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L’ombra si mostra nei momenti in cui non ci siamo.

Ho visto persone gentili e pacifiche diventare improvvisamente spietate e crudeli. Ho visto persone che si ritenevano umili diventare presuntuose e arroganti tutte le volte che veniva loro dato un pò di potere. Ho ascoltato persone che dicevano di amarsi per poi vederle farsi del male nei modi più impensabili. Ho visto ex-amici diventare nemici spietati quando ho fatto degli errori che non potevano tollerare. Ho visto maestri illuminati parlar male di altri maestri meno illuminati (secondo loro!) per togliergli studenti, e competere per il territorio, incazzandosi se uno studente decideva di lasciare la loro setta per andarsene da un’altra parte.. continuo a vedere spiritualisti tutta pace-e-amore diventare intolleranti contro questa umanità di non risvegliati, e manifestare con violenza il loro sprezzante anelito di pace, luce e amore. E tutti coloro a cui accade questo sono convinti di essere delle brave persone. Quindi lasciate che ve lo ricordi ancora una volta:

TUTTI NOI ABBIAMO UN LATO IN OMBRA NELLA PERSONALITA’.

La cosa meno intelligente che potete fare è credervi al sicuro, credere di non avere un’ombra perché vi dipingete come persone brave, tolleranti, giuste. L’ombra può uscire fuori nelle situazioni in cui meno ve lo aspettate, quando la vita vi mette in crisi, o davanti a decisioni cruciali, quando vi solleticherà sul possesso, sul potere personale, sul riconoscimento, sul sentirvi degni, sul sentirvi amati. Sono infiniti i casi in cui può manifestarsi. La cosa ancor meno intelligente che potete fare è non fare attenzione a una critica che vi arriva più di una volta da persone differenti, poiché quello è il probabile segno di un’ombra che non vedete. E non la potrete vedere se non proiettata fuori, almeno fino a un certo punto del vostro sviluppo, fin quando cioè la quantità di presenza coltivata non sarà sufficiente. Prima di quel momento crederete sempre di avere ragione voi, che sono gli altri a sbagliarsi. Crederete che ciò che vi fa arrabbiare che vi fa male sia la fuori, che ciò che vi genera così tanto disprezzo, così tanto giudizio sia effettivamente un errore presente nell’altro. Poi un bel giorno a forza di lavorare su voi stessi forse vi sveglierete e vedrete che eravate quasi sempre voi a proiettare quel lato oscuro della vostra personalità che non volevate vedere, su qualcuno o qualcosa. Fino a quel momento tutte le volte che non ci siete, che non siete realmente presenti 24 ore su 24, tutte le volte che pensate che basti un lavoro di meditazione di una o due ore al giorno per trasformarvi in qualcos’altro, tutte le volte che tenderete a giustificare un giudizio impietoso verso qualcuno (usando come giustificazione la vostra amata tradizione spirituale per esempio), ogni volta che vi darete licenza di compiere un’azione crudele, egoistica, o anche soltanto stupida, tutte le volte che vi farete prendere da rabbia, invidia, gelosie, manie di potere e di controllo e soprattutto, ogni qual volta vi convincerete di essere migliori di qualcun altro ricordatevi che è quasi sicuramente la vostra ombra che vi agisce. E che voi, lì non ci siete.

Andrea Panatta
http://maghierranti.blogspot.com/

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