprio conto, deve garantirsene l’apporto mediante l’alimentazione.

Quali sono le funzioni della vitamina C?

Contenuta in minime quantità negli agrumi, nella frutta e in molti vegetali, e in maggiori quantità in alcuni frutti “esotici”, la vitamina C assunta con gli alimenti, viene solo in piccola parte assorbita per svolgere le sue funzioni, che sono molto complesse e ancora non del tutto chiarite, ma che, a grandi linee, si possono distinguere in:

A) funzione enzimatica o “antiossidante” o “fisiologica”. La vitamina C, è il coenzima di almeno otto enzimi fondamentali per le cellule dell’organismo. In questo ruolo è coinvolta nel metabolismo dei neurotrasmettitori, dei lipidi e del collagene e, più in generale, il suo effetto antiossidante protegge l’organismo dagli effetti tossici dei radicali dell’ossigeno, che causano danni alle strutture cellulari determinando una vasta gamma di patologie, che spaziano da raffreddore comune alle malattie neurodegenerative, cardiovascolari e neoplastiche;

B) funzione pro-ossidante o “farmacologica”, che, in vitro, si estrinseca con uno straordinario effetto tossico, specifico e selettivo, sulle cellule tumorali.

Vitamina C: scarso interesse per una molecola non brevettabile

Di fatto, le funzioni della vitamina C sono molteplici, complesse e, purtroppo, non ancora definitivamente chiarite, dato lo scarso interesse della “comunità scientifica” per questa molecola, dai costi molto bassi e non brevettabile.

Contrariamente a quanto tramandatoci dalla tradizione della Medicina moderna, questa sorprendente molecola è, al tempo stesso, “riducente” e, “ossidante”, proprietà che ci consente di inquadrarla nel più ampio gruppo di sostanze definite “redox” (dalla combinazione dei termini inglesi “reducing” e “oxidating”).

Come tale, la vitamina C, è in grado da un lato di contrastare i processi di ossidazione che avvengono nell’organismo e che sono strettamente correlati con l’invecchiamento e la malattia (incluso il cancro) accentuando i processi ossidativi all’interno della cellula tumorale che, diversamente da quella normale, non possiede meccanismi di difesa efficienti contro i processi di ossidazione.

Illustri scienziati, come Irwin Stone, Linus Pauling, Albert Szent-Gyӧrgy e moltissimi altri, raccomandavano l’uso quotidiano di dosi massicce di Vitamina C, per prevenire tutte le malattie e garantire uno stato di salute ottimale; ma, da oltre settant’ anni, continuiamo ad ignorare questo consiglio!

Dott. Mauro Piccini
https://www.scienzaeconoscenza.it/

 

Vuoi rimanere aggiornato sulle nostre ultime news?


 

Iscrivendoti al servizio acconsenti al trattamento dei dati secondo l’informativa UE 2016/679 (Leggi di più)


Condividi:
Copy Protected by Chetan's WP-Copyprotect.