TECNICA METAMORFICA E MOVIMENTO DELLA VITA

movimento della vita

 

Ciascuno di noi nasce con una dolorosa eredità biologica e collettiva ma ancor più doloroso è l’urlo della nostra anima inascoltata; ogni giorno invia segnali su ciò che è vitale per noi e per la nostra manifestazione, ma ignorando la nostra voce interiore e non ascoltando quel dolore rischiamo di tradire il nostro destino e la nostra essenza.

Ci troviamo costantemente davanti ad una realtà consapevolmente o incosapevolmente da noi costruita, minacciati da schemi costrittivi, limiti riduttivi e forme cristallizzate, che sì, ci appartengono ma che non rappresentano la nostra unicità e autenticità.

Ci sentiamo imprigionati senza alcuna via di uscita.

Solo sprigionando e liberando la nostra forza vitale,  guidata dall’ intelligenza innata e dal movimento della vita, possiamo permettere a noi stessi di affidarci fiduciosamente al divenire, confidando in noi, nel nostro potere e nella vita.

Occorre essere consapevoli di avere a disposizione un potenziale infinito in grado di permetterci di rinascere rinnovati, sapendo che la vita non è niente altro che un cammino verso la scoperta di ciò che potenzialmente era già presente alla nascita, ma che nel corso della vita abbiamo dovuto spesso ignorare.

Attraverso la nostra forza vitale possiamo sciogliere vecchie immagini di noi, morire a vecchie forme piuttosto di attaccarci a credenze e comportamenti e rinascere a nuove forme che si ricongiungono alla nostra vera natura e alla purezza della nostra essenza.

Con la Tecnica Metamorfica possiamo permettere al nostro potenziale innato di esprimersi liberamente, consapevoli del fatto che tutta la conoscenza è dentro di noi unita ad un immenso potere di autoguarigione che insieme ci sostengono e guidano.

Esprimiamo la nostra luce.
Apriamo il nostro cuore all’infinito.
Onoriamo la nostra innata natura divina.

Naldi Cristin
Membro Praticante della Metamorphic Association

LA TECNICA METAMORFICA MERAVIGLIOSO RITUALE

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“La Tecnica Metamorfica è un meraviglioso rituale che mette in luce l’importanza della trasformazione.” Gaston S.Pierre

Abbiamo inseguito per anni l’accumulo di beni, la carriera, il prestigio, un ruolo, dimenticandoci chi siamo veramente; ora in questo preciso momento storico ci troviamo immersi in un profondo, a volte, doloroso processo di trasformazione, stiamo liberando e sciogliendo tutto ciò che fino ad oggi ci ha imprigionato e soffocato, abbiamo vissuto ciò che credavamo o che ci hanno fatto credere di essere, disgregando la nostra integrità ed allontanandoci sempre più dalla nostra essenza.

E’ come se ci sentissimo congelati, bloccati, incastrati in situazioni o emozioni che viviamo e sentiamo. Un periodo di transizione particolare, all ‘interno del quale è importante avere pazienza e perseveranza, nonostante un forte senso di disorientamento, possiamo vivere quello che ci circonda con distacco e mente serena, sapendo che proprio quello che ci circonda è una perfetta immagine di noi stessi, ristrutturandoci e solidificandoci senza dispersione, con fermezza, forza e calma, sapendo che attraverso questa notte buia possiamo rilasciare le energie che non ci appartengono più e cominciare ad armonizzarci con la luce della vita, sapendo che quando noi cambiamo anche il nostro ambiente cambia, consapevoli del fatto che esso è l’esatta rappresentazione della nostra coscienza.

Mai come ora la tecnica metamorfica può essere un valido strumento per vivere questo movimento di trasformazione con profondità e magari … equilibrio/squilibrio.
Stimolando nella Tecnica Metamorfica, la ghiandola pineale e pituitaria possiamo potenziare o attivare il collegamento tra spirito e materia.
La ghiandola pineale sede dell’anima, mantiene aperta la porta tra la nostra anima e il regno dello spirito e la ghiandola pituitaria che governa tutto il sistema endocrino, interpreta la luce della creazione e la rende comprensibile alla mente umana. “Sembrerebbe che la conoscenza superiore della pineale venga trasmessa sulla terra attraverso la pituitaria.”

Lasciamo la crisalide di ciò che abbiamo sempre creduto di essere e permettiamo a ciò che realmente siamo di nascere.

Cristin Naldi

DISTACCO, AMORE, TECNICA METAMORFICA

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Ogni giorno mi guardo intorno e osservo, sento parlare di amore in mille modi e mille forme, quanto è difficile amare veramente.

Nella tecnica metamorfica  il distacco rappresenta la massima manifestazione dell’amore verso noi stessi e l’altro.
Per noi praticanti è fondamentale lasciare che la persona “sia”, consapevoli del fatto che il suo essere agirà nel modo giusto per lei. Noi praticanti attraverso il nostro atteggiamento mentale (distacco), permettiamo  a noi e alla persona  di ricongiungerci a noi  stessi a ciò che siamo fin dalla nostra origine,  di tuffarci dentro l’unità dove non esiste più dualità ma una sola ed unica energia, senza manipolazione, senza violare alcuno spazio, senza imporre il nostro punto di vista, senza voler cambiare o limitare nulla.

Ciò che è giusto  per noi può diventare un limite per l’altro, non ha importanza alimentare il mondo delle cause, quando non diamo più peso alle cause, non alimentiamo il senso del giusto o dello sbagliato, non vi è un valore più importante di un altro.

Se siamo nell’unità siamo consapevoli del fatto che tutto è compiuto, non vi è nulla da fare, nulla da dire, nulla da togliere o da aggiungere ma tutto è al nostro servizio, possiamo solo lasciare che sia e permettere alla vita di operare in noi . Non c’è nulla da perdonare, nulla da accettare ma accettiamo, perdoniamo e lasciamo la presa quando scegliamo ciò che la vita ci propone, al servizio della luce.

Non cerchiamo  di dare un senso, di imporre un nostro modo di pensare, di dirigere o interferire nella vita dell’altro perché questo non è amore, è necessità dell’ego, non è libertà ma diventa costrizione, diventa manipolazione e come esseri umani nessuno è migliore di qualcun altro, ma sicuramente a modo nostro siamo tutti speciali.

Amare, nella Tecnica Metamorfica e nella vita, è…lasciare liberi nella propria libertà.

Cristin Naldi
Membro Praricante dell Metamorphic Association

MEMORIE E TECNICA METAMORFICA

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Come diceva Gaston S.Pierre ” la vera realtà, la Verità può essere rivelata solo dall’interno e non dall’esterno. Il Nuovo, la creatività non possono rivelarsi attraverso la memoria poichè la memoria non è nuova….il dolore è ancora li, ma come sprone per la realizzazione dell’auto-consapevolezza”.

Ecco perchè è così importante la Tecnica Metamorfica e perchè ci spinge a ricevere e dare sessioni.
Quando veniamo al mondo e durante la prima infanzia il nostro corpo cronicizza le ferite che subisce e che archivia nel DNA, così ogni cellula porta con sè la registrazione e le memorie delle emozioni negative primarie che sono alla base del nostro malessere e delle nostre malattie.

Sappiamo benissimo che anche da una gravidanza condotta in armonia con la materia, con l’alimentazione e con l’igiene può nascere un bambino con malformazioni genetiche o piccole alterazioni apparentemente insignificanti o giustificabili in un neonato. E allora che cos’è che ci sfugge dal vasto mondo dell’invisibile? La risposta è sotto gli occhi di tutti, ma cercando una risposta solo nella materia dimentichiamo che esistono campi vibrazionale di origine mentale che possono, grazie al loro elevato potere di penetrazione, alterare l’informazione custodita nel nostro DNA.

La patologia si potrà manifestare alla nascita se il vissuto materno è stato particolarmente forte e intenso, o successivamente se l’emozione, presente nel nostro inconscio, viene rivissuta e riconosciuta in un determinato momento della nostra vita.

Riconoscere un’emozione è chiaramente un conoscere ciò che è già dentro di noi. E’ come trovarsi davanti a uno specchio. Possiamo avere un’idea di come siamo fatti o di quale espressione può avere il nostro viso in un determinato momento del nostro vissuto, ma è solo stando davanti a quello specchio che possiamo davvero conoscere e riconoscere noi stessi.

Purtroppo spesso decidiamo di non vedere, e quindi continuiamo ad alimentare le emozioni negative, finchè non saranno talmente visibili che anche la materia subirà delle conseguenze e il nostro corpo ci parlerà con il linguaggio della malattia.

Rabbia, rancore, odio, preoccupazione, invidia, gelosia, angoscia, paura, frustrazione e altre emozioni possono interagire con le informazioni vibratorie della differenziazione degli organi e quindi nelle informazioni che vengono inviate per lo sviluppo definitivo dei sistemi o apparati.
Ad esempio portare avanti una gravidanza con “scarsa gioia di vivere” può rappresentare una vibrazione negativa tale da alterare lo sviluppo del cuore, quindi dell’apparato cardiovascolare e molto altro ancora…

Cristin Naldi
Membro Praticante della Metamorphic Association

IL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE

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Come esseri umani non siamo isolati in una identità psico-fisica, ma siamo parte di una serie di ulteriori sistemi via via più ampi e complessi, quali la famiglia, la nazione, il continente, lo spazio e il tempo in cui si muove la nostra vita. Se osserviamo l’albero genealogico come un sistema, possiamo avere una dimostrazione scientifica del fatto che non solo i geni si trasmettono da una generazione all’altra, ma anche qualunque altro tipo di informazione. Tutte queste informazioni passano ad un livello non verbale, da una generazione all’altra, anche tra i membri che non si sono mai conosciuti, che hanno vissuto in epoche differenti e che addirittura non sanno della reciproca esistenza.

Dal momento del concepimento la prima cellula creata dall’unione dell’ovulo e dello spermatozoo contiene lo schema genetico completo per la nuova vita, non solo, ma da quel preciso momento in termini di coscienza, precipitano nella materia un insieme di influenze e caratteristiche che formano il nuovo essere.
Lavorando con la Tecnica Metamorfica, liberando la forza vitale della persona, può innescarsi un processo di trasformazione che scioglie e libera quelle influenze e caratteristiche che si sono formate nel periodo di gestazione o che abbiamo ereditato dalle generazioni precedenti.

Nell’ Alchimia, il processo di trasformazione, si basa sulla pratica del Solve et Coagula, vale a dire sciogli e riunisci. Sciogliere il Piombo per trasformarlo in Oro non vuol dire creare l’oro materiale, ma disgregare la corazza che gli Ego formano attorno al Nucleo d’Oro, dove gli opposti abitano in forma congiunta, per accedere al nostro vero Sé (Albanese 2013).

Questo processo consiste nell’arte della trasmutazione dell’energia, della trasformazione del Sé, una trasformazione interiore che sincronicamente si verifica nell’intimo di ciascuno di noi. La trasmutazione esteriore procede di pari passo a quella interiore, attraverso un processo di profonda conoscenza, presa di coscienza e consapevolezza. Ma solo conoscendo perfettamente le forze che entrano in gioco nella regolazione del mondo materiale, possiamo come l’alchimista arrivare a riconoscere ed estrarre dalla materia pura (l’Oro) le impurità che così tanto la affliggono e che la rendono Piombo.

Il processo di trasformazione alchemico, sciogli e riunisci, inizia con la distruzione, lo scioglimento della forma della materia, per liberarla da tutte le impurità, fino a ridurla alla materia prima che l’aveva generata, ed essere poi ricostruita in altra forma (Albanese, 2013).

Nella fase della distruzione, della disgregazione la materia grezza è posta dall’alchimista in un crogiolo, e fatta cuocere lentamente nel forno alchemico. Contemporaneamente, il Solve agisce anche a livello interiore, dove la liberazione dalle impurità equivale all’individuazione, e alla conseguente distruzione dei nostri piccoli ‘io’ e allo scioglimento di quegli schemi che non ci appartengono.

Il fuoco che deve ardere nel forno alchemico altro non è che LA NOSTRA VOLONTA’ DI CAMBIARE E L’AMORE PER IL NOSTRO SE’.

Cristin Naldi

Riporto la descrizione di un aspetto planetario importante di questi giorni scritto dalla carissima amica Laura Bottagisio www.laurabottagisio.com/it

“ In questo particolare periodo, il Cancro attira e accentra su di sé gran parte delle forze planetarie che vanno a stimolare la parte cancerina presente in ognuno di noi, si attiva quindi il desiderio di affrancarsi da vecchi moduli comportamentali che hanno compresso la nostra esuberanza creativa, è come se dovessimo ‘svuotare’ e ripulire l’archivio da quelle memorie dolorose per fare spazio a nuove entusiasmanti esperienze che esprimono la nostra gioia di vivere. Accogliere, ma solo ciò che è vitale!
Nel cerchio zodiacale, ruota del tempo della vita terrena, è Cancro il segno che meglio onora e interpreta il mistero della vita. E’ definito ‘la porta degli uomini’ quale soglia che l’essenza animica deve varcare per poter entrare nel mondo della forma, il suo significato fondamentale è quindi farsi contenitore di ogni processo atto a creare una nuova vita. L’utero gravido, crogiolo alchemico, è il simbolo fondamentale da cui derivano tutti gli altri: acqua primordiale, notte, sogno, accoglienza, femminile, passato, memorie cellulari, eredità genetiche, mondo emotivo, linfa, sistema linfatico, nutrimento, stomaco, e altri ancora, tutti riconducibili al suo significato primario. Nei nove mesi di gravidanza, l’anima legata allo spazio sidereo assume una fisicità e attraverso l’acqua della madre riceve quei ‘programmi’ genetici che si fissano nel nuovo corpo in formazione, determinando così le linee-guida caratteriali che si rendono attive al momento della nascita come condizionamenti e automatismi. Riconoscerli e trasformarli è lo scopo della nostra esistenza, attraverso questo processo liberiamo i nostri veri talenti.”

Buona Tecnica Metamorfica

Cristiana Naldi
Membro della Metamorphic Association

 

IL NOSTRO POTENZIALE

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“…Per quanto attiene al potenziale, la scienza ci dice che l’uomo non usa nemmeno il 5% del suo cervello. Nel frattempo è necessario notare che la scienza attualmente sa molto poco sulle finalità di alcuni organi – ad esempio, della parte del cervello che è la ghiandola pituitaria. Quindi, parlare di un uso del 5% del potenziale del cervello per ora è prematuro. L’uso del pieno potenziale dell’uomo non è praticamente iniziato. Confrontiamo l’uomo come una persona che ha trovato rifugio in una stanza di un grande edificio con numerosi piani: questo edificio è la sua casa, ma lui non lo sa, o peggio ancora non sospetta che esistono altre sale e altri piani. La conquista di tutti questi spazi, che appartiene a lui per diritto, devono e possono essere raggiunti attraverso lo sviluppo della coscienza…” -Grigori Grabovoi

Per questo è necessario iniziare un nuovo percorso (rappresentato per me dalla Tecnica Metamorfica) che ci allontani da ciò che la mente, nel tentativo di mantenere il controllo, crea e che ci conduca verso la realizzazione del nostro potenziale, che ci metta in contatto con tutto ciò che si trova al di là della nostra identità, ciò che esiste al di là del tempo e dello spazio. L’incontro con lo sconosciuto che cambierà il nostro destino, la magia dell’imprevisto, dell’inspiegabile.

Quando partiamo alla scoperta del senso della nostra vita, dobbiamo staccarci dal conosciuto ed esplorare il mistero nei suoi vari aspetti, momenti delicati, in cui una identità è caduta, ma ancora non ne è subentrata un’altra, come se sostassimo sulla soglia, in attesa di varcarla ed iniziare una nuova fase nella vita.
Ci rendiamo conto che non riusciamo più ad accettare un qualcosa della nostra vita, consapevoli di essere altro da ciò che abbiamo sempre creduto e di aver vissuto entro dei confini che ad un tratto sono diventati stretti.

Siamo chiamati ad addentrarci in un nuovo e sconosciuto territorio, a rompere i vecchi schemi, diventando indispensabile e pressante la necessità di cambiare il nostro livello di coscienza. A volte cerchiamo fuori di noi e ci imbattiamo in più esperienze, alimentando sempre lo stato di cose attuale, ma è soltanto cambiando la frequenza delle nostre vibrazioni che noi potremmo attrarre una nuova realtà.

“Perché non essere vincitori e considerare la forza e la meraviglia dei fatti – che noi siamo – invece di cercare di evitarli e amare proprio le caratteristiche che vogliamo cambiare, prendendone atto e lasciando che siano? Queste caratteristiche liberano così la loro energia e vi sarà un nuovo livello vibrazionale, una nuova coscienza e una differente realtà.” ˗G.S.P.

E così l’uomo potrà finalmente ottenere una reale armonia tra lo sviluppo interno e quello esterno.

Cristin Naldi

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