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L’intestino è un organo dalle molteplici funzioni che riserva sempre nuove sorprese, tanto che ricordiamo con un sorriso quando studiavamo che la sua sola funzione era quella di partecipare all’assorbimento dei cibi ed al riassorbimento dell’acqua e di produzione delle feci per la successiva eliminazione delle sostanze di rifiuto.

Non è da molto che all’intestino è stato attribuito un ruolo immunitario importante, non soltanto in funzione della barriera anatomica che esso stabilisce tra esterno ed interno del corpo, quanto per la presenza nel suo contesto di elementi che appartengono di diritto al Sistema difensivo.

Ci riferiamo alle placche del Peyer, ma anche ad un Sistema ben più complesso conosciuto come G.A.L.T. che include diverse funzioni di quest’organo.
Sembrava finita, quando verso la fine degli anni ’70 forse a partire dai lavori della Candace Pert (epocale il suo libro “Molecole di Emozioni”) si è scoperto che l’intestino è la sede di produzione di neuropeptidi, citochine, neurotrasmettitori ed ormoni.

Questi hanno influenza sull’intero organismo.
Basti pensare che un neurotrasmettitore così importante e fondamentale come la serotonina, che si pensava essere di esclusiva pertinenza cerebrale, viene prodotta prevalentemente a livello del lume intestinale, probabilmente anche a seguito di stimolazioni da parte del cibo, e partecipa alla comunicazione tra intestino, cervello e Sistema immunitario.

A buona ragione l’intestino venne, da allora, chiamato “secondo cervello” e questo ben lo sanno tutte le persone la cui funzionalità intestinale è direttamente dipendente dallo stato d’umore, delle tensioni, consapevoli od inconsapevoli.

Da qualche anno anche la componente del lume intestinale (feci e batteri) ha assunto un importante ruolo tanto che l’insieme fecale e batterico viene definito microbioma.
Non se ne parla soltanto perché l’eubiosi ( si intende il corretto rapporto tra i batteri dell’intestino) garantisce un buon controllo nei confronti dei ceppi patogeni che tendono a svilupparsi all’interno del lume intestinale. E’ stata messa recentemente in evidenza la capacità dei batteri di trasformare la colina di provenienza proteica animale in residui tossici, i cosiddetti TMAO, che possono favorire il deposito aterosclerotico nelle coronarie ed essere responsabili del sempre crescente numero di eventi cardiovascolari.

E’ per questo motivo che lo stile di vita deve prendere in considerazione come organo di riferimento l’intestino in tutte le sue funzioni.
Risulta fin troppo chiara la correlazione tra il quotidiano insulto pro-infiammatorio determinato dai frequenti errori alimentari e la progressiva e costante perdita di qualità di tutte le funzioni di questo organo strategico, prima tra tutte la  permeabilità selettiva, il cui decremento apre la strada alla sindrome dell’intestino permeabile con tutto quello che consegue.

Accanto alla correzione dello stile di vita occorre segnalare l’importanza del ripristino dell’eubiosi intestinale.
La vera eubiosi richiede alcuni passaggi: un reset batterico che preveda la riepitelizzazione della parete intestinale; un ripristino del normale rapporto tra le colonie batteriche; un importante e drastica riduzione del materiale proinfiammatorio che proviene dall’alimentazione.
Un altro passo importante è costituito da uno dei principi fondamentali del percorso SENB, ovvero la correzione profonda dello stile di vita, con una particolare attenzione alla qualità del cibo introdotto, ma anche all’idratazione ed alla quotidiana attività fisica, elementi ampiamente correlati in letteratura non solo al corretto funzionamento intestinale, ma anche, e naturalmente, alla prevenzione primaria delle patologie infiammatorie e cronico-degenerative.

Abstract: Nutrizione e Benessere -rivista La Medicina Biologica

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