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Per la Medicina Tradizionale cinese le cause di malattia rientrano in numerose categorie, ma che condividono la caratteristica di provocare la malattia soltanto in due modi.
Nel primo, la malattia si può sviluppare quando la resistenza dell’organismo sia debole.
Nel secondo, se la forza dell’agente patogeno supera la capacità dell’individuo di fare fronte ad esso, questo prende il sopravvento sui meccanismi di difesa del corpo.
In generale i cinesi credono che la causa principale di malattia risieda nella prima ipotesi formulata.
In medicina cinese, le cause di malattia risiedono in 5 categorie principali:
1) la debolezza dell’energia antipatogena
2) le cause varie di malattia ( dieta, sport, traumi, radiazioni ecc )
3) fattori patogeni esterni ( clima, batteri e virus )
4) fattori patogeni interni ( squilibrio degli organi, emozioni )
5) le evoluzioni patologiche secondarie ( sangue stagnante e flegma umido).
Senza prendere in considerazione in modo preciso il modo in cui ogni agente patogeno invade il corpo, riassumendo si può dire che essi ne disturbano il funzionamento, indebolendolo o creando tensione nei tessuti.
La tensione viene percepita come rigidità o contrazione dei tessuti corporei e in medicina cinese  viene considerata come una mancanza del libero scorrere dell’energia e del sangue. I classici ci dicono che la normale condizione umana non è la tensione : ” quando le persone nascono sono flessibili e quando muoiono sono rigide. La rigidità è quindi una componente della morte, la flessibilità lo è della vita. Un corpo sano è flessibile”.
Fisiologicamente, quando si sviluppano tensione o difficoltà di flusso, le strutture vicine e quelle sottostanti possono essere colpite contemporaneamente e può seguire la malattia.
Come ricordano i Cinesi nessuna parte del corpo può essere viva e sana senza Energia e senza Sangue. I muscoli diventano contratti, irregolari e nodosi e l’energia e il sangue non fluiscono armonicamante. La percezione della tensione secondo la medicina occidentale è la stessa, ma espressa in termini diversi :
* la mancanza di ossigenazione può portare alla morte della cellula, del tessuto e anche dell’organismo e può essere il risultato di stress e tensione.
* la tensione indebolisce il sistema arterioso, portando ad una diminuzione dell’ossigenazione e della nutrizione cellulare ( problemi dell’energia e del sangue).
* viene colpito il sistema venoso, creando un accumulo di biossido di carbonio e acido lattico e aumentando il ristagno di sangue ( sangue stagnante).
* vengono compressi i vasi linfatici, indebolendo l’intero sistema linfatico e di conseguenza anche il sistema immunitario.
* si eccita il sistema nervoso, creando irritazione, dolore e infiammazione dei nervi ( stasi di calore, stasi e sindrome da fuoco ).
La teoria scientifica dello stress fornisce un eccellente schema sullo sviluppo dei sintomi specifici e sul perchè la tensione costituisca uno dei suoi punti di riferimento.
Fino al diciannovesimo secolo, lo stress si riferiva a forze esterne agenti su oggetti fisici, piuttosto che a stati psicologici interni. Il moderno uso del termine può essere attribuito allo psicologo del ventesimo secolo, Walter Cannon e al medico canadese Hans Selye.
Cannon definì la classica reazione ” combatti o fuggi “che si manifesta quando il sistema nervoso simpatico si attiva ad affrontare l’emergenza. Selye definì evento stressante quello che procura eccessive richieste  al corpo e alle difese naturali di adattamento che gli fanno fronte. Questo processo è chiamato sindrome di adattamento e comprende tre fasi: la reazione d’allarme, la resistenza e l’esaurimento.
Durante la fase di allarme, i livelli ormonali aumentano e si ha una forte attivazione fisica ed emotiva. Se questa reazione non è sufficiente, inizia la fase di resistenza che può avere o meno successo: l’evento stressante, cioè può essere dominato o avere il sopravvento. Se il confronto è perdente, le riserve ormonali si esauriscono e possono sopravvenire stanchezza, esaurimento, depressione, ansia o persino la morte. Lo stress , inoltre, crea tensione nell’individuo: si tratta di una stato di squilibrio, di un complesso di meccanismi di difesa dannosi causati da uno stimolo nocivo.
Lo stress è uno squilibrio del sistema nervoso autonomo che è composto da due parti: il simpatico e il parasimpatico. Il primo è responsabile delle reazioni di fuga e di paura. Il sistema nervoso parasimpatico, invece, è responsabile delle quotidiane e normali funzioni fisiologiche, come la digestione, la circolazione e l’escrezione. E’ importante fare notare che entrambi i due sistemi possono essere colpiti dallo stress .
Nella vita moderna, la tensione o stress è un problema sanitario importante. Vi sono collegati circa i due terzi di tutte le visite mediche.

ELENCO DEGLI EFFETTI FISIOLOGICI DELLO STRESS

1) il ritmo cardiaco aumenta e il polso accelera
2) c’è tensione muscolare
3) aumenta la pressione sanguigna
4) si acutizzano i sensi
5) gli ormoni dello stress rendono il sangue più denso e più tendente alla coagulazione, inoltre aumentano i rischi di attacchi di cuore e ictus.
6) il cortisolo, un ormone dello stress, favorisce il deposito di grasso nella sezione centrale del corpo
7) la dilatazione delle pupille aumenta la visione periferica che può dare una visione confusa
8)   a causa della contrazione stabile dei muscoli uditivi si possono udire tinniti o schiocchi nelle orecchie
9) la respirazione superficiale priva il corpo di ossigeno
10) si comprimono i vasi sanguigni delle braccia e delle gambe
11) un aumento della traspirazione comporta una riduzione dei minerali che trasportano i segnali elettrici ai muscoli, provacando crampi muscolari e una diminuzione della temperatura del corpo
12) dimunisce la produzione di saliva, rendendo la bocca secca
13) si ingoia una maggiore quantità di aria, dando rutti e flatulenza
14) si ha minor resistenza allo sviluppo di funghi
15) si riduce la risposta immunitaria ai virus
16) diminuisce il numero dei globuli bianchi che combattono le infezioni e si indebolisce l’attività delle altre cellule del sistema immunitario
17) possono comparire verruche e reazioni cutanee come orticaria e psoriasi
18) si possono avere disattenzione, indecisione e difficoltà di concentrazione
19 diminuzione della memoria
20) l’abituale iper- reazione di una parte del sistema nervoso ne provoca il logorio che è parte del processo di invecchiamento

MALATTIE COMUNI PROVOCATE DALLO STRESS

1)  ansia, depressione, sbalzi di umore
2) invecchiamento, perdita di memoria, indecisione
3) asma, respiro corto, allergie
4) mal di schiena, dolori al collo, alle spalle ecc
5) afta, raffreddore comune
6) stipsi, mal di stomaco, flatulenza, colite, sindrome dell’intestino irritabile, diarrea, ulcera, diabete, fame nervosa, gastrite
7) affaticamento
8) mal di testa, emicranie
9) disturbi cardiaci, arresti cardiaci, ictus, aritmie, dolori al torace, ipertensione
10) alterazioni del ciclo mestruale
11) parto prematuro, scarso peso alla nascita, infertilità
12) psoriasi, esantemi, orticaria, acne
13) problemi psicologici, ansia, depressione, ira e risentimento, insonnia
14) perdita o aumento di peso
15) cancro

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