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La Tecnica Metamorfica è un meraviglioso SPAZIO dove il nuovo, che noi siamo, può fiorire.

La vita è il potere che guarisce; l’uomo di oggi ha perso la capacità di entrare in contatto con se stesso e la Tecnica M. offre semplicemente lo spazio e l’ambiente speciale privo di qualsiasi interferenza, giudizio o direzione, all’interno del quale la nostra energia ha la possibilità di fluire liberamente e operare la trasformazione necessaria in quel preciso momento.

E’ importante durante una sessione non dare direzioni, non consigliare o giudicare alcuna persona, alcun fatto, alcuna situazione ma attraverso il distacco metterci di lato e permettere alla persona semplicemente di ESSERE.

Riporto questo estratto di William Samuel che in modo chiaro e semplice esprime l’importanza di mettere a disposizione uno spazio libero, senza fare nulla, di permettere all’altro di essere se stesso, nella sua modalità senza preoccuparsi dei “come”, dei “perché” o dei “se”:

“Guarda gli alberi lungo la riva; si occupano semplicemente di essere alberi, senza rammaricarsi del luogo in cui crescono o del perché. Chiedono forse al sole e alla pioggia quando dovrebbero fiorire? Oppure semplicemente fioriscono?

Se tu fossi uno di quegli alberi – e il tuo Sé comprende ogni albero nell’universo – chiederesti al sole, alla pioggia, al vento e agli uccelli volteggianti nel cielo quando fiorire? Ne dubito fortemente; ma supponiamo che tu lo faccia, e che la pioggia ti dica di fiorire il 27 marzo, il sole di fiorire il 10 aprile, mentre il vento e lo stormo di uccelli ti dicano di non fiorire affatto. Cosa faresti? Sarebbe una gran confusione cercare di seguire tutti i consigli ricevuti dall’esterno, non credi?

Ora rovesciamo il discorso.Tu dici forse al vento quando ulurare e ai fiori quando sbocciare? Dici alle foglie quando cadere dai rami? Diresti mai alla foglia che scende volteggiando verso il suolo su quale lato del sentiero posarsi? Certo che no.

Il mistero è: se riteniamo assurdo dare o seguire simili consigli, perché lo facciamo continuamente?

DOMANDA: Quando qualcuno mi chiede un consiglio, cosa devo dirgli?
RISPOSTA: In casi del genere, io spiego al mio interlocutore chi sono io e chi è “lui” (è la stessa Identità), e qualche volta racconto come sono arrivato a scoprirlo. Resto sempre consapevole che la persona con cui parlo è il mio stesso Sé; di conseguenza, non è un discorso a tu per tu a “io” per “io”. Non ho alcuna responsabilità per come appaiono e agiscono le immagini là fuori, perciò posso dire (e spesso lo dico): ‘non devi fare nient’altro che essere’.”

Cristin Naldi

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