I disturbi del sono molto frequenti in Occidente e una recente statistica indica che circa il 14% delle persone lamenta un qualche disturbo del sonno ed è insoddisfatta del proprio dormire. La percentuale di insonnia aumenta poi con l’età raggiungendo, dopo i 60-65 anni, il 33% e il sesso femminile sembra essere più colpito (Gratton 2002). Il termine insonnia indica la sensazione soggettiva di non aver tratto sufficientemente riposo dal proprio sonno, perché non adeguatamente lungo o privo di sufficienti capacità ristoratrici.
Il fattore “durata” del sonno è purtroppo non significativo per fare diagnosi di insonnia poiché vi sono notevoli differenze individuali nella percezione della quantità di sonno di cui ciascuno necessita (Gaillard, 1996). Dunque, per definire questo disturbo del sonno è estremamente importante tenere conto della soggettività e si può definire insonne chiunque, indipendentemente dalla durata del sonno, non dorme bene e per questo non si sente in completa efficienza fisica e mentale durante il giorno.
Nel termine “insonnia” si condensano diversi problemi quali la difficoltà ad addormentarsi facilmente, svegliarsi durante la notte, il sonno agitato, svegliarsi presto la mattina e il sonno disturbato da sogni; quindi nel porre domande al paziente riguardo alla qualità del sonno è importante chiarire se faccia fatica ad addormentarsi o a mantenere il sonno, se si sveglia troppo presto, oppure se esista iperonirismo.
Sebbene molte insonnie croniche riconoscano una eziologia organica in cui le patologie più frequentemente coinvolte risultano essere l’angina pectoris, lo sconpenso cardiovascolare, le apnee notturne date da ostruzioni delle vie aeree superiori, la sindrome premestruale, la menopausa, l’iper e ipotiroidismo, l’ipertrofia prostatica, l’ultimo mese di gravidanza, l’alterazione del normale ciclo di attività-riposo, tale condizione si può anche interpretare come un sentimento che va al di là delle cause effettive che la determinano, con un carattere di forte soggettività. Infatti, molti dei problemi della giornata vengono poi rivissuti durante le ore notturne con connotati diversi dalla realtà tali da turbare la sfera emotiva: l’ansia è riconosciuta come causa di insonnia iniziale, la depressione di insonnia centrale e terminale. Perciò succede che durante il sonno vengono rivissuti fatti, dialoghi, discussioni che assumono tinte intense e fosche in grado di evocare una sensazione di forte ansia. I disturbi del sonno diventano una spia dell’identità delle persone che ne soffrono.
A questi aspetti soggettivi si aggiunge l’alterazione di tutti i meccanismi percettivi capaci di esercitare una forte influenza sul rendimento, sul benessere e l’equilibrio psico-fisico. Pertanto cresce il desiderio di trovare una terapia in grado di risolvere il problema. Il legame paziente-malattia-farmaco può rappresentare una chiave di svolta. Più il paziente riesce ad essere consapevole del disturbo che lo affligge, più è in grado di gestirlo come “non-malattia”. Numerose scuole di tipo psicologico hanno affrontato il problema seppur partendo da presupposti diversi (Bolognini 2002; Cagli 2002; Lombardo et al.2002).
Agopuntura e Medicina Tradizionale Cinese
Per la Medicina Tradizionale Cinese il giorno e la notte appartengono rispettivamente alle due energie Yang e Yin, energie che scorrono nell’universo, nella natura e dentro l’uomo. Yang e Yin sono compresenti ed in movimento l’uno verso l’altro e il sonno viene causato da una pienezza fisiologica serale dell’energia Yin contemporaneamente a un minimo energetico dell’energia Yang (Bottalo e al., 1999). Il tipo di alimentazione, situazioni psichiche, fattori climatici per questa medicina sono importanti cause di aumento o diminuzione delle due energie che influenzano i vari organi del corpo umano tonificandoli o indebolendoli.
Secondo la teoria dello Yin e dello Yang l’insonnia viene definita come uno stato di pienezza dello Yang serale contemporanea ad un vuoto dell’energia Yin (il contrario della situazione fisiologica). Mentre nelle forme croniche e persistenti occorre stabilire lo stato di pienezza vuoto e/o disfunzione di alcuni Zang/Fu (De Berardinis e al., 1992; Lihui e al., 1999; Montakab, 1999), le forme episodiche vanno trattate facendo “circolare” lo Yang e “salire” lo Yin (Kespì, 1989).
La quantità e la qualità del sonno dipendono dallo stato dello Shen. Lo Shen è radicato nel Cuore, in particolare nel Sangue di Cuore e nello Yin del Cuore. Se il Cuore è sano e il Sangue abbondante, lo Shen è radicato correttamente e il sonno sarà tranquillo. Se il Cuore è in vuoto oppure se è agitato da fattori patogeni come il Fuoco, lo Schen non è radicato in maniera adeguata e il sonno sarà disturbato.
Lo Shen non è la sola facoltà mentale-spirituale coinvolta nel sonno. Anche gli Hun hanno un ruolo importante nella fisiologia e nella patologia del sonno, la cui durata e qualità sono correlate allo stato degli Hun stessi. Se gli Hun sono radicati nel Fegato (nel Sangue del Fegato o nello Yin del Fegato), il sonno sarà normale, profondo e senza troppi sogni. Se lo Yin del Fegato e il Sangue del Fegato sono in vuoto, gli Hun sono privati della residenza e vagano durante la notte, causando un sonno irrequieto caratterizzato da molti sogni affaticanti.
Le domande sul sonno forniscono indicazioni sullo stato dello Shen e degli Hun e devono essere poste ad ogni paziente anche se non si presenta per un disturbo del sonno. Disturbi dello Shen o degli Hun sono estremamente comuni nei pazienti occidentali, la cui vita è generalmente sottoposta a stress intensi.
La quantità di sonno necessaria varia secondo l’età e, in genere, diminuisce gradualmente nell’arco della vita: è massima nei neonati e minima nelle persone anziane.
E’ necessario essere precisi nel raccogliere informazioni sul sonno o sui sogni, non basta chiedere se il paziente dorme bene ma indagare in quale fase si presenta il disturbo e chiarire se esiste iperonirismo. Quest’ultimo sintomo è difficile da definire anche se in medicina cinese il “sognare eccessivamente” può essere ricondotto ad una doppia definizione: sia sognare tanto intensamente da sentirsi esausti al mattino, sia fare sogni spiacevoli da rimanere ugualmente stanchi e lievemente disturbati al mattino, o anche da risvegliarsi durante la notte. Nel caso di sogni eccessivi è utile approfondire se ci sono sogni ricorrenti. Nel testo Su Wen vi è una lunga lista di sogni con il significato loro attribuito dalla medicina cinese: per esempio sognare acqua in modo ricorrente suggerisce la presenza di un deficit di Rene.
Da Rivista Italiana di Agopuntura n. 136
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